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7 Agosto 2016 (374 / anno XVI)

il cammino /152

Nicholas Roerich - Polovtsian Camp

Nicholas Roerich, “Polovtsian Camp. Décor for Borodin’s opera Prince Igor”, 1943

Il diritto di ogni uomo

Numero molto ricco, quello di oggi, perché ci prendiamo una pausa ad agosto e quindi vogliamo lasciarvi con tante riflessioni e bei pensieri.

Nel consigliarvi la lettura del nuovo Wu Ming 2 Il sentiero luminoso, ci preme portare l’attenzione su un problema per noi camminatori: le difficoltà su molti dei nostri tragitti di viandanza a causa delle proprietà private che sbarrano il passaggio. Passare su un prato incolto, non recintato, senza fare danni, senza violare la privacy del proprietario, è così difficile da accettare? C’è da rivedere la mentalità di ognuno di noi, sul concetto di proprietà, e c’è poi da rivedere la legislazione. Nella direzione di una legislazione simile a quella dei paesi scandinavi e anglosassoni, dove la proprietà del terreno non è un concetto così escludente, i camminatori sono accettati nel loro fugace transito, perché male non fanno e le costituzioni ne tutelano questo passaggio. In Italia solo ai cacciatori è concessa una deroga, ne vogliamo parlare?
Se volete ascoltare la registrazione, io e Wu Ming 2 ne abbiamo dibattuto pubblicamente al festival Itacà di Bologna.

Anche Guido ci fa riflettere sul senso della vita con il suo pensiero profondo di oggi.

Senza dimenticare la nuova puntata inedita della rubrica di Tiziano Fratus sugli alberi monumentali della penisola.

Buona lettura e auguri di buoni passi estivi!
Luca Gianotti

In questo numero:

I cammini alla radio

Ascoltate le nuove puntate della trasmissione di Radio Francigena L’arte del camminare, condotta da Luca Gianotti, ogni settimana approfondisce una storia, con interviste, canzoni, approfondimenti e appuntamenti.

  • Puntata 26:
    La guida ufficiale della Francigena scritta da Roberta Ferraris
  • Puntata 27:
    Il cammino di Cirillo e Metodio in Moravia, intervista a Mauro Agliata

Ascolta L'arte del camminare in podcast.

Radio Francigena: L'arte del camminare

✔  In cammino non aspetto, vado

Ho aspettato tutta la vita
Credo che tutti veniamo educati ad aspettare
Ho aspettato di venire al mondo
Con la speranza di essere veramente desiderato
E quanto ho aspettato l’affetto di mia madre
Ma lei si è ammalata presto e se ne è andata
Mi aspettavo l’ascolto di un padre e di un fratello
Ma loro avevano i fatti loro da sbrigare
Ho aspettato comprensione dalle suore, dal prete, dal maestro
Ma più che sberle e rimbrotti vari non ho ottenuto
Allora ho pazientemente aspettato di crescere
Perché il mondo mi avrebbe di certo apprezzato
Ho aspettato le grandi amicizie
Ho aspettato le grandi avventure
Ho aspettato i grandi ideali
Sì, lo confesso, ho aspettato la rivoluzione
Ma amici, avventure e ideali lasciavano spesso l’amaro in bocca
E la rivoluzione è rimasta il sol dell’avvenire
Ho aspettato con immensa trepidazione un amore
Ma ho scoperto con gli anni che è solo necessario imparare ad amarsi
Ho aspettato di realizzarmi vedendo crescere mio figlio
Ma ora lui è grande e nemmeno mi saluta
E quanto tempo ho aspettato soddisfazioni dal mio lavoro
Ma più del denaro per sopravvivere decentemente non ho avuto
Adesso aspetto con ansia di andare in pensione
Ma temo che anche quella porterà le solite delusioni
Vedete, a volte aspetto la morte come una liberazione
Perché son proprio stanco di questo eterno aspettare
Ho chiaro che mi aspetto di essere libero, selvatico, empatico
Ma quando, come e dove esserlo non l’ho ancora ben capito
In cammino non aspetto, vado
Camminare non è la panacea universale
Ma cosa volete che vi dica
È in cammino che smetto di pensare
Pensare a quanto sarebbe bello se…
Sto concentrato sul movimento e le sensazioni
E mando a quel paese tutte le paure
Vado, non aspetto più
Il cammino mi insegna una visione diversa dell’esistenza

