NUMERO 96 - 16 Dicembre 2004
*** editoriale
***
UN ALTRO NATALE E' POSSIBILE...
Camminavo ieri per le strade di
Bologna, ero curioso di vedere l'atmosfera natalizia del centro storico, in cui
ho lavorato e vissuto per tanti anni. Gente affrettata, facce tese concentrate a
cercare regali per tutti, i volti esprimevano tanto stress e poca gioia per le
feste imminenti.
Dopo un pò mi sono reso conto che ero totalmente
impermeabile al desiderio di comprare qualche regalo di Natale, osservavo la
concupiscenza di queste persone con un totale distacco e questo fatto, lungi dal
provocarmi disagio, mi faceva sentire leggero e sereno; ma come, mi sono detto,
il Natale non ha più nessun significato? certo che ce l'ha, ma finalmente mi
sono affrancato dalla smania di fare regali, anche perchè la stragrande
maggioranza di quelli che conosco fa obiezione al consumismo ed in una occasione
come questa preferisce rinunciare al piacere di fare e ricevere regali pur non
piegarsi al rito dell'acquisto a tutti i costi.
Solo ieri insieme ad amici, per
riconoscenza verso il grafico che ci ha preparato, gratuitamente, il programma
delle nostre camminate, cominciavamo a raccogliere prodotti alimentari e abbiamo
scelto che siano autoprodotti o prodotti da amici, in un vortice virtuoso di
scambio che non fa crescere di un euro il PIL, ma che ci rende tutti molto
contenti e mi sono tornate in mente tutte le persone che ho incontrato in
quest'anno, i gruppi d'acquisto, le reti di economia solidale, i
bioregionalisti, i neocontadini, le mag, le fiere eque e solidali, le
terrefuture e mi sono sentito circondato da un sacco di amici, caldi e
affettuosi ma allora questo altro mondo non è più quella cosa che tutti noi
sogniamo da anni, ma che in realtà non esiste, ma è già qui, intorno a noi! ci
viviamo dentro e si sta allargando sempre di più! se per caso qualche dubbio mi
era rimasto è stato definitivamente fugato quando mi sono sintonizzato su Radio
Due ed ho ascoltato Caterpillar, che a Milano festeggiava Santa Lucia, patrona
della Descrescita Felice.
Sotto lo sguardo benedicente del "neoguru" della
Decrescita, Maurizio Pallante, centinaia di persone si sono ritrovate per
testimoniare che si può festeggiare Il Natale senza spendere un euro per
comprare i regali, portando qualcosa di autoprodotto e scambiandoselo
felicemente.
Olio, marmellate, pane, mele, yogurt, ma anche
detersivi, calzini, cuscini antistress e chi più ne ha più ne metta. Se di
questi temi si parla alla radio ad una platea così vasta, qualcosa dev'essere
cambiato per davvero. Io ci credo, e voi?
Buon Natale
Luigi
E MAURIZIO PALLANTE
RISPONDE...
Caro Luigi,
la tua lettera esprime con
semplicità e chiarezza quello che provo. Sia il distacco interiore dai riti
massificati del natale consumista e la pena per chi vi si sottomette, sia la
gioia derivante dalla scoperta quotidiana di tanti, inaspettatamente tanti, che
camminano su strade diverse perché sono liberi dentro. C'erano persone
bellissime ieri alla trasmissione di
Caterpillar Milano. Visi sereni
e sorridenti, autoironici, di uomini e donne capaci di rapportarsi con se stessi
e con gli altri in modo positivo. Anche nel gruppo di lavoro che prepara la
trasmissione non ho percepito spirito di competizione, ma voglia di stare bene
insieme per lavorare con piacere.
A presto
Maurizio
VIAGGI A PIEDI:
DISPONIBILITA' POSTI AL 16 DICEMBRE
27 dic. - 8 genn. CAPODANNO - IL
DESERTO DEL MAROCCO: completo
27 dic. - 4 genn. CAPODANNO IN SICILIA (1° gruppo):
completo
28 dic. - 5 genn. CAPODANNO IN SICILIA (2° gruppo): 7
posti
29 dic. - 1 genn. CAPODANNO DA ORSI E LUPI (ABRUZZO):
completo
2005
21-23 gennaio SULLE TRACCE DEL LUPO CON LE RACCHETTE
(ABRUZZO): 8 posti
27-30 gennaio LE FORESTE CASENTINESI CON LE
RACCHETTE (TOSCANA): 14 posti
10-13 febbraio LA FORESTA TARVISIANA CON LE
RACCHETTE (FRIULI): 14 posti
ULTIMO APPELLO
CAPODANNO IN SICILIA
Si chiude domani l'iscrizione al secondo gruppo del
Capodanno in Sicilia, che partirà il 28 dicembre con lo stesso programma del
primo, ma spostato di un giorno in avanti. La guida sarà Nanni Di Falco, e i due
gruppi si incontreranno a Scopello proprio la notte del 31, per passare insieme
i festeggiamenti, e poi riprendere il cammino in direzioni
diverse.
Il viaggio parte da Erice, scende al mare a Bonagia, prosegue sulla
spiaggia a Custonaci, San Vito, la Riserva dello Zingaro, Scopello. Poi entra
nell'interno
Se siete tra i possibili camminatori dell'ultim'ora,
è un'occasione da non perdere!
