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6 Novembre 2016 (379 / anno XVI)

il cammino /157

Catalogo 2017

Notizie camminanti

Stiamo lavorando al catalogo 2017, sarà un bel libretto dello stesso formato degli altri anni, ne tireremo 20mila copie, per soddisfare le tante richieste. Lo invieremo a chi è stato socio della Compagnia dei cammini negli ultimi 3 anni. In anteprima ecco la copertina. In attesa che venga pubblicato, volete cominciare a studiare il nostro bellissimo programma 2017? Eccolo.

Notizie da Compagni di Cammino: un successo enorme, in pochi giorni abbiamo esaurito i posti disponibili, saremo più di 70 a camminare tra Chiavari, Rapallo, Portofino, Santa Margherita, Camogli. Abbiamo anche organizzato 5 interessantissime serate pubbliche, se ce la fate venite a trovarci almeno in quelle serate, aperte a tutti, per conoscerci, per salutarci, per dibattere con noi e per conoscere le realtà virtuose del territorio ligure. Ecco il programma degli eventi, dal 22 al 26 novembre.

Ultima notizia: è ora di cominciare a pensare al Capodanno. Volete passarlo in casa a guardare la tv o a navigare sui social? O con un piccolo gruppo di persone come voi, a camminare, a riflettere insieme, a condividere il presente? Se vi interessa la seconda opzione, la Compagnia dei Cammini organizza dieci gruppi diversi a Capodanno, dal Marocco alla Sicilia alle Langhe…

In questo numero:

I cammini alla radio

Ascoltate le nuove puntate della trasmissione di Radio Francigena L’arte del camminare, condotta da Luca Gianotti, ogni settimana approfondisce una storia, con interviste, canzoni, approfondimenti e appuntamenti.

  • Puntata 37:
    Puntata speciale sulla Via degli Dei da Bologna a Firenze
  • Puntata 38:
    Puntata registrata a Creta, interviste a camminatrici
  • Puntata 39:
    Il potere terapeutico del cammino

Ascolta L'arte del camminare in podcast.

Radio Francigena: L'arte del camminare

✔  Sacro cammino

Superflua per molti oggi la parola sacro
Neanche sappiamo bene a cosa ci si riferisce
In un mondo dove ragione e tecnica vogliono tutto controllare
Ogni altra dimensione umana non trova ascolto
Eppure un malessere misterioso coglie tanti di noi
È un vuoto di qualcosa di importante che avvertiamo
Un’assenza non quantificabile né facilmente descrivibile
Un disorientamento che le religioni non sanno più colmare
Perché le chiese di ogni colore pensano a dire come dobbiamo comportarci
E non sanno più accompagnarci nelle grandi domande sulla vita e la morte
Così restiamo separati dal senso profondo dell’esistere
Ognuno di noi è individualmente chiamato a dare risposte
Ma da soli rischiamo di smarrirci
In una ricerca di radici che andrebbe fatta collettivamente
Chi siamo noi umani in questo Universo?
La curiosità non è di capire, ma di tenere aperto l’interrogativo
Sacro è infatti la consapevolezza di tutto ciò che non conosciamo
E che non basta incasellare come fa la psicologia nel termine “inconscio”
Se i sogni possono essere un ponte che proietta a dimensioni diverse
Occorrono anche riti in cui celebrare la spinta spontanea alla spiritualità
Sacro cammino
Camminando le strade del mondo
Mi apro alla natura
Che forte urla dentro e fuori di me
Ho bisogno di chiudere gli occhi per salvarmi dall’arbitrio razionale
Per intuire equilibri sottili e, forse, follie folgoranti
Ed è la saggezza della strada che avvicina mondi paralleli
Sacro cammino non è ripercorrere gli antichi itinerari della fede
Che possono essere un mezzo e non il fine
Sacro cammino è rinominare la precarietà della vita
Sapendo di ogni passo le infinite contraddizioni
Che solo una nuova etica del viandante saprà col tempo placare

Guido   Ulula alla Luna

“Solo il recupero della dimensione spirituale potrà sottrarre gli esseri umani dallo stordimento della subordinazione alle cose, potrà far tornare a prevalere la solidarietà sulla competizione, l’amore sull’interesse, la bellezza sull’utilitarismo, i legami familiari sul potere d’acquisto, la gioia d’avere un ruolo utile all’interno di una comunità sul desiderio dell’anonimato in mezzo a una folla di sconosciuti. Potrà restituire dignità alla contemplazione, all’otium, alla creatività artistica, alla conoscenza disinteressata. E potrà recuperare la religione dall’oblio in cui è stata relegata dal potere politico liberal-liberista che governa in modo incontrastato le società industriali.”
Da Maurizio Pallante, “Destra e sinistra addio. Per una nuova declinazione dell’uguaglianza”, Edizioni Lindau 2016, pag 157

Evoluzione della specie, con Guido Ulula alla Luna, foto di Roberta Ferraris

Evoluzione della specie, con Guido Ulula alla Luna, foto di Roberta Ferraris

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✔  Da Reggio Emilia a Bruxelles a piedi per denunciare il genocidio del Congo

La marcia nonviolenta di John Mpaliza “Basta massacri nel nome del coltan”.

John Mpaliza, ingegnere informatico di 45 anni, nato a Bukavu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, da 21 anni in Italia, di cui è diventato cittadino, è il Peace Walking Man, il camminatore per la pace. Con l’aiuto di alcuni enti istituzionali e locali è partito da Reggio Emilia con lo scopo di arrivare a Bruxelles (1500 km) per dire al Parlamento europeo che nel suo Paese, la Repubblica democratica del Congo, sta avvenendo un massacro gigantesco, un genocidio silenzioso. Nella zona di Beni da due anni avvengono orribili massacri contro le popolazioni di etnia Nande, massacri che sono stati definiti dall’Onu “pulizia etnica” e “genocidio”, rischio di un altro Rwanda.
Ogni giorno arrivano notizie di persone sgozzate, donne violentate e sventrate, famiglie intere massacrate e brutalmente uccise. Case sventrate.
Lo sfruttamento del coltan, il prezioso minerale che viene utilizzato in tecnologia per la costruzione dei nostri cellulari, è alla base della violenza che si perpetra quotidianamente soprattutto sui bambini resi schiavi da questo mercato che uccide per il profitto delle multinazionali del mondo.

Potete seguire il cammino di John sulla sua pagina facebook, e se ci riuscite andate ad incontrarlo! John ha lanciato anche una petizione, sostenuta da padre Alex Zanotelli, firma qui.

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✔  Recensioni

Fiorisce la letteratura sulla Via Francigena, segno che questo cammino sta diventando davvero importante, il più importante in Italia.
Albano Marcarini – La Francigena per principianti, Ediciclo 2016 La casa editrice Ediciclo, sempre attenta e impegnata su questi argomenti, ha pubblicato nei mesi scorsi ben due libri sulla Francigena.

Il primo è di Albano Marcarini, urbanista milanese da sempre appassionato scopritore di vie verdi, recupero ferrovie abbandonate, cammini e cicloturistiche. Il suo La Francigena per principianti propone un avvicinamento al cammino che va dal Gran San Bernardo a Roma per chi non è esperto camminatore, ciclista o pellegrino. La guida propone 21 itinerari brevi, da effettuare in giornata o anche meno (alcuni durano 1 ora, i più lunghi 6 ore). Tutti collaudati dall’autore. Di questi itinerari, cinque sono per ciclisti, gli altri a piedi. E spaziano in tutte le regioni, dalla Val d’Aosta a Roma. Con preferenza verso le aree più classiche, per esempio il senese, San Gimignano, Monteriggioni, e poi Bagno Vignoni, Radicofani. Per chi non se la sente di mettersi in spalla uno zaino pesante e partire per un mese, ma vuole avvicinarsi a questo mondo in modo più soft.

Alberto Fiorin – La Via Francigena in bicicletta. Secondo tratto - da Fidenza e Siena, Ediciclo 2016 La seconda guida pubblicata da Ediciclo è La Via Francigena in bicicletta. Secondo tratto - da Fidenza e Siena scritta dallo specialista di guide cicloturistiche Alberto Fiorin. Questa guida appartiene a una collana ormai famosa tra i cicloturisti, con la rilegatura a spirale adatta per inserire il libro nella plastica sopra il manubrio. Il secondo tratto, quello di cui si occupa questo libro, è lungo 360 chilometri. L’autore lascia libertà nel suddividere le tappe, consiglia 5-6 giorni in sella, ma possono essere meno o più, a seconda di come vorrete vivere l’esperienza, in modo più sportivo o più turistico.

Entrambe le guide hanno descrizioni accurate, mappe dettagliate e indicazioni per mangiare e per dormire lungo il percorso. Quindi buona Francigena a tutti!

Albano Marcarini – “La Francigena per principianti”, Ediciclo 2016 – 18 euro

Alberto Fiorin – “La Via Francigena in bicicletta. Secondo tratto - da Fidenza e Siena”, Ediciclo 2016 – 14,50 euro

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 5 novembre

10-13 novembre: Cammini a quattro zampe - Completo
1-11 dicembre: Il cammino di Abramo e Sara - Completo
5-12 dicembre:
Dicembre a passo lento, in Salento! (Puglia)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@
2 posti
8-11 dic.: Avventure del Gufo Gigi: la zucca della strega Gabrina - Completo
27 dicembre-1 gennaio:
Capodanno alle sorgenti del Belbo (Piemonte)
guida: Roberta Ferraris
difficoltà: @@
5 posti
27 dicembre-4 gennaio:
Capodanno a piedi da Erice a Castellamare (Sicilia)
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @@
1 posto
27 dic.-6 gen.: Capodanno nel Sahara con le carovane berbere - Completo
27 dicembre-4 gennaio:
Capodanno sul Cammino di Santiago (Spagna)
guida: Luigi Nacci
difficoltà: @@
8 posti
28 dicembre-1 gennaio:
Capodanno da orsi e da lupi (Abruzzo)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@
9 posti
28 dicembre-3 gennaio:
Capodanno tra i greci di Calabria
guida: Andrea Laurenzano
difficoltà: @@
10 posti
29 dicembre-1 gennaio:
Avventure del Gufo Gigi: i Gufi di Capodanno (Emilia-Romagna)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
8 posti
29 dicembre-2 gennaio:
Capodanno a Ischia, l’isola verde (Campania)
guida: Alberto Liberati
difficoltà: 1 orma leggera
3 posti
30 dic.-3 gen.: Capodanno di cammino, arte e benessere - Completo

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Dall’Abruzzo

Vi scrivo una riflessione da una terra di terremoti, e mando la mia solidarietà e vicinanza a chi in questi giorni soffre quotidianamente in Umbria e Marche. La mia riflessione è questa: mi dispiace sentire, come mi è stato riferito, che alcuni camminatori hanno deciso di evitare l’Abruzzo come meta per i loro prossimi cammini, perché hanno paura del terremoto. Ovviamente non proporremmo mai un cammino nelle aree direttamente coinvolte in un sisma, anche per rispetto agli abitanti del luogo, presi dal dolore e dal lavoro di ricostruzione. Capisco che da Nord la prospettiva dall’alto schiacci la visione, e in tanti ogni volta che c’è una scossa mi chiedono se in Abruzzo va tutto bene. L’Abruzzo è regione sfortunata, e pochissimo turistica, ma questa volta con il terremoto non c’entriamo, non ci ha toccato. Il terremoto di Umbria e Marche si sente molto di più a Roma che da noi, perché le onde sismiche fanno giri tutti loro. Poi fate come volete, però dobbiamo essere solidali sia con le popolazioni colpite da tanta distruzione e sofferenza che con i luoghi, quali l’Abruzzo montano, che hanno bisogno di un rilancio, per non morire di abbandono e spopolamento. Ho creato il Cammino dei Briganti proprio per questo, per dimostrare che ci sono terre bellissime da salvare, e anche questa settimana continuano a passare camminatori, questo è molto bello.

Chi passa di qui dà nuova speranza, fa capire ai giovani che si può rimanere. Questo capodanno, o nei vostri prossimi cammini, ricordatevi quindi anche delle regioni più povere d’Italia (l’Abruzzo, insieme a Basilicata e Molise, è all’ultimo posto nella classifica del turismo per regioni). Passi di pace. LG

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✔  Dalla Sicilia a Barcellona contro i confini

Un altro camminatore per la pace, Saad Alaa ElDin Mohammed Osman, egiziano di 37 anni, da 7 residente in Italia, si è messo in cammino dalla Sicilia per arrivare in Spagna portando un messaggio di pace. 4000 m in 4 mesi. Scrive nella sua presentazione: «Mentre l’Europa alza muri, le frontiere si chiudono, il fondamentalismo delle idee imperversa, il terrore ci rende prigionieri, un giovane uomo arabo si mette in cammino per allontanare qualsiasi possibile idea di “scontro di civiltà”, per incitare tutti ad abbandonare la strada della paura e riscoprire che la natura non ammette barriere, che le barriere le costruiamo noi.» Anche lui può essere seguito su Facebook.

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Scrittori e aspiranti scrittori-camminatori a Bologna

Dall’11 al 13 novembre a Bologna si svolge lo Scriba Festival, il primo festival dedicato alle scritture di mestiere, organizzato dalla Bottega Finzioni di Carlo Lucarelli, nel comitato scientifico anche Paolo Fabbri, Marcello Fois ed Ermanno Cavazzoni. L’edizione di quest’anno è dedicata al viaggio, e tra gli ospiti ci sarà anche Luca Gianotti, domenica 13 novembre alle ore 16.30 presso la Libreria Coop Zanichelli in Piazza Galvani, parlerà sul tema La creatività in cammino. Di come cioè camminare e creatività possono trasformarsi in scrittura. Ingresso gratuito a tutto il festival. Il sito è: www.scribafestival.it.

Vie Sacre

Dall’11 al 20 novembre si svolge a Roma la manifestazione All routes lead to Rome. L’evento si svolgerà nel periodo che vedrà il Giubileo volgere al termine, con l’idea di dedicare attenzione alla Via Appia e agli altri Itinerari di storia, di cultura e di spiritualità che attraversano il Bel Paese.
L’intento dichiarato è quello di proiettare l’importanza della Regina Viarum e degli altri Itinerari oltre l’esperienza del Giubileo e contribuire ad illustrare le attività definite nell’ambito della Direttiva che ha istituito l’Anno nazionale dei Cammini. La manifestazione è dedicata agli operatori pubblici e privati del settore turistico-culturale ed è aperta al pubblico. Per saperne di più: routes2rome.it.

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✔  Lettere

Dalla Liguria
« Buongiorno Luca!
Sono Joanne, avevo partecipato al cammino in Abruzzo a giugno.
Ultimamente ho completato un altro cammino, solitario questa volta, da Chiavari a Ventimiglia, in parte sul Sentiero Liguria e in parte sulla Via della Costa. Ogni sera facevo un breve resoconto (in inglese, era troppo complicato farlo bilingue) sul blog a joanneslongwalk.blogspot.com.
Dopo 12 giorni in cammino da sola ho finalmente incontrato un altro pellegrino, ad Albenga, e abbiamo camminato insieme 3 giorni, dopo di che lui ha continuato per attraversare tutta la Francia fino al confine con la Spagna in Catalonia, mentre io da Ventimiglia sono tornata a casa e continuerò il percorso in Francia l’anno prossimo (penso)…
Il caso vuole che anche il pellegrino che avevo incontrato, un certo Aldo Vidili di Genova, aveva fatto lo stesso cammino in Abruzzo con te nel 2002! Così abbiamo potuto condividere e confrontare i nostri ricordi dei luoghi attraversati.
Comunque ti scrivevo per dirti che, abitando a Chiavari, ci tenevo a partecipare all’incontro in zona Portofino del 22-27 novembre, ma al rientro dalla mia camminata ho visto che i posti risultano esauriti.
Io comunque abitando a Chiavari non avrei bisogno di dormire fuori, a meno che non si vada a finire in posti non collegati via ferrovia, tipo San Fruttuoso, di sera troppo tardi per rientrare. Potrei quindi partecipare in almeno alcune tappe o alcuni eventi, tornando a casa la sera?
Spero di vederti presto li!
Un caro saluto, »
Joanne

Di ritorno dal cammino in Gargano con Giuseppe Ippolito
« Il mio sudore fa parte di questa terra percorsa per 130 km da Rodi Garganico a Monte Sant’Angelo con persone che hanno la stessa mia passione: camminare, annusare, riempirsi gli occhi di colori e le orecchie di suoni. »
Mariella

Di ritorno da un Gufo Gigi con Massimo Montanari
« Viaggi che ti cambiano la vita e non lo sai
Parti senza immaginare neanche un pò chi sei

Dimenticandoci problemi e pugni
Ovunque guardo, comunque vada

Fermi ci guardiamo intorno e non parliamo più
E danzano le nostre anime si uniscono
Ballano in cerchio e infine cantano
Brindando a quello che verrà
“Felicità”

Viaggio, viaggio nel tuo cuore e viaggio dentro me
Grazie se ho scoperto di essere
Vivo fuori e dentro anche grazie a te »

Di ritorno da una Via Francigena con Roberta Ferraris
« Che cosa ho imparato camminando?
Ho imparato la lentezza. Il giorno del ritorno, invece di sbuffare per le due corriere, il treno urbano, la metropolitana, la Freccia, l’Intercity, la macchina che ho dovuto prendere per tornare a casa, mi sono sentita ancora in pellegrinaggio e ho proseguito di sosta in sosta, di coincidenza in coincidenza, senza fretta, trovando il tempo per ascoltare gli studenti di Capranica che tornavano a casa, per notare un sorriso nel pigia pigia dell’orrido trenino di Saxa Rubra, per apprezzare il gesto gentile di un ragazzo nero che nella ressa della metropolitana romana mi ha ceduto il posto.

La camminata è terapeutica?
Non saprei. Se uno parte sano, cammin facendo scopre parti del corpo che non sapeva di avere. Per la prima volta ho sentito il mio nervo sciatico che dal gluteo sinistro partiva dritto lungo la gamba fino al polpaccio. Mi sono accorta che le due spalle reagivano al peso dello zaino in maniera diversa. Ho guardato con gratitudine ai miei piedi che senza protestare sorreggevano pesi e valicavano distanze.

Il gruppo ha funzionato?
Vestiti in quel modo, stanchi e sudati, nessuno esibiva galloni e medaglie, nessuno cercava di fare colpo, nessuno si sentiva superiore agli altri. Quando ci trovavamo appaiati, parlavamo con semplicità, col cuore in mano. E ognuno aveva la sua storia da raccontare: la paura della pensione, il mobbing in ufficio, un lutto improvviso, un problema finanziario, la mancanza dell’ascolto. La vita si spogliava delle cose non essenziali e si riduceva alla verità delle cose importanti, dei rapporti e delle emozioni. Grazie, compagni pellegrini, ognuno di voi ha lasciato un segno, fosse anche il chicchirichì del gallo cedrone.

Il percorso è stato bello?
Volevo immergermi nel dolce paesaggio toscano e ho pensato che potevo farlo solo a piedi. Ora, a posteriori, mi rendo conto che quelle colline ondulate, i campi di grano, i filari di cipressi, i casolari solitari, sono forse più godibili arrivando in macchina. Il camminare è fatica, è sete, è sudore; lascia meno spazio all’apprezzamento estetico. La sublime Val d’Orcia era arsa dal sole, senza alberi, senza ombra: mangiavo polvere e bevevo acqua tiepida. Però ho parlato con un contadino che mi ha spiegato che i cereali prodotti non si vendono anche se il loro prezzo è irrisorio. Però mi sono dissetata di more e saziata di fichi. Però ho sentito il potere purificatore e rigeneratore dell’acqua, l’acqua di una doccia.

Ne valeva la pena?
Sì, ne valeva la pena. Non ho visitato paesi e valli, li ho vissuti, e la vita non ha prezzo. »
Ivana

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✔  Il video finale

Bel cartone animato di Steve Cutts con musica di Moby, ci fa riflettere sul mondo in cui siamo persi oggi. Si cominciano a registrare gravi problemi posturali e di cervicale. Anche nei gruppi della Compagnia dei Cammini si comincia a vedere questo fenomeno a tavola durante le cene, proviamo a ribellarci a questa dipendenza amici!

Video Moby & The Void Pacific Choir - Are You Lost In The World Like Me

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✔  I nostri numeri

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