Ogni passo è una cosa concreta
Ogni passo nasconde una sorpresa
Ogni passo rompe l’inutile attesa
Ogni passo è in realtà la meta

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Recensioni

Il Sentiero Luminoso

Wu Ming 2 – Il Sentiero Luminoso, Ediciclo editore 2016È un oggetto narrativo non identificato di grande valore quello che ho appena finito di leggere. Lo dico subito: Il Sentiero Luminoso di Wu Ming 2 (nome di battesimo: Giovanni Cattabriga) è uno dei libri più importanti di quel nuovo genere di opere scritte in cammino che sta avendo così successo in questi ultimi anni. Un libro da non perdere e su cui riflettere, per noi camminanti.
Siamo alla seconda parte del cammino di Wu Ming 2 sulle tracce della TAV, dopo il Sentiero degli dei del 2010, che camminava da Bologna a Firenze, e lo faceva su un sentiero tracciato; ora la viandanza si fa su percorso libero, inventandosi il sentiero, o meglio ridandogli vita e luce, a vecchie vie che erano scomparse nell’ombra e nell’oblio. Ecco il sentiero luminoso, che già dal nome è gesto politico e militante.

Si compone di vari piani, l’approfondimento di Wu Ming 2 nel corso della sua viandanza da Bologna a Milano. Ne riscontro almeno tre principali:

  • Allemansrätt – Una delle due frasi citate nell’esergo è “Camminare è il contrario di possedere”, lo scrisse Rebecca Solnit (presumo nel suo Storia del camminare); e fin dalla prima tappa nella campagna bolognese Wu Ming 2 si trova ostacoli causati dai divieti d’accesso delle proprietà private, per cui comincia ad approfondire l’argomento. È diritto dei proprietari impedire anche il semplice passaggio? È diritto dei viandanti passare sulle proprietà non recintate? Perché i cacciatori hanno questo diritto, e i camminatori senza fucile no? Perché il diritto dei paesi scandinavi stabilisce un concetto di proprietà basato sull’utilizzo, mentre quello italiano anche sull’uso esclusivo? Nei paesi scandinavi si chiama Allemansrätt, che significa “il diritto di ogni persona” e indica il diritto di seguire un sentiero anche quando questo attraversa una proprietà privata. Nel senso che in Svezia o in Norvegia se io non danneggio alcunché, posso passare su un prato privato, e anche piantarci la tenda per una notte. In Italia solo i cacciatori possono farlo, quasi in barba al diritto che riconosce al proprietario il diritto di esclusione (la terra è mia e sono l’unico che può goderne). È questione anche di status symbol, nella cultura nordica c’è più senso di condivisione mentre in quella italica sentirsi unici utilizzatori ci fa sentire più forti e potenti. Argomenti importanti, che Wu Ming 2 approfondisce con cura, anche dal lato giuridico.
  • Secondo tema della sua viandanza è il recupero della memoria del recente passato, le tracce della guerra partigiana, gli omicidi a fine guerra (il Triangolo Rosso) e le lotte dei braccianti nel dopoguerra. Wu Ming 2 va a caccia di cippi commemorativi, molti li trova e altri li manca, ormai persi nelle campagne e quasi dimenticati. Ma soprattutto va a caccia delle storie che ci stanno dietro, contrastando il revisionismo che sta creando tanta confusione, fatto da chi vuole appiattire la storia recente con lo scopo di creare false memorie. Giovanni Wu Ming 2 prova a rimettere un po’ di ordine, e molte volte ci riesce. Tante storie ricostruite con attenzione, tanti morti ammazzati, tanta memoria che rischia di sfumare in un magma qualunquistico. Il lavoro del viandante scrittore è prezioso, perché diventa un lavoro di archivio, da storico.
  • Il terzo tema di approfondimento della viandanza di Giovanni Wu Ming 2 è la distruzione del territorio da parte di grandi opere, a cominciare dalla TAV (e dalla stazione Mediopadana di Calatrava, impensabile arrivarci a piedi!), ma si parla anche di centrali nucleari abbandonate (Caorso), centrali idroelettriche, grandi opere sui fiumi, l’outlet di Fidenza, autostrade in costruzione. E si parla di Expo a Milano e Fico a Bologna, i due luna park gastronomici. Si parla del territorio martoriato, assalito, circondato, stretto in morse di cemento. Di come i soldi siano nemici della nostra terra. È un libro di denuncia questo, non c’è dubbio. Ma c’è un modo di resistere. La scoperta che fa l’autore camminando è che non è vero che la Pianura Padana è perduta, che non è vero che non c’è più confine tra urbanizzazione e campagna, che tutto è cementificato. Non è vero, c’è ancora tanta natura, ci sono golene, ci sono boschi, fiumi e cavedagne, campi o semplici ripe di fossi. La grande intuizione di Wu Ming 2 è che sarebbe un errore dare per persi questi luoghi, considerandoli marginali e non degni di protezione. L’invito è di camminare dappertutto, non solo nelle aree protette. Di non fare come i pellerossa, di non accettare di essere relegati in riserve di natura da considerare le uniche degne di essere camminate, parchi o quant’altro. Dobbiamo camminare anche nella pianura padana, perché i sentieri, i cammini, le viandanze sono resistenze contro chi il territorio lo vuole solo a uso e consumo dello sfruttamento economico. Ecco che i camminatori diventano guerrieri di pace, resistenti grazie ai laro passi. Wu Ming 2 lancia il “sentierismo militante”, e invita tutti a costruire da sé il proprio cammino invece che seguire quello di altri. È quello che diciamo da anni: uscite di casa a piedi e costruitevi il vostro sentiero, verso una meta per voi significativa, ma vivendo il significato di tutti i passi che vi dividono da essa. Chi vi scrive ha fatto questo nel gennaio del 2015, sono uscito di casa in inverno e ho camminato 15 giorni nella neve e sui prati, una viandanza a forma di doppia spirale seguendo le tracce di antiche storie, vi assicuro che ho conosciuto i luoghi in cui vivo in modo molto diverso e ora posso dire di saperne molto di più (il libro che racconta questo cammino è La spirale della memoria, scusate la divagazione autoreferenziale).

Qualche parola sullo stile narrativo di Wu Ming 2, per chi ancora non lo conoscesse (è ora di porvi rimedio!). Ecco cosa questo libro NON è: “Odio i libri d’esplorazione dove il territorio rimane sullo sfondo, mentre l’autore giganteggia in primo piano. Troppi viaggiatori partono solo per sentirsi tornare e lungo il tragitto usano il mondo come specchio per studiarsi le rughe. Per carità, liberissimi. Non sono qui per infangare la travel therapy. Però, gente: mica sono il vostro psicanalista”.

Potete anche ascoltare l’intervista di Luca Gianotti a Wu Ming 2 su Radio Francigena e il dibattito pubblico intitolato Dialogo sulla viandanza tra Wu Ming 2 e Luca Gianotti che si è tenuto al Festival Itacà a Bologna.

Wu Ming 2 – “Il Sentiero Luminoso”, Ediciclo editore 2016 – 18,50 euro

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✔  Rubrica: Le bocche fiamminghe. Grandi alberi scavati dal Tempo

Autore: Tiziano Fratus

Stazione 5: Il platano caverna di Curinga
Regione: Calabria
Provincia: Catanzaro
Comune: Curinga

Il platano caverna di Curinga. Foto: Tiziano Fratus

Il poeta americano Robert Frost (1874-1963) scriveva che la felicità ripaga in profondità quel che manca in lunghezza. Emil Cioran (1911-1995) rilanciava il concetto scrivendo che l’uomo acquista in coscienza ciò che perde in esistenza. Così, l’uomo che attraversa il paesaggio in cerca di alberi datati, annosi, giganti o alla fine dei giorni, apprende che più profondi sono i segni e più magnificenti, sacrali e suggestivi sono gli incontri che potrà fare.

