Questo CamminareInforma
non avrei voluto scriverlo.
Non ne avevo voglia.
Ma lo devo
fare.
Perché il dolore si mischia alla rabbia...
Stefano Bigi, 35 anni,
di Milano, uno dei più affezionati amici della Boscaglia, è disperso da venerdì
9 sull'Appennino ligure, dopo che una bufera di vento aveva colpito il gruppo di
un'associazione di Piacenza chiamata OTPGEA, al quale si erano iscritti anche
alcuni soci Boscaglia.
Stefano, dalle sottili lunghe gambe, aveva un
curriculum invidiabile di trekking dentro La Boscaglia, dove era arrivato
4 anni fa, inesperto di montagna ma fisicamente baldanzoso: il primo
viaggio a piedi l’ha fatto proprio con me, Creta avventurosa, e poi sempre con
me Corsica parte Nord e parte Sud, Orsomarso avventuroso, e poi Turchia, Alta
Via n°1, tutti viaggi a 4 orme, e lui era sempre davanti a tutti, un po’
burbero, ma poi capace di grandi slanci, uno passionale. Che aveva tanti amici
tra noi.
Ora il dolore lascia il
posto alla rabbia...
Non si può parlare di "tragica
fatalità".
Non è così, è stata una stupidaggine, e nostro
compito vuole essere adesso questo: non lasciare che sia successo invano, ma che
serva a tutti noi a non farlo accadere di nuovo.
Quindi chi c’era ci aiuti a
ricostruire l’accaduto, e ci scriva i suoi ricordi. Faremo una pagina internet
su questo, non una pagina commemorativa, ma una pagina
"educativa".
Questa camminata, o marcia, o corsa in montagna, si
chiamava "Appennina 2005": 130 km in 4 giorni (con tappe da 35 km al giorno) con
dislivelli discreti, in inverno, senza attrezzatura adeguata (senza piccozza e
ramponi; senza un sacco a pelo per eventuale bivacco all’aperto), con le
giornate così corte da presupporre l’arrivo sicuro con il buio, e con una
perturbazione super-annunciata che doveva far dire a tutti: torniamo a
casa!
Non vogliamo dire che non ci debbano più essere alpinisti pronti a
mettere in gioco la propria vita per imprese estreme, sia chiaro. Vogliamo dire
che qui è ben diverso, qui c'erano persone forse troppo avventate che si
affidavano a un'organizzazione forse troppo esuberante.
Associazioni come
l’OTPGEA dovrebbero occuparsi di escursioni tra i boschi, non di organizzare
avventure estreme e rischiose come questa. Sono un’associazione amicale, di
accompagnatori volontari, e se 9 volte ti va bene perchè il fato è clemente, può
sempre esserci una decima...
Penso che una vera guida si veda nei momenti
difficili, e la si veda da tre cose: saper scegliere il momento in cui tornare
indietro, prima di trovarsi nei pasticci; saper mantenere il sangue freddo;
saper tenere il gruppo unito. Nel 90% delle situazioni questo non serve, e
allora ci si può anche trovar bene con un accompagnatore dilettante, esuberante
ed entusiasta, che dedica alla montagna tutto il suo tempo libero, che conosce i
sentieri, che "sembra una guida". Ma nei momenti in cui serve una vera guida, ci
vuole una vera guida.
Mi fermo qui. Ma per noi ricordare Stefano è anche
questo: avviare una battaglia perché questi incidenti per nulla accidentali non
avvengano più.
Si poteva evitare.
E ritorna il
dolore...
Fuori dalla finestra volano nel freddo alcuni piccoli uccelli, dalle
piume colorate. Se ci fosse stato Stefano ci avrebbe detto che uccellini
sono.
Stefano: gambe troppo lunghe per camminare lento.
"Ogni tanto bisogna
misurarsi con i propri limiti" dice una partecipante.
Prima.
Dopo, dice: "Non si capiva nulla, era il
caos".
"Proprio Stefano!" dice
Luigi.
"Proprio Stefano" rispondo io, mesto.
Poco prima di ricevere
da Enrico la notizia della scomparsa di Stefano una decina di avvoltoi grifoni
hanno planato sul Casale come non avevano mai fatto, così bassi da sfiorare la
casa, tanto che il cane è scappato, e gli animali hanno tutti lanciato
l’allarme; un attacco in piena regola, avevo pensato...
un segno di malaugurio
("da qualche parte qui vicino ci dev’essere un cadavere")?
o Stefano che mi veniva a salutare?
Luca
Gianotti
--------------------------------------------------------------------------------
QUESTO NUMERO DEL
CAMMINAREINFORMA VIENE SPEDITO A 8.632 LETTORI
Se non desiderate più ricevere
la nostra newsletter, potete cancellarvi direttamente dalla home page del nostro
sito, all'indirizzo della Boscaglia o seguendo questo link:
www.boscaglia.it/camminareinforma/subscribe.htm
PER
SCRIVERCI
boscaglia@boscaglia.it