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NUMERO 145 - 3 Dicembre 2006

*** editoriale ***
Caro Stefano, ci manchi. Tra pochi giorni sarà un anno che sei scomparso sul Monte Aiona. E' stato un anno difficile, caro Stefano, abbiamo dovuto sostenere battaglie, perdere altri amici, aggiungere nuove ferite, perderci per ritrovarci, e se tu ci fossi stato accanto, bè, sarebbe stato più facile.
Alla Festa del Camminare ho letto due lettere che mi scrivesti proprio un anno fa. E ho sentito forte la tua mancanza. Con te al fianco, grande amico della Natura, dell'armonia, della condivisione e della Boscaglia, come sarebbe stato? ... Non posso retoricamente dire: non c'eri ma eri qui con noi... no, ci sei proprio mancato!
Per leggere la storia di Stefano e della sua scomparsa, vi ricordiamo il sito a lui dedicato: www.boscaglia.it/stefano
 

*** STORIE ***
Nome: Alina
Nazionalità: Rumena (appartenente all'etnìa rom)
Periodo: 2000
Percorso: da Bucarest a Vaslui
Motivo del cammino: Ritorno a casa dopo il parto

Sono una donna finita, nessuno vorrà più saperne di me, né mio marito, né la
mia famiglia, mi rimarranno solo le mie amiche. Poi quel dottore mi ha fatto
firmare, che io nemmeno so scrivere e poi con quel dolore... Io non sapevo
che c'era scritto. Ma perché mi hanno fatto questo? Non vogliono più i
bambini delle romnià in giro per le loro città, ecco perché. Perché siamo
sporchi, ma loro che ne sanno del fango e delle stufe a gas. Non posso
crederci. E adesso chi ci parla con gli altri? Chi glielo dice? Chi mi
crederà mai? Quando scopriranno che sono stata sterilizzata sarà la fine per
me. Io non sapevo niente, solo che avevo quei dolori e mio figlio lo dovevo
far nascere all'ospedale, ma io volevo partorire a casa mia. (AG)
 

ELOGIO DEL FAZZOLETTO DI COTONE
Ricordate i nostri nonni? Avevano bei fazzolettoni di cotone, che usavano in tanti modi: per proteggersi dal sole, come muratori; per tergere il sudore, lavorando nell’orto; e se ci sbucciavamo le ginocchia - perché si cadeva spesso, quand’ero piccolo io - era una benda perfetta. E per soffiarsi il naso, quelle soffiate belle rumorose, come pernacchie, che ora  non si sentono più...
Perché ora ci sono i fazzoletti di carta, con i quali soffiarsi il naso, è un gesto più signorile...
Ma se penso ai Tir che girano per l’Italia carichi di fazzolettini, agli alberi abbattuti, alle discariche riempite di rifiuti, e peggio ancora ai fazzolettini che si trovano dappertutto, cigli stradali, campagne, montagna, luoghi dove fare sesso in camporella, ovunque, anche lungo i sentieri ormai è pieno di fazzolettini di carta usati una volta e gettati... allora mi torna la nostalgia dei fazzoletti di cotone.
E siccome continuo imperterrito ad usarli, ieri volevo comprarne qualcuno. Ma con mia grande sorpresa, nei grandi magazzini non si vendono più! E’ un oggetto in disuso. Nel primo supermercato la commessa era stupita: "fazzoletti di cotone?", non capiva neanche cosa intendessi. Mi sono spiegato meglio. "No, non sono più in assortimento!". Nell’altro grande magazzino mi rimandano al primo. "Ci sono già stato, non li tengono più". Nel terzo li trovo, pochi, sottilissimi, dureranno poco, non certo robusti come quelli dei nostri nonni. Ma li compro lo stesso.
Perchè dobbiamo insistere, non possiamo arrenderci all’usa e getta... evviva il fazzoletto di cotone, oggetto fuori moda ma pieno di storia!