L’Italia è un paese di grandi alberi, e fra questi un posto particolare la occupano i platani. Esistono tre specie di platano. I più antichi, platano orientale (Platanus orientalis), sono stati importati dai romani e dai greci oltre duemila anni orsono, ne parlavano Teofrasto e Plinio Il Vecchio (nel dodicesimo libro del suo Naturalis historia, segnalava che i primi vennero piantati sulla tomba di Diomede, alle isole Tremiti). Alcuni di questi sono giunti fino a noi, come il grande platano di Caprino Veronese, detto dei Bersaglieri, il maggiore delle regioni settentrionali, quindici metri di circonferenza del tronco e almeno mezzo millennio di esistenza; il platano marchigiano detto dei Piccioni, alle porte di Ascoli Piceno, 8,7 metri; i grandi platani di Roma, costellano una valletta del parco di Villa borghese, e la Scalinata del Ferdinando Fuga, all’Orto botanico.. […]

(la lettura continua qui)

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 6 agosto

12-15 agosto: Avventure del Gufo Gigi: i Gufi di Ferragosto - Completo
13-21 agosto: Toubkal: la più alta vetta del Nord Africa - Completo
20-27 agosto: Devero, sui sentieri dell’Alpe - Completo
20-27 agosto: Camminando sulle Isole Eolie - Completo
20-27 agosto: Croazia, sulle antiche rotte veneziane: velatrek - Completo
20-27 agosto: Camminando sulle isole Eolie - da Salina - Completo
27 agosto-3 settembre: La Via Francigena tosco emiliana - Completo
28 agosto-4 settembre: Camminando sulle Isole Eolie - Completo
28 agosto-4 settembre:
Settimana verde in val Tramontina (Friuli-Venezia Giulia)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
8 posti
29 agosto-3 settembre: Fine estate in Ciceria - Completo
1-4 settembre: Cammini a quattro zampe in valle Scurosa - Completo
3-11 settembre: Karpathos, isola senza tempo - Completo
7-11 settembre:
Vette Feltrine, scoperta di un regno sospeso (Veneto)
guida: Franco Michieli
difficoltà: @@
5 posti
7-11 settembre:
Camminando a Ponza e Palmarola (Lazio)
guida: Alberto Liberati
difficoltà: 1 orma leggera
3 posti
8-11 settembre: Avventure del Gufo Gigi: Crêuza de mä - Completo
10-17 settembre: In cammino sulle isole Egadi - Completo
10-17 settembre: La Via Francigena da Siena a Viterbo - Completo
11-18 settembre: Veglia e Cherso, isole di pescatori e pastori - Completo
17-24 settembre:
Peloponneso, terra di storia, montagne e mare (Grecia)
guida: Mauro Agliata
difficoltà: 1 orma leggera
6 posti
17-24 settembre:
Sardegna selvaggia e blu: mare, ovili e “bacu”
guida: Luca Gianotti
Deep Walking
difficoltà: @@
3 posti

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Sardegna. Foto: Leandra Bucconi

Foto: Leandra Bucconi

È tempo di prenotare per un viaggio a piedi speciale, “Sardegna selvaggia e blu”, 8 giorni di cammino dal 17 al 24 settembre. Speciale perché si cammina vicino al mare, e ci si tuffa spesso. Speciale perché si entra in contatto con la comunità dei pastori locali. Speciale perché è un cammino di Deep Walking o cammino profondo, guidato da Luca Gianotti, consapevolezza, esercizi di camminate dell’attenzione nella tradizione zen e nella tradizione sciamanica, letture, Qi Gong la mattina… Speciale anche perché si dorme nel sacco a pelo, una notte in un grottone sul mare…

Tutti i dettagli: Sardegna selvaggia e blu: mare, ovili e “bacu”

