by La Boscaglia Viaggi a piedi

NUMERO 79 - 24 Aprile 2004

DA TERRA FUTURA
Un caldo benvenuto a tutti quelli che abbiamo incontrato a Firenze, che con entusiasmo si sono interessati alle nostre attività con l'asino. La Boscaglia era ospite del Coordinamento Nazionale Asinari (www.asino.org) di cui è socia attiva. Il battesimo del Coordinamento era proprio a Firenze, ed è stato un successo! Si prevedono periodi fortunati per i nostri amici asinelli, finalmente rivalutati (fino a 15 anni fa si parlava di rischio d'estinzione). Terapia con l'asino, produzione di latte d'asina, e finalmente anche viaggi a piedi con l'asino!
E per noi l'asino non è animale da sfruttare, ma compagno di viaggio, che dà il ritmo lento al gruppo, e aiuta a superare gli stress e le ansie.
Altro che "Asino ignorante", ma "Orgogliosi di essere asini!".
 

LA CITAZIONE
"Volevo procurarmi un intero equipaggiamento, completo di tutto il necessario per dormire, ripararmi, mangiare, cucinare, insomma  cucina e stanza da letto da portare sulla schiena, e partirmene per chissà dove e trovare una perfetta solitudine e guardare nel vuoto perfetto della mia mente ed essere completamente neutrale a qualsiasi e ogni idea. intendevo pregare, anche, quale mia unica attività, pregare per tutte le creature viventi; capivo che era l'unica attività decente rimasta al mondo. Arrivare in qualche letto di fiume chissà dove, o in un deserto, o sulle montagne, o in qualche capanna del Messico o in una baracca sugli Adirondack, e riposare ed essere buono, , senza fare nient'altro, mettere in pratica quello che i Cinesi chiamano "il culto del far niente". "
(Jack Kerouac "I Vagabondi del Dharma")
 

VIAGGI A PIEDI: DISPONIBILITA' POSTI AL 24 APRILE

1-10 Maggio CRETA (GRECIA): completo
2-8 Maggio LA VIA DEGLI DEI: BOLOGNA FIRENZE A PIEDI: 6 posti vedi scheda
8-15 Maggio PENISOLA SORRENTINA (CAMPANIA): 5 posti vedi scheda
15-18 Maggio ALLA RICERCA DELLE PEONIE SELVATICHE (ABRUZZO): 8 posti vedi scheda
15-22 Maggio CRES, LA MITICA CHERSO (CROAZIA): 2 posti vedi scheda
22-29 Maggio MAIELLA: LA TRANSUMANZA E GLI EREMI (ABRUZZO): completo
26-30 Maggio LA MONTAGNA INCANTATA (TOSCANA): 12 posti vedi scheda
29 Maggio - 5 Giugno GARGANO (PUGLIA): 12 posti vedi scheda
29 Magg. - 5 Giug. EOLIE TREKKING + VELA (SICILIA): 1 posto vedi scheda
31 Magg. - 5 Giug. FIRENZE - SIENA CON GLI ASINI (TOSCANA): 12 posti vedi scheda
5-12 Giugno LAMPEDUSA E LINOSA A PIEDI (SICILIA): 8 posti vedi scheda
12-19 Giugno ORSOMARSO AVVENTUROSO (CALABRIA): 10 posti vedi scheda
19-30 Giugno DAL COL DU SOMPORT A BURGOS: CAMMINO DI SANTIAGO, LA VIA ITALIANA (SPAGNA): 10 posti vedi scheda
 

