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10 Luglio 2017 (392 / anno XVII)

il cammino /170

Eric Ravilious, The causeway, acquerello, 1937

Eric Ravilious, “The causeway”, acquerello, 1937

Con passo leggero

Camminare con passo leggero, ecco di cosa vi parliamo oggi. Il passo leggero che dovremmo avere per rispetto della nostra madre terra: le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 l’anno del turismo sostenibile, è il momento delle vacanze, quindi è il momento giusto per riflettere sull’azione del viaggiare, e di tutte le conseguenze negative che certi tipi di turismo hanno sull’ambiente, ma non solo. Anche Italia che cambia ha lanciato una campagna su questo, e noi abbiamo collaborato: Viaggia in un mo(n)do diverso. Anche la campagna lanciata da Terranuova è importante, ne parliamo qui sotto.
Ma il passo leggero è anche un gesto più intimo, quello del camminatore che decide di camminare scalzo, o quello del camminatore che decide di guardarsi dentro. Di questo parliamo oggi.
Tra due giorni è il bicentenario della nascita di Henry David Thoreau (nacque il 12 luglio 1817), uno dei nostri padri spirituali, ecco una bella citazione che ancora tanto ci insegna:

“Mi allarmo quando, addentrandomi per un miglio in un bosco, mi accorgo di camminare con il corpo senza essere presente con lo spirito. Vorrei, nei miei vagabondaggi quotidiani, dimenticare le occupazioni del mattino e gli obblighi sociali. Ma talvolta non è facile liberarsi delle cose del villaggio. Il pensiero di qualche lavoro si insinua nella mente, e io non so più dove si trova il mio corpo, sono fuori di me. Vorrei, nei miei vagabondaggi, far ritorno a me stesso. Perché rimanere nei boschi se continuo a pensare a qualcosa di estraneo a quel che mi circonda?”

Un sorriso e buona estate a tutti e tutte!
Luca Gianotti

In questo numero:

Due viaggi per tutti, a fine agosto sulle Alpi hanno ancora posti disponibili, tra quelli proposti dalla Compagnia dei Cammini.

Il primo, dal 19 al 26 agosto, è in Piemonte, all’Alpe Devero, un alpeggio di montagna, con base in un rifugio accogliente e tutti i giorni escursioni fino a 3000 metri di quota.

Il secondo, dal 26 al 30 agosto, è in Trentino, cinque giorni con base in una suggestiva baita con vista sulle Dolomiti, escursioni sui Lagorai, tutto molto rilassante.

Entrambi con base fissa e zaino leggero, quindi alla portata di tutti, sono accompagnati da giovani guide donne, Elisa Leger e Laura Ciaghi, la nuova generazione di guide è quasi tutta femminile!

✔  Terranuova: attenzione all’aereo!

Gas in the air

Guardate questa tabella. Fa riflettere. L’impatto dell’aereo è spesso sottovalutato. Compriamo biglietti low cost con molta leggerezza, ormai è il modo più economico di viaggiare, ma l’impatto ambientale? È una cosa seria, e noi camminatori, che siamo virtuosi nel nostro impatto quasi zero quando camminiamo, rischiamo di rovinare tutto prendendo tanti voli aerei. Terranuova Edizioni, insieme all’Ecologist italiano, lancia la campagna Gas in the air, che parte da studi scientifici rigorosi sull’impatto dell’aereo, e propone azioni concrete che ognuno di noi può fare. La prima è quella di prendere gli aerei con maggior attenzione e responsabilità, quando è possibile evitarlo, evitiamolo. Poi ci sono azioni politiche per cambiare il sistema di facilitazioni e privilegi economici attuali, oggi le compagnie aeree sono sostenute economicamente mentre il traffico su binari no, sarebbe il caso di cambiare. Ecco la pagina dedicata alla campagna, merita una lettura!