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✔  In cammino non sono solo

Soli
E? la condizione esistenziale di tanti uomini e donne contemporanei
Addirittura teorizzata dagli ideologi del sistema capitalistico
L’essere umano solo, pare, consumi di più
Io ci soffro, solo
E vedo i miei simili soffrire nelle loro solitudini
 
È vero che a volte da solo sto bene
È la solitudine cercata
Quella che mi aiuta a guardarmi dentro
A uscire dalle maschere di rappresentanza
E a ritrovare la strada tracciata dai sogni
Perché, alla fine, mi addormento con me stesso
E, specialmente, morirò facendo i conti con me stesso
 
Ma la natura non mi ha progettato solo
La natura mi ha fatto mammifero
Che vuol dire essere animale fino in fondo affettivo
Soffriamo, senza empatia
Diventiamo tristi e ci ammaliamo
Abbiamo bisogno di convivialità per sopravvivere
Ancor più di pane e ricchezze e tecnologia

In cammino non sono solo

Non so voi
Ma io rompo la gabbia della solitudine
Se mi metto in cammino
Cammino che non è semplice camminare
Cammino è decidere di uscire dall’individualismo
E decidere che se voglio completarmi
Devo aprirmi agli altri e al mondo intero

Non c’entra il luogo in cui vivo
O le persone con cui condivido o meno la mia giornata
È che il cammino mi aiuta a mettermi in gioco
Dichiaro che sono un fragile abitante di questo pianeta
Che col pianeta tutto vuole dialogare
Facendone parte, senza illudermi di farcela da solo

Non c’è niente più che l’essere in un gruppo che cammina
Che mi fa sentire a casa, in famiglia
Immagino sia perché i miei progenitori vivevano in piccole tribù nomadi
E che questa nostalgia genetica mi condizioni
Comunque sia, ringrazio la sorte
In questi anni i viandanti consapevoli
Hanno ricominciato a colorare i nostri paesaggi
E il sole della fratellanza torna a scaldarci il cuore

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Rassegna stampa

Il Fatto Quotidiano ha raccontato nell’Anno dei cammini i migliori 10 cammini d’Italia, tra cui il Cammino dei Briganti, ecco l’articolo; della Compagnia dei Cammini si parla a proposito dei consigli per i camminatori: come preprarare lo zaino in 10 mosse, lo trovate su MountainBlog, GreenMe, Panorama. Sempre sul Cammino dei briganti invece vi segnaliamo una intervista approfondita su Radio Capodistria, a Luca Gianotti.

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Corso di camminate consapevoli in fattoria biodinamica

È il momento di iscriversi al prossimo corso di Luca Gianotti sul Deep walking o Cammino profondo, quattro giorni di esercizi per imparare tecniche di camminate consapevoli, nella cornice di una fattoria biodinamica del Molise, Fattoria di Vaira, un posto accogliente sulle colline a pochi chilometri dal mare. Il corso si svolgerà da giovedì 8 a domenica 11 settembre. Si camminerà partendo a piedi dalla Fattoria, dove si alloggerà in camere. Si arriverà a piedi anche alla spiaggia della pineta di Petacciato, dove un bagno rilassante sarà d’obbligo. Ricordiamo che Luca Gianotti tiene solo due corsi all’anno sull’argomento, quindi approfittatene perché i posti sono limitati (una quindicina in tutto). Il Deep Walking sono tecniche mutuate da diverse tradizioni (zen, orientali, sciamaniche) e rielaborate da Luca Gianotti per usare il camminare come strumento di armonia e consapevolezza. Ecco la pagina con tutte le informazioni.

