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13 Gennaio 2017 (382 / anno XVII)

il cammino /160

Rockwell Kent, Mount Assiniboine, Canadian Rockies, 1952, olio su tela

Rockwell Kent, “Mount Assiniboine, Canadian Rockies”, 1952, olio su tela

Un gesto generoso e gentile

Pochi giorni fa ho letto la lamentela di un partecipante a un viaggio della Compagnia dei Cammini. Diceva più o meno che non era giusto che il suo gruppo si fosse dovuto adeguare alle esigenze di una singola persona vegana. Non ho verificato, ma immagino che la guida, andando in piccole strutture che non possono fare menù differenziati, abbia scelto il menù che tutti potevano consumare. Anche io faccio lo stesso. La protesta vibrante di quella persona mi ha fatto riflettere. Mi sono chiesto: “possibile che ci siano persone che non possano stare qualche giorno senza mangiare carne?”. Non voglio entrare in discussioni sul valore etico o alimentare dell’essere vegani o vegetariani. Voglio farvi riflettere su un’altra cosa. Se vi iscrivete a un gruppo di quindici persone che per una settimana camminano, faticano, dormono, mangiano, sudano, ridono, soffrono, puzzano insieme, è perché siete persone flessibili e adattabili. Come minimo. Alla flessibilità occorre aggiungere però altri valori: la generosità e la gentilezza. Perché non è vero che la maggioranza vince. Anzi. Spesso la maggioranza ha il dovere di tener conto dei bisogni della minoranza. Di difendere i più deboli. Di mettersi nei panni dell’altro. Non possiamo chiedere a un vegano di mangiare carne. Possiamo chiedere a 14 onnivori di mangiare vegano per qualche pasto, per qualche giorno? Sì, assolutamente. Sarà un gesto generoso e gentile, da parte degli onnivori. Il vegano ringrazierà. Altre volte invece il vegano si accontenterà di mangiare insalata, mentre il resto del gruppo banchetterà con culurgiones e porceddu. Questo vale per ogni questione si crei in un gruppo. Generosità, reciprocità e gentilezza, ecco il mio augurio e il mio impegno per il 2017.
Luca Gianotti

In questo numero:

I cammini alla radio

Ascoltate le nuove puntate della trasmissione di Radio Francigena L’arte del camminare, condotta da Luca Gianotti, ogni settimana approfondisce una storia, con interviste, canzoni, approfondimenti e appuntamenti.

  • Puntata 45:
    Destinazione Santiago, intervista a Riccardo Finelli
  • Puntata 46:
    Un anno in cammino, un po’ di numeri

Ascolta L'arte del camminare in podcast.

Radio Francigena: L'arte del camminare

✔  Il cammino senza parole

Il disagio nasce dalle troppe parole
Dal volere spiegare ad ogni costo
L’imperativo del dare senso
Ma cosa c’è da capire?
Se vuoi vivere davvero
Devi distrarti dall’attenzione
Arrivare alla felicità è un rischio
Mica una cosa da scienze esatte
Mica una cosa da psicologia comportamentista
La felicità è fatta di attimi imprevisti
Per amare devi lasciarti andare
Qualche parola la puoi dire poi
Magari davanti ad un bicchiere di vino
Il cammino senza parole
Coi compagni di cammino si può parlare tanto
Bellissimi momenti conviviali di condivisione
Ma quello che preferisco del camminare
È la dimensione solitaria
Un intero giorno senza parlare
Lì mi apro al profondo di me
Lì percepisco sintonia con la natura
Il ritmo dei passi come compagno d’avventura
Non ho più maschere o alibi
Le parole vengono dopo
E non sempre sono necessarie
“Io sono” è necessario
È necessario il silenzio
Per sentirmi Universo
Per intravedere la sacralità dell’esistere

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Recensioni

Appia

Paolo Rumiz, Appia, Feltrinelli 2016Vorrei segnalare il libro di Paolo Rumiz Appia (ed. Feltrinelli) dedicato alla prima e forse più famosa strada romana, la Via Appia appunto, che collegava Roma al porto di Brindisi, allora Brundisium, aperto sull’Adriatico e proiettato verso l’Oriente.
Rumiz ha ripercorso a piedi, insieme ad alcuni amici e ad un variopinto e cangiante manipolo di accompagnatori occasionali che si aggregavano via via, l’intero tracciato dell’antica strada, scoprendolo in alcuni casi e addirittura interpretandolo sulla base di documenti e reperti laddove il sedime storico e l’incuria della “civiltà” contemporanea ne hanno cancellato o sepolto le tracce.
Si tratta del racconto avvincente di un’impresa per certi aspetti epica ma anche del tentativo di sensibilizzare il lettore nei confronti di un patrimonio storico e culturale che ci appartiene e che potrà tornare a vivere soltanto se strappato all’indifferenza e all’oblio. Oggi è possibile rifare a piedi il percorso delle legioni romane, riconoscendo in qualche caso le antiche “mansiones” in cui era possibile sostare per rifocillarsi e riposare, è possibile ripercorrere il cammino di San Paolo che si servì della Via Appia per tornare a Roma da apostolo, è possibile vivere “sul posto” il drammatico epilogo delle gesta di Spartaco e dei suoi seguaci che probabilmente furono crocifissi ai lati di questa strada; è possibile rendersi conto di cosa significasse la dominazione romana, realizzata anzitutto tramite le strade, per le antiche popolazioni del centro-Sud d’Italia.
Terra di miseria e nobiltà, dove troppo spesso lo Stato ha ceduto il passo alla malavita organizzata, terra abitata da sempre, ben prima di Roma, attraversata e contaminata da Greci Mori Svevi Normanni Bizantini Longobardi Spagnoli eppure capace di mantenere nei secoli una sua identità.
Quello di Rumiz è un accorato appello, disincantato e struggente allo stesso tempo, ad andare a conoscere la nostra storia “a piede libero” con la mente aperta, privi di pregiudizi, con la curiosità e la caparbietà di chi sente che le proprie radici affondano nel terreno che sta calpestando.
Tappa dopo tappa l’autore ci accompagna tra le brutture e le meraviglie del Mezzogiorno d’Italia, descrivendo paesaggi di una bellezza commovente, città e paesi, siti archeologici e piccoli musei che da soli meriterebbero la fatica del viaggio, personaggi incredibili, eccellenze di una gastronomia che il mondo ci invidia. È un viaggio nella memoria di un popolo che troppo spesso dimentica, nella storia passata e presente, nella nostra coscienza di cittadini distratti e frettolosi, è un libro che pone domande più che dare risposte ma è anche un dono: il tracciato della “Via Regina” come la definivano gli antichi romani è oggi disponibile con la descrizione accurata di ogni tappa, con le tracce gps scaricabili in rete, con indicazioni sui luoghi di sosta, su dove mangiare e dormire, su cosa visitare. Per questo, dopo aver letto il libro, vien voglia di dire grazie a Paolo Rumiz e ai suoi amici per le suggestioni che evoca, per l’entusiasmo contagioso che sprigiona, per la voglia che ci trasmette di programmare uno straordinario viaggio a piedi nella storia. (Nicolò Ferrari)

Paolo Rumiz – “Appia”, Feltrinelli 2016 – 16 euro

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 12 gennaio

2-5 febbraio: Esplorazioni a Portofino - Completo
18-25 febbraio:
Sicani: la Sicilia dei mandorli in fiore
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @
1 posto
25-28 febbraio:
Primavera nelle Cinque Terre (Liguria)
guida: Roberta Ferraris
difficoltà: @@
3 posti
26 febbraio-4 marzo:
Gozo: il cammino costiero (Malta)
guida: Laura Ciaghi
difficoltà: @
5 posti
3-5 marzo: Asiago, sulle orme di Rigoni Stern. Con Enrico Brizzi - Completo
4-12 marzo:
La Valle della Dràa, il giardino ritrovato (Marocco)
guida: Said Zarrouk
accompagnatrice italiana: Marina Pissarello
difficoltà: @@
3 posti
8-12 marzo:
Carso aspro e dolce: fascino e mistero del confine (Friuli-Venezia Giulia)
guida: Luigi Nacci
difficoltà: @@
11 posti
11-19 marzo:
Karpathos, isola senza tempo (Grecia)
guida: Giuseppe Ippolito
difficoltà: @@
12 posti
16-23 marzo:
Salento a passo lento (Puglia)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@
3 posti
18-26 marzo:
Primavera allo Zingaro (Sicilia)
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @@
11 posti

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Il catalogo è in viaggio

Come ogni anno, anche per il 2017 abbiamo stampato un libretto che contiene i 140 viaggi a piedi proposti dalla Compagnia dei Cammini. Se lo volete vedere on line, è qui. Il librettino in formato cartaceo è in spedizione ai soci che hanno camminato negli ultimi 3 anni con la Compagnia dei Cammini.

Per tutti gli altri appassionati è necessario comunicare il proprio indirizzo al seguente link.

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✔  Di ritorno da un Gufo Gigi

Alla scoperta delle terre di Canossa… attraversando sentieri selvaggi, calpestando terreni argillosi ed altri carichi di foglie fruscianti. Come piccoli esploratori, guidati da Massimo alla ricerca della preziosa quarzite… picchiettando massi nella suggestiva valle dei gessi, sempre accompagnati dalle fedeli Asinelle, compagne preziose di ogni viaggio. Conoscere l’avvincente storia di Matilde di Canossa e… sul finire del giorno, accoccolati davanti al fuoco per assaporare i racconti di Massimo, come solo lui sa fare… incantando i cuori dei piccoli e dei grandi.
Veronica

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✔  Auguri 2017

Io curioso
Tu curiosi
Lei/Lui curiosa
Noi curiosiamo
Voi curiosate
Loro curiosano

Io cammino
Tu cammini
Lei/Lui cammina
Noi camminiamo
Voi camminate
Loro camminano

Curioso cammino

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Volete gestire una struttura in Appennino?

Verranno a breve messe a bando le gestioni di un ostello, un rifugio e un bed e breakfast nell’appennino modenese. Si tratta dell’ostello dell’Antico Ospitale di San Giacomo a Zocca (Parco dei Sassi di Roccamalatina, nella foto, provincia di Modena), dell’ostello La Piana a Rotari e del bed and breakfast Ca’ Silvestro, entrambi nel comune di Fiumalbo (Parco del Frignano, Modena).
Dettagli qui.

L’Appia ritrovata a Santa Maria Capua Vetere

A proposito di Appia e di Paolo Rumiz, lo scrittore-camminatore ha curato personalmente una mostra dal titolo L’Appia ritrovata in cammino da Roma a Brindisi, che, dopo Roma, adesso è a Santa Maria Capua Vetere (CE), dove rimarrà aperta fino al 25 marzo 2017. Mostra fotografica, documentale, multimediale, è al Museo Archeologico dell’Antica Capua.

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✔  Lettere

« Condivido quanto scritto dal Direttore, sulle luci ed ombre, nell’anno dei Cammini.
Molti cammini, comunque, anche quelli molto importanti, spesso, vengono totalmente dimenticati, non solo dalla cattiva politica, ma, anche, sopratutto, dalla cattiva burocrazia, che, spesso, per cieco clientelismo, permette, ad alcuni, di fare quello che non si può fare, e che, comunque, non fa fare a tutti. Mi riferisco alla mancata cura ed attenzione del territorio, uno dei pochi veri Beni Comuni che aveva l’Italia, che, nonostante l’acclarata finitezza delle risorse naturali, di cui il territorio rappresenta la massima espressione, si continua a distruggere ed a deturpare, consapevoli, inoltre, della totale carenza di rinnovabilità.
Tutto questo, purtroppo, è avvenuto anche in Umbria, in zona vicina al Cammino di San Francesco.
Per porre un freno a questo scempio, ho iniziato, nell’anno dei cammini, a far abbattere opere abusive e dannose, proprio a confine con il Cammino di San Francesco. Tutti coloro che sono interessati al rispetto del territorio, sono invitati a costatarne la pericolosità, oltre alla bellezza dei luoghi.
I migliori saluti. »
D. Menchi

« Carissimi camminatori, purtroppo non ci siamo ancora conosciuti.
Sto facendo tesoro delle Vostre proposte, dei vostri racconti e delle immagini che vedo pubblicate alla fine dei vostri cammini.
Spero di essere ancora in salute e in forza quando, fra qualche anno, finalmente in pensione e con tanto bel tempo a disposizione, potrò partecipare a qualche vostro viaggio.
Per adesso Vi saluto e Vi auguro un anno pieno di cose belle e vive.
Ho appena letto la poesia di Guido e mi sono commossa. Purtroppo siamo davvero ridotti così…
Auguri e buon cammino a tutti Voi »
Fl

Non aspettare la pensione, amica mia! Mai rimandare a domani quello che si può fare oggi, cogli l’attimo!

Di ritorno dal Capodanno in Aspromonte
« Ciao Andrea,
sono tornata alla base, ma ho negli occhi i paesaggi visti insieme, i paesi, nelle orecchie la parlata e la lingua (pecora nana!!!) che ho sentito in questi giorni… ti ringrazio per la bella esperienza vissuta insieme… non ti scoraggiare e, se ti capita, sappi che ci sono persone come me che apprezzano tantissimo i tuoi luoghi del cuore e la tua guida!!! Oltre che quella di Giulia!!!!
In cammino sempre… per le vie del mondo »
Lucia

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✔  Il video finale

È considerato da una rivista specializzata il più bel disco italiano del 2016, vogliamo proporvi una canzone dal divertentissimo disco di Daniele Sepe, Capitan Capitone e i fratelli della costa. Canzone di viaggi e viaggiatori…

Video Daniele Sepe e Dario Sansone - Penelope

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Direzione, redazione e copyleft: Luca Gianotti
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