Per richiedere il programma: segreteria@boscaglia.it o tel. 0583
356195
*** notizie dai gruppi
locali ***
LA RICCHEZZA E LA DIVERSITA'
In questi giorni ho
incontrato i gruppi locali Boscaglia, su e giù per l'Italia. Abbiamo parlato,
con passione e con affetto, abbiamo mangiato insieme, abbiamo fatto festa,
abbiamo camminato. La Boscaglia è a una svolta: i gruppi locali stanno per
entrare in una fase nuova, saranno più coinvolti, più vicini, insomma si sta
costituiendo quella "casa comune" così importante nello spirito di condivisione
Boscaglia. La ricchezza dentro la Boscaglia è il nostro punto di forza. E'
questa ricchezza, questa diversità che dobbiamo preservare. Ho visto belle
persone, in questi giorni, ho visto un cambiamento
possibile!
Sono in rete i programmi 2005 dei gruppi locali
Veneto, Emilia, Marche-Umbria e Roma. A breve anche Sicilia e
Toscana.
Li trovate alla pagina www.boscaglia.it/gruppilocali/body.htm
*** l'angolo di
Alessandro ***
UN ESCURSIONE ALL’ORTO DI OLMO
Il primo anno del
neonato gruppo Boscaglia Toscana si è concluso con una facile ma piacevole gita
sulle colline di Firenze, alla scoperta dell’Orto di Olmo, (è il mio giardino!
n.d.a.). Iniziamo a conoscerci e a formare un gruppo collaudato che, per il
2005, ha in programma un nutrito elenco di gite molto
interessanti.
In quest’ultima escursione, fatta nel pieno dello
spirito Boscaglia del camminare lentamente, i partecipanti hanno anche avuto
modo, riprendendo le parole di Walt Withman, "di contribuirvi con il proprio
verso".
Ve li riporto qui sotto:
Camminando.
Camminando lentamente ho udito.
Ho udito lo scorrere
del fiume, il canto degli uccellini...
e il suono dei miei passi
sull’erba.
Fruscii d’acque, di serpi, di remota civiltà.
Chi sente ridere le farfalle conosce il sapore delle nuvole.
L’aria scorre in me,
come l’acqua nel fosso.
Siamo parte del tutto.
Fruscio di passi tra le
foglie
il mormorio del ruscello,
amici all’Orto di
Olmo.
Andare oltre è l’obiettivo di chi ha deciso che i propri limiti non esistono.
Strane forme mi accolgono nel mio girovagare, ma più forte è la sensazione che la terra che calpesto riesce a trasmettermi. La sento sonnacchiosa e al tempo prorompente di vita, pronta a rigenerarsi ed io con lei.
Esistono dei confini invisibili che rendono un luogo senza recinzione unico per quello che ci si respira dentro.
Sotto il cavolo non ci sono bambini, ma mele in decomposizione.
L’Orto di Olmo è il
giardino zen,
tutto passa,
restano i
pensieri,
intricati tra le fronde degli alberi.
Ripercorrere piano il canale del parto per esplodere nel punto esatto in cui cronopellegrini del pianeta erigono torri di sassi come collegamento dei soli centrali come in Tibet, Iran e dodicesimo pianeta. Raccogliere una foglia bianca che sfugge al racconto del ruscello come tra le smagliature di un sogno.
Vai nell’Orto di
Olmo
E di pace sei colmo.
Torni indietro e nella vita
Il ricordo ti
aiuta!
Inoltre menzione speciale a Elisa Renzi, fedele camminatrice del gruppo locale, e anche della Boscaglia Nazionale, che ha partecipato a tutte e quattro le uscite.
NOBILE
ALLORO
La leggenda racconta che Apollo si era innamorato di Dafne senza
però esserne corrisposto. Un giorno, mentre il dio inseguiva la ninfa,
quest’ultima invocò gli dei per sfuggirgli e così fu trasformata in un
albero sempreverde e profumato.
Nell’antica Grecia era
considerato un albero sacro, una pianta purificatrice e una ghirlanda fatta con
i suoi rami era la più alta onorificenza concessa ai poeti e agli
atleti.
Quando incontrate quest’albero raccoglietene sempre delle foglie, vi
potranno servire per aromatizzare carni e verdure. E’ ottimo anche il decotto,
aromatico e digestivo, fatto con una ventina di foglie in un litro d’acqua.
Mettetene alcune anche nei barattoli che contengono le farine o le spezie,
servono a prevenire eventuali attacchi di insetti. I frutti sono drupe nere,
della grandezza di un’oliva e crescono solo sugli esemplari femmina. Una volta
essiccate si possono grattugiare allo stesso modo della noce moscata.
Nell’antica Grecia, gli oracoli traevano auspici dallo scoppiettio di un
rametto di foglie messo sul fuoco, pratica che si è mantenuta anche nelle nostre
campagne per predire il buono o cattivo raccolto, a seconda dell’intensità del
rumore. Appena raccolta sfregatevi una foglia tra le mani e respirate
profondamente più volte, pensando a Dafne.
Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari,
Luigi Lazzarini
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