Bike Tour della Decrescita

Sulle orme di François Schneider, che nel 2004 girò per circa un anno in Francia in compagnia del suo asino per diffondere il pensiero della decrescita, nasce il progetto del Bike Tour della Decrescita, organizzato dal Movimento per la Decrescita Felice in collaborazione con Italia che Cambia. Dal 10 al 24 settembre un folto gruppo di ciclo-attivisti viaggerà in bicicletta da Lecce a Palermo, con il supporto del camper di Italia che Cambia. L’idea è quella di presentare il pensiero della decrescita in contesti sensibili e interessati e, al tempo stesso, poter conoscere e mappare sul portale di Italia che Cambia realtà virtuose che si occupano di sostenibilità, solidarietà e decrescita nel Sud Italia, con l’obiettivo ultimo di creare sinergie e collaborazioni.
Si viaggerà prevalentemente in bicicletta (dai 40 agli 80 km giornalieri), con alcune tappe in treno. Il percorso tappa per tappa.

Briganti e Viandanti

A Scurcola Marsicana (L’Aquila) il 13 e 14 agosto si terrà l’evento Briganti & Viandanti, che dal Cammino dei briganti prende ispirazione. In entrambi i giorni l’attività inizia alle 15 con due incontri pubblici presentati da Luca Gianotti, il primo dedicato alla memoria del brigantaggio, mentre nel secondo si approfondirà il tema di come un cammino possa contribuire allo sviluppo turistico ed economico di un territorio. A seguire percorso per i vicoli del borgo medievale, illuminato con vari stand di prodotti tipici, artigianali, gastronomici. E spettacoli sia sul palco che nei vicoli. Qui trovate l’evento Facebook.

Sentieri d’autore ai piedi del Cervino

Alpes con la Biblioteca comune di Valtournenche, inaugura e propone nel mese di agosto, una nuova rassegna autoriale in cui lettori e scrittori si incontrano condividendo anche una giornata in cammino.
È la rassegna che nasce sotto il titolo di Sentieri d’autore ai piedi del Cervino e che, per la prima edizione, prevede l’incontro con tre autori e altrettante proposte di incontro e cammino: Roberto Mantovani (11/12 agosto), Davide Sapienza (17/18 agosto) e Tiziano Fratus (21/22 agosto). Maggiori dettagli qui.

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✔  Lettere

« Salve, seguo tutti i vostri scritti, anche se non vengo con voi in giro per il mondo, almeno per ora non ho avuto l’occasione, ma ho preso spunto… ho scopiazzato!
Vorrei commentare la poesia Noi fotografiamo, offrendo un altro punto di vista… anche io fotografo, dopo aver osservato, le bellezze che ho attorno, non per catturarle per me, ma per condividerle con chi non è con me… sono una maestra e spesso ho condiviso le mie immagini con i miei alunni cittadini (abito a Firenze), che non hanno mai avuto l’opportunità di camminare nella natura, sperando di far loro venire la voglia attraverso i miei racconti e le “mie” immagini »
Annalisa

« Carissimi tutti,
condivido (e vivo) pienamente le riflessioni di Guido Ulula alla Luna sul fotografare tutto e compulsivamente!!!
Che sia anch’io una paranoica che invece di fotografare per esibire un momento lo voglio respirare-bere-gustare-sentire nel cuore? Orpo non ci avevo pensato… ma sapete che vi dico? : evviva questo tipo di paranoia!!!!!
Un abbraccio »
Liviana

« Buongiorno a tutti,
da un po’ di tempo ricevo con immenso piacere la vostra newsletter, per me è come una boccata d’aria genuina perché purtroppo non sempre è possibile poter partecipare ai vostri meravigliosi e magici cammini.. quindi anche solo leggendo uno può viaggiare..
Ringrazio tutti per per lo straordinario lavoro e in particolare Guido Ulula alla Luna di cui condivido pienamente i pensieri!!!
Complimenti a tutti!!!!!! »
Stefania

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✔  Il video finale

È un omaggio a un grande artista, Tom Yorke, e al nuovo bellissimo disco dei Radiohead A moon-shaped pool, colonna sonora di questi giorni qui da noi. Il video della canzone Daydreaming vede Tom Yorke camminare per tutta il brano, attraversando ambienti dei più vari, da garage a biblioteche, per poi uscire all’aperto, in mezzo alla neve, salire e entrare in una caverna (Platone…) mentre una voce cavernosa recita la frase “half of my life” al contrario…

Video Radiohead - Daydreaming

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✔  I nostri numeri

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