Per commentare questa notizia: www.camminarelento.it/post01.asp?id=125
 

VIAGGI A PIEDI BOSCAGLIA: DISPONIBILITA' POSTI AL 2 DICEMBRE

6-10 Dic. A PIEDI NELLA TERRA DEI MEDICI (TOSCANA) * annullato
23-28 Dic. NATALE A CAPRI, ISCHIA E COSTIERA AMALFITANA ** 4 posti vedi scheda
Capodanno DESERTO BERBERO (MAROCCO)  ** gruppo I completo; gruppo II: 2 posti vedi scheda
Capodanno DESERTO DEL SINAI (EGITTO)  * completo vedi scheda
Capodanno IN SICILIA  ** gruppo I completo, gruppo II: 9 postivedi scheda
Capodanno DA ORSI E DA LUPI (ABRUZZO)  ** completo
Capodanno SULLA NEVE: VAL PUSTERIA (ALTO ADIGE)  * 9 posti vedi scheda
19-21 Gennaio AL CASALE CON LE CIASPE (ABRUZZO) ** 12 posti vedi scheda
20-28 Gennaio NEL DESERTO DEI MARABUTTI (MAROCCO) ** 12 posti vedi scheda
1-4 Febbraio NEVE, RACCHETTE E LUNA PIENA (ABRUZZO) *** 12 posti vedi scheda
8-11 Febbraio FORESTE CASENTINESI CON LE RACCHETTE (TOSCO-EMILIA) *** 12 posti
 

SEGNALIAMO UN LIBRO
"La luce che cura": è un testo che rivela al lettore verità insospettabili quanto sconcertanti. L'autore dimostra, riportando i risultati di rigorose ricerche scientifiche, che il Sole, la Luce e i raggi Ultravioletti hanno strabilianti effetti terapeutici. E' un testo rivoluzionario che mette in discussione le conoscenze finora acquisite dalla scienza e  le teorie secondo le quali i raggi Ultravioletti sono nocivi, dunque il Sole è un pericolo da cui doversi proteggere.
Fabio Marchesi  è ingegnere, scienziato e ricercatore membro della New York Academy of Sciences. E' considerato il massimo esperto nazionale sulle applicazioni terapeutiche della luce. Secondo lui "la luce del Sole è la più potente medicina che la Natura abbia mai regalato all'uomo".
"La luce che cura" - Fabio Marchesi, Tecniche Nuove  19,50 euro
 

VERSO IL DIVIETO DI ACCESSO DEI CACCIATORI AI FONDI PRIVATI
L'on. Bruno Mellano (Rosa nel pugno), componente della Commissione Agricoltura della Camera, si è incontrato il 28 novembre con Fulco Pratesi, presidente del WWF. Argomento del colloquio: una proposta di legge, di cui Mellano è primo firmatario, tendente a vietare l'ingresso dei cacciatori nei fondi privati, modificando l'articolo 842 del codice civile. Si è concordato inoltre di organizzare una conferenza il giorno della chiusura della stagione venatoria, per far conoscere alle istituzioni, alla politica ed ai cittadini i danni che la caccia arreca
all'agricoltura, alla fauna ed all'ecosistema.
 

*** appuntamenti nella natura e nel naturale ***

BOSCAGLIASICILIA FA FESTA!
Tutti a Cava d'Ispica il 10 Dicembre per festeggiare la fine dell'anno e parlare dell'anno nuovo! Si presenteranno i programmi di Boscaglia sicilia e di Boscaglia nazionale per l'anno 2007, festa spartana, vera, presso il rifugio che i tre Kalura (Turi, Nanni e Maurizio) hanno comprato e che presto (?! che fretta c'è?) apriranno al mondo... E' richiesto un contributo di 10 euro, chi vuole può portare dolci o altri doni... sicilia@boscaglia.it
 