I VIAGGI DI CLAUDIO
Claudio Ansaloni è tra le guide della Boscaglia lo spirito più ecclettico: l'ho conosciuto in una spedizione alpinistica sul ghiacciaio Vatnajokull, in Islanda, 16 anni fa. La sua passione è l'avventura, in qualsiasi modo si manifesti: dai raid in fuoristrada alla barca a vela, dalle corse a piedi nel deserto alle spedizioni alpinistiche. Come guida propone viaggi che abbinano due suoi grandi passioni: il camminare e la barca a vela. Sono viaggi a un'orma, come quello delle Eolie, o a due orme, come quello di Capri, ma non vi tragga in inganno la mancanza di difficoltà, perchè una settimana con Claudio è una vera avventura. Navigare contando solo sul vento può essere anche difficile, vivere in barca richiede coraggio e spirito di sacrificio, e la vita in barca non è solo stare sdraiati sul ponte a prendere il sole... E quando si scende a terra le escursioni sono alla portata di tutti, ma in luoghi selvaggi, vulcani, macchia mediterranea, sentierini per raggiungere calette nascoste dove tuffarsi in acqua, ecc. Insomma, i viaggi di Claudio sono pensati per persone attive, e la divisione del piccolo spazio in barca presuppone anche persone in grado di condividere. Per il viaggio in barca + trekking alle Eolie dal 29 Maggio al 5 Giugno c'è ancora un posto, affrettatevi!
 

IL CAMMINO DI SANTIAGO ALLA RADIO...
Radio Tre RAI ha convinto una diecina di giornalisti a percorrere a piedi il  Cammino di Santiago da Roncisvalle a Santiago di Compostela. Camminano in coppia per una settimana prima di passare il testimone. In questi giorni stanno percorrendo la meseta, l'altopiano da Burgos a Leon. Ogni sera alle 18 raccontano la tappa appena terminata e la storia del Cammino con
intervalli di musica medioevale. Arrivo a Santiago previsto per il 1° Maggio. INFO: www.radio.rai.it/radio3/via_lattea/
 

...E SUL WEB
Un bel sito internet sul Cammino di Santiago, realizzato da Luciano Callegari, tutto in italiano, lo trovate all'indirizzo www.pellegrinando.it . Oltre a contenere la storia del Cammino, la descrizione delle tappe e tante informazioni utili, c'è uno spazio dedicato ai pellegrini dove sono raccolti  i diari di viaggio di chi l'ha percorso,   l'aggiornamento in tempo reale degli italiani che lo stanno percorrendo in questo momento, e gli appelli di chi vuole partire e cerca compagni (tra questi anche Edda, socia Boscaglia, che cerca compagni per Agosto). Bella anche la sezione delle poesie e delle preghiere dedicate al Cammino.

IL DIBATTITO SI ACCENDE...
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno scritto in merito a profit/no profit e cattivo rapporto con il denaro di noi occidentali, tema sollevato sul numero scorso. Pubblichiamo alcuni vostri commenti:

Scrivo per inserirmi nel dibattito che nasce dalla "Riflessione dalla Turchia". Parlo come ex studiosa e lavoratrice del non profit... e non posso che darti ragione. L'etichetta "non profit" molto spesso non riesce a superare l'ambiguità e il dualismo di cui parli. Così (parlo per esperienza) nelle Botteghe di commercio equo si lavora per sostenere la dignità dei lavoratori del sud del mondo, e al tempo stesso si "tira avanti" grazie al lavoro non remunerato (che sarebbe il meno, se fosse condiviso dal lavoratore), stagisti che si susseguono allegramente e in generale comportamenti che dimenticano la dignità dei lavoratori del nord del mondo (tipo fare sentire in colpa una mamma se non può lavorare la domenica pomeriggio perchè sceglie di stare con i suoi bambini). Il mio scopo non è quello di sollevare uno scandalo, anche perchè questa situazione è ben nota a tutti quelli che lavorano nel non profit. Il mio scopo è questo: riusciamo a trovare modi di lavorare e di vivere che siano rispettosi dell'ambiente, della dignità delle persone, e che siano UMANI anche per noi.... possibilmente senza trasferirci tutti in Turchia? Qualcuno ha una ricetta segreta o una riflessione da condividere?  (Eva)