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✔  E le crociere? A respirar particolato

“Siccome l’impatto ambientale degli aerei è così alto, allora vado in crociera!”
Ommamma, no!
La crociera non c’è nella tabella riportata qui sopra, ma è peggio degli aerei.
Ecco alcuni dati diffusi dalla rivista BioEcoGeo: a parità di distanza percorsa, una nave da crociera emette agenti inquinanti pari a cinque milioni di automobili e sul ponte di una nave crociera in navigazione, i livelli di particolato ultrafine sono 19 volte superiori a quelli di una strada urbana trafficata. Allo stato attuale, nessuna delle navi da crociera presenti nel Mediterraneo assicurerebbe una qualità dell’aria accettabile. Quindi non solo si inquina l’atmosfera, ma si rischia la propria salute! Fortunatamente quasi nessun camminatore che conosciamo è appassionato di crociere, ma se mai vi fosse venuta l’idea, leggete l’articolo e documentatevi!

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✔  Sufficientemente selvatici

Si agita dentro il desiderio di libertà, selvaticità ed empatia
Sono i visceri che protestano per la dittatura della testa razionale
L’ideale, ogni ideale, non è facile da perseguire
Quante rinunce e compromessi, la sfiducia spesso si annida insidiosa
Poi mi dico che la perfezione non esiste
Che l’importante è essere sulla strada giusta
E che momenti di pura felicità ogni tanto riesco a viverli
La vecchia saggezza contadina, da cui provengo, sussurra che “chi si accontenta gode”
Anche la psicologia sostiene che la salute c’è quando si accettano le proprie contraddizioni
Cosciente lo sono di certo, da una parte vorrei e dall’altra i mille freni
Freni fatti di paure, ma anche di problemi concreti non facili da superare
Come tutti, del resto, come tutti
La domanda è se sia possibile vivere secondo natura nell’epoca del capitalismo dominante
Sufficientemente selvatici
Proviamo a non far spegnere le speranze
Proviamo a costruire momenti reali di benessere fra noi e fra noi e il mondo attorno
Una volta si aspirava al “sol dell’avvenire”, al mito del progresso
Ora abbiamo capito che serve solo un “cammino consapevole”

Guido   Ulula alla Luna

Un gran bel romanzo sulla storia di un Uomo Selvatico è “Stirpe selvaggia” di Eraldo Baldini, ed. Einaudi

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✔  Recensioni

Il silenzio dei passi. Piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura

Andrea Bianchi – Il silenzio dei passi – Piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura, Ediciclo 2016Ho sempre subito il fascino di coloro che camminano scalzi. Da tanti anni, da quando ho sentito parlare di barefooting, ho pensato che mi sarebbe tanto piaciuto provare a camminare scalzo. Ma pensavo anche che ci voleva molta determinazione, per farsi il callo sotto i piedi. Avevo conosciuto un uomo che era partito dal camminare sulle spiagge e ora camminava scalzo anche su sentieri difficili. Ma ogni volta che provavo, dopo essermi tolti gli scarponi, per esempio sui ciotoli al mare, sentivo dolore sotto i piedi, e lasciavo perdere l’idea.

Poi ho letto il libro di Andrea Bianchi Il silenzio dei passi. Piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura, e la voglia mi è tornata. Perché Andrea Bianchi non è un estremista del camminare scalzi, non ne fa una filosofia di vita totalizzante, come spesso avevo letto in passato da altri. Andrea Bianchi, scrittore, gestore del portale Mountainblog, cammina scalzo ma usa anche le scarpe. Non gira in città scalzo, ma si toglie le scarpe per intensi momenti in natura, in cui il contatto tra piede e terra lo rende più vicino al tutto.
Secondo Bianchi camminare scalzi è il modo migliore per connettersi elettricamente con la terra (earthing) a scopo terapeutico. E riappropriarsi dei piedi, che di solito sono bloccati e non possono esprimersi al meglio. Nel piede ci sono 16 ossa, 33 articolazioni, 107 legamenti, 19 muscoli, 7200 terminazioni nervose, il tutto quasi sempre compresso nelle nostre scarpe e incapace di esprimersi.

Quando un libro ti mette voglia di fare qualcosa, è un successo. A me mentre lo leggevo mi ha fatto togliere le scarpe e camminare scalzo prima lungo una spiaggia, poi su un sentiero, poi su scogli, fino a una torre saracena. Tornato a casa ho comprato un paio di scarpette con le dita, quelle scarpe inventate dalla Vibram per sentire il suolo, suola di 3 millimetri e movimenti delle dita libere come se si fosse scalzi, è un buon modo per abituarsi al diverso stile di camminata, anche Bianchi le usa quando non è scalzo. Sto usando le Fivefingers tutti i giorni, con grande soddisfazione. Anche questo è un modo per riportare i piedi a terra.
Andrea Banchi ha anche fondato una scuola, con lo stesso nome del libro, per avvicinare le persone alla camminata scalzi, ecco il link.