*** L'angolo del Vergari ***

NESPOLO GERMANICO
Nell’ultima escursione nella valle di Terzani abbiamo trovato un’albero poco comune, ma da conoscere e rivalutare anche in un frutteto domestico. Di seguito una breve descrizione della pianta:
Il Nespolo comune (Mespilus germanica) appartiene alla famiglia delle Rosaceae.Il Nespolo è un albero di medie dimensioni, raggiunge i 5-6 m di altezza, presenta rami contorti e a volte spinescenti. Le foglie sono espanse con lamina consistente, quasi coriacea, di forma ellittica, con margine intero. I fiori, portati all'apice dei germogli dell'anno, sono grandi e solitari. Fiorisce in primavera e matura in autunno. I frutti sono di forma sferica (<50g) più o meno schiacciati con ampia cavità calicina. L'epicarpo è consistente, di colore verdastro scuro alla raccolta, vira al bruno rossastro quando i frutti hanno raggiunto la maturazione di consumo (dopo l'ammezzimento). I frutti per essere consumati devono essere ultramaturi. La polpa ultramatura non è deliquescente ma densa. La propagazione avviene per seme, per cui esistono molti biotipi locali, e per innesto (di norma a marza) utilizzando come soggetto il biancospino; altri portainnesti sono cotogno, azzeruolo e pero selvatico. La raccolta è manuale e i frutti vengono conservati fino all'ammezzimento, quando sono pronti per il consumo. Dai frutti immaturi si estraggono tannini, utilizzati industrialmente. Le cure colturali sono limitate: la potatura riguarda il rinnovo delle brachette che hanno fruttificato. È noto anche come Nespolo germanico. È una specie frutticola diffusa a livello familiare e di scarso rilievo economico nella frutticoltura italiana. Sembra originaria delle zone compresa fra il Mar Nero e il Mar Caspio da dove si sarebbe diffusa nel centro-Europa (Germania). La pianta era nota ai Greci e ai Romani e proprio questi ultimi l'avrebbero introdotta in Italia dopo la conquista dei territori germanici.

COMMENTI A CALDO
Buongiorno Alessandro. Grazie, il giro di ieri è stato veramente bello, come si fa a descrivere i colori le emozioni provate, e poi le parole di T.Terzani che ci hanno accompagnato per il viaggio! Ho letto e sentito dire che camminare aiuta a ritrovarsi, a rallentare, ad evadere anche per poco dal quotidiano, ma questo pensiero devi viverlo sulla tua pelle altrimenti rimangono solo parole in aria.
A distanza di due anni dal mio primo trek con la boscaglia mi ritrovo cambiata, grazie anche a queste esperienze, più "ricca" se vuoi. Ieri scherzando Luigi diceva che nella boscaglia si ritrovano "mediamente" persone con problemi affettivi o stressate dal lavoro, in parte può aver ragione, ma io penso che nella boscaglia si ritrovino persone sensibili che hanno voglia di condividere pensieri emozioni a cuore aperto nel mezzo alla natura. Di nuovo grazie a te e alle guide Boscaglia Toscana.                                                                 Santina
E' un vero piacere ricevere gli indirizzi dei viaggiatori in terra di Firenze. Le belle sensazioni vissute sono ancora molto vive.  Riflettendo su ciò che ha contribuito a rendere così piacevole il mio cammino e il ricordo del tempo trascorso insieme posso individuare alcuni elementi:
- dieci sconosciuti di svariate età, esperienze e provenienze si sono incontrati in una circostanza liberamente scelta e basata su una scelta semplice e spontanea come il camminare insieme. Questo può accadere perchè qualcuno ha saputo riconoscere in un evento del genere un valore e una dimensione umana che poteva valere la pena di perseguire e ha inventato " La Boscaglia".
- l'essere sconosciuto a tutti gli altri componenti del gruppo ha fatto si che ciascuno diventasse un poco sconosciuto a sè stesso e, in quanto tale, potesse entrare in contatto con un nuovo aspetto del suo sentire.
- il gruppo aveva un'ottima guida. Grazie                                                                                                     Maria Rita
 

*** lettere ***
Ho visto con piacere che avete riportato la bellissima notizia del Nobel a Yunus, il fondatore della banca dei poveri. Voglio dirvi che anche in Italia ci sono organismi che si occupano di MICROCREDITO. Credo che la più grossa sia ETIMOS: opera da 15 anni in Italia e in più di 30 paesi del Sud del Mondo dove coopera con oltre 50 organizzazioni di microcredito locali. Per saperne di più www.etimos.it
Vi segnalo inoltre il libro "IL BANCHIERE DEI POVERI" Muhammad Yunus - Feltrinelli euro 7.75
Etimos inoltre lavora in collaborazione con Banca Etica.
Se lo vogliamo possiamo fare qualcosa anche noi!
Un saluto a tutti!
Giovanni - Pordenone
 

Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari, Alessandro Guardabassi, Luca Panaro
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