E' vero, va bene vendere, in fondo non c'e' nulla di male. Ma il no-profit e' nato proprio in quelle situazioni in cui non venivano e non vengono tuttora rispettate le condizioni o i diritti del lavoratore, o dove semplicemente il prezzo della merce non corrisponde al suo reale valore. E qui dove mi trovo ora lo vedo accadere. Artigianato locale che ha un valore grandissimo, anche artistico oltre che commerciale, appunto, svenduto.
Il no-profit cerca anche di coordinare i lavoratori, di formare gruppi per reinvestire il denaro in ''eccesso'' (sicuramente il costo della vita in questi luoghi e' minore).
(Elisa, dal Chapas)

Una cosa mi ha sempre disturbato: in Francia abbiamo una catena di commercio equo chiamata "Artisans du Monde". Non so se è lo stesso in Italia, ma in questi negozi i venditori lavorano senza compenso, fanno solo volontariato. Mi sembra cosi' assurdo : come questo commercio può essere equo se quelli che lavorano non sono pagati ?! Capisco l'idea che cosi' hanno più soldi da dare ai produttori con dei prezzi interessanti; pero' non riesco a considerare che questo commercio è equo.
(Stephane, dalla Francia)
 

Io penso che la denominazione di azienda profit o noprofit sia un'etichetta e da sola non garantisce sul rispetto delle persone e dell'ambiente.Ci sono aziende profit che lavorano si per guadagnare ma nel rispetto del prossimo, come ditte non profit che si dichiarano magari paladine dei più deboli per in fondo vendere di più.. Lavorando nel campo del sociale ormai da qualche anno, la cosa purtroppo che più di frequente osservo è quella che riguarda le cooperative sociali onlus dove per garantire servizi ad un basso costo per gli enti locali si pagano pochissimo i dipendenti che lavorano nella cooperativa. Per questo non giudicherei la bontà di una azienda dal fatto se è o no profit,  ma dalla sostanza dell'azienda.  (Guido)
 

Io ho un conto a Banca etica e sovente faccio acquisti al Mercato equo e solidale. Quindi i miei soldi circolano su un  percorso sano e giusto. Questo mi fa piacere e io, pur sapendo che spendo un pochino di più, so che do i miei soldi a chi ne ha davvero bisogno. Ma se io riduco i miei consumi, enti come banca etica e come Commercio equo come potrebbero funzionare? Secondo me, adesso come adesso, non possiamo più  dismettere il sistema capitalistico. Ora è tempo che popolazioni che ne sono state vittime ne usufruiscano e  crescano. E' giusto e glielo dobbiamo. Comodo criticare il nostro sistema di vita adesso che stiamo bene e abbiamo la pancia piena. Certo, in maniera etica, solidale e non esasperatamente capitalistica dobbiamo permettere ai popoli del terzo mondo di poter vivere delle loro ricchezze, umane e naturali. E' d'obbligo nei loro confronti. Secondo me. Capitalismo è una brutta parola, ce ne vorrebbe una che sostituisse questa, con un significato morbido. Un capitalismo comune, giusto, per tutti, perchè siamo tutti uguali ed è giusto così. (Pierpaolo)

Ringraziamo anche Stefano, Rosanna, Vittorio, Gilberto, Roberto e gli altri che hanno inviato commenti. Ma nessuno propone una soluzione per uscire dal dualismo in cui viviamo, il denaro è al centro delle nostre vite, nel bene e nel male. Non dovremmo forse ridurre l'importanza del denaro nella nostra esistenza, ricacciandolo nel ruolo per cui era nato, semplice mezzo di transazione? Perchè da strumento di scambio ne abbiamo fatto un dio (buono o cattivo a seconda dei momenti)? Capitalismo buono e capitalismo cattivo, non sono in fondo la stessa cosa, cioè mettere il denaro prima della propria felicità?

SENTIERO SPALLANZANI
Mercoledì 28 Aprile presso la Sala del Consiglio Comunale di Scandiano alle ore 21 presentazione della guida del "Sentiero Spallanzani" trekking in 7 tappe nell'Appennino Reggiano. E' la ristampa, a cura della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Scandiano, di un libretto scritto da Luca Gianotti, a 12 anni di distanza dalla prima edizione. Nuova edizione riveduta e corretta, nella grafica e nei testi. Luca Gianotti non potrà essere presente, ma non mancherà di far arrivare un messaggio. Un invito per tutti voi: se non conoscete il Sentiero Spallanzani, provate a percorrerlo, vi assicuro vi stupirà. E una promessa: il prossimo anno potrete percorrerlo anche con la Boscaglia.

L'ANGOLO DI ALESSANDRO

Facciamoci il pane!
Quando visitai per l’ultima volta mia nonna per dirle che ero costretto ad espatriare, la povera vecchia accolse la notizia con indicibile tristezza: la sua età avanzata rendeva probabile che non ci saremmo più rivisti. Ma la sua preoccupazione era un’altra. “Chi ti farà il pane?” mi chiese. “Non è questa la difficoltà – risposi – pane se ne trova ovunque.”
Dopo una pausa ella ripetè: “Ti ho chiesto chi te lo farà”. “Non so, - risposi – come faccio a saperlo in anticipo? Lo pagherò per quel che costa.” “Povero figlio mio – ella concluse con infinita compassione – mangerai pane comprato!”

Così raccontava Ignazio Silone in un suo articolo pubblicato molti anni fa, quando ancora, nelle famiglie contadine, era normale fare il pane in casa. Oggi il pane “comprato” è di qualità sempre più scadente – quante volte vi capita di trovare il pane comprato il giorno prima più duro di un sasso? – e quello presunto buono inizia a costare un occhi della testa. Farlo a casa non è così difficile e se riuscite a prendere la mano e utilizzare il lievito naturale, la cosiddetta “pasta acida”, inizierete a gustare un pane di cui non potrete più fare a meno. E poi c’è il “rito” della sua preparazione, l’impasto, la preparazione della forma, l’attesa della lievitazione e poi il fragrante profumo del pane appena cotto che si sparge per la casa. Il non plus ultra è ritrovarsi con gli amici in una casa di campagna, preparare insieme la pasta e poi infornarlo nel forno a legna come si faceva prima. Diventa una giornata indimenticabile e il pane ritorna ad essere “sacro”.

Se volete imparare dalla mia esperienza potete o leggere il numero di marzo 2003 di AAM Terra Nuova, dove ho cercato di spiegare il mio metodo, o partecipare al corso che tengo al Casale le Crete dal 4 al 6 Giugno (programma completo: www.casalelecrete.it/corso7.htm )  .
 

Le ninfe delle querce
Durante il trekking della Licia abbiamo avuto la fortuna di vedere platani, pini, olivi e querce colossali, secolari, nodosi e contorti che mi hanno fatto ricordare come gli antichi credevano – e come non crederlo anche oggi “sentendo” la loro energia – che tutti gli alberi ospitavano le ninfe, le anime degli alberi. Le querce in particolare ospitavano due tipi di ninfe le driadi e le amadriadi. Le driadi – da dryas, quercia sacra – avevano la possibilità di abbandonare l’albero, e per questo era proibito abbattere un albero prima che i sacerdoti le avessero ritualmente abbandonate. Le seconde- da haima, insieme – morivano invece con la quercia perché ne erano indissolubilmente legate.

In una poesia di Ronsard vive ancora questa credenza e maledice i taglialegna che abbattono gli alberi senza sapere di uccidere delle ninfe:

Ascolta, boscaiolo, ferma il braccio:
legno solo non è quello che abbatti,
non vedi il sangue sgorgare dalle Ninfe
che vivono nei tronchi dalla dura scorza.
Sacrilego assassino, se s’impicca un ladro
 per un bottino di scarso valore
quanto più tu meriti, o malvagio,
e ferro e fuoco e morte e patimenti.

Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari
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