Ediciclo continua a pubblicare interessanti libretti per la collana Piccola filosofia di viaggio, è un format che viene dalla Francia, piccoli libri di circa 90 pagine, si leggono in poche ore, tascabili, questo è uscito qualche mese fa ma merita senz’altro attenzione.

Andrea Bianchi – “Il silenzio dei passi. Piccolo elogio del camminare a piedi nudi nella natura”, Ediciclo 2016 – 8,50 euro

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 10 luglio

16-22 luglio:
Il Cammino dei Briganti (Abruzzo)
guida: Alberto Liberati + Ori (musicista)
cammino d'autore
difficoltà: @@
1 posto
16-23 luglio:
La pietra del gigante. Campo estivo itinerante (Emilia-Romagna)
guida e asinaro: Massimo Montanari
difficoltà: @
Compagnia dei Bambini
3 posti
26-30 luglio:
Cammino, arte e benessere in Trentino (Trentino-Alto Adige)
guida: Laura Ciaghi
difficoltà: @
1 posto
29 luglio-5 agosto:
Tra lupi e pastori (Abruzzo)
guida: Cesidio Pandolfi
difficoltà: @
4 posti
29 luglio-6 agosto:
Dall’Appennino al mare con gli asini. Campo estivo itinerante (Emilia-Romagna/Toscana)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
difficoltà: @
3 posti
30 luglio-6 agosto:
Pollino selvatico (Basilicata/Calabria)
guida: Giuseppe Ippolito
difficoltà: @@@
3 posti
3-10 agosto:
Il respiro leggero dell’Abruzzo
guida: Alberto Liberati
difficoltà: @@
1 posto
12-20 agosto:
Toubkal: la più alta vetta del Nord Africa (Marocco)
guida: Said Zarrouk
difficoltà: @@@
2 posti
14-20 agosto:
Traversata delle tre valli: passi e parole (Valle d'Aosta)
guida: Claudio Ansaloni
difficoltà: @@@
1 posto
19-26 agosto:
Devero, sui sentieri dell’Alpe (Piemonte)
guida: Elisa Leger
difficoltà: 1 orma leggera
3 posti
26-30 agosto:
Fine agosto in baita nel cuore del Trentino
guida: Laura Ciaghi
difficoltà: @
8 posti
26 agosto-2 settembre:
La Via Francigena tosco emiliana (Emilia-Romagna / Toscana)
guida: Roberta Ferraris
difficoltà: @@
1 posto
27 agosto-2 settembre:
Il Cammino dei Briganti (Abruzzo)
guida: Alberto Liberati
difficoltà: @@
9 posti
27-31 agosto:
Val Maira… en szilensziu! (Piemonte)
guida: Mauro Agliata
difficoltà: @
Cammini di Pace
7 posti
31 agosto-3 settembre:
Avventure del Gufo Gigi: primi passi (Emilia-Romagna)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
10 posti

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I cammini alla radio

Sono disponibili le nuove puntate della trasmissione di Radio Francigena L’arte del camminare, condotta da Luca Gianotti, che ogni settimana approfondisce una storia, con interviste, canzoni, approfondimenti e appuntamenti. Le ultime puntate sono tutte da ascoltare:

  • Puntata 66:
    Puntata speciale: intervista a Enrico Brizzi
  • Puntata 67:
    Guarda un uomo camminare: Belloc letto da Wu Ming 2
  • Puntata 68:
    La lunga marcia nei luoghi del terremoto

Ascolta L'arte del camminare in podcast.

Radio Francigena: L'arte del camminare

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✔  Rassegna stampa

Ottimo esordio sulla stampa di Cammini di pace, il progetto lanciato lo scorso numero. Ne ha subito parlato l’Ansa In silenzio e slow, subito seguita dalla Gazzetta dello Sport.

Il quotidiano La Stampa negli ultimi giorni ha raccontato sia il Cammino dei Briganti (articolo) che la Via Cretese (articolo).

Infine Italia che cambia ha pubblicato un articolo dal titolo Camminare fa bene: ecco perché scegliere i viaggi a piedi.
Sempre di più la stampa si occupa di noi e dei cammini, e a noi questo pare un buon segno!

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Cammino della biodiversità in Appennino

Dal 20 al 23 luglio torna il Cammino della biodiversità in Appennino, quest’anno dal Gran Sasso alla Majella. È un cammino aperto a tutti, ed è accompagnato da ricercatori e scienziati, promosso e organizzato dalla Forestale (ora Carabinieri Forestali). Momenti speciali saranno i “bioblitz”, dove ricercatori e appassionati volontari lavoreranno insieme a caccia di tesori botanici. La Compagnia dei Cammini sostiene e aderisce all’iniziativa. Tutte le info qui e qui.

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✔  Lettere

Sulla nascita di Cammini di Pace
« Congratulazioni e lunga vita ai Cammini di Pace!
con affetto »
Adriana Rocco

« Bellissimo!!! Bravi!!! »
Maria Teresa

« Grazie,
bellissima iniziativa. »
Carola

« Ciao Compagnia dei Cammini, volevo solo dirvi che questa cosa dei Cammini di pace è fantastica! Grazie! Spero di poterne approfittare al più presto!
Ciao »
Cristina

Di ritorno dal cammino in Scozia con Franco Michieli (che ha entusiasmato davvero tutti!)
« “Quando viaggio, mi sforzo di conoscere il territorio come se fosse un essere umano, con la sua complicata, insondabile personalità. Aspetto che sia lui a parlare.
E aspetto. E aspetto”.
Queste parole di Barry Lopez non mi sono mai suonate così vere come nella traversata in Scozia verso nord, disegnata da Franco Michieli per Compagnia dei Cammini.
Abbiamo tutti atteso che fosse Lui, il territorio, a parlare, muovendo i primi passi circospetti su muschi e licheni, schivando con attenzione le buche nel terreno paludoso inzuppato di acqua. Piano piano, quanto più lo scarpone diventava poroso, impregnandoci di acqua e fango, abbiamo iniziato a intuire le infinite interconnessioni tra muschio e roccia, erbe e insetti, animali, vento, pioggia, sole…
Abbiamo sperimentato sulla pelle cosa significhi… “vedere con i piedi”!
Trattenuti verso il basso dal terreno fangoso, sempre attivi e presenti per non scivolare sulle rocce bagnate, ancorati al terreno per non essere scagliati a terra dal vento, abbiamo imparato la grammatica del “qui e ora”, quando mente, conoscenza, pensieri, opinioni, idee, concetti, significano alberi, muschi, roccia, erbe, aria, acqua…
Un’esperienza totale, vivificante, del sentirsi NELLA montagna. Thinking like a mountain.
Il dono più prezioso di questa esperienza, resta inoltre il “non detto”:
l’invito, sottile, ad andare a cercare tracciare e disegnare ciascuno le proprie vie invisibili!
Come scrive Leopardi, o forse Dante, o Virgilio, o Franco Michieli:
“Non si esiste, se non giganteggia l’immaginazione”. »
Marco

« Sono convinta di aver “prenotato” questo viaggio circa otto anni fa quando, durante un corso di aggiornamento, mi sono imbattuta nel documentario realizzato da Franco “La via invisibile”. Sono rimasta affascinata e incuriosita dalla metodica di orientamento basata solo sull’utilizzo di elementi naturali, sulla capacità di muoversi con serenità affrontando intemperie e imprevisti, trascorrendo giorni e giorni nel completo isolamento.
Agli amici che mi chiedono notizie del trek scozzese spesso rispondo usando aggettivi come “impegnativo, particolare, totalizzante” e non riesco a raccontarlo in breve, faccio fatica a sintetizzare le varie emozioni. Personalmente è come se fossi stata investita da un torrente in piena su tanti fronti, molti aspetti diversi dal mio solito andare ed è stato meraviglioso sperimentare ed assimilare questo “naufragare consapevole”.
Nelle tante ore di cammino silenzioso ho imparato a sentire nuove voci e note più profonde della natura e di me stessa; mi sono confidata con lei e mi sono “fidata”. Scrivono delle Highlands scozzesi che sono selvagge; io ho il ricordo di un ambiente che sa accogliere il cammino, ad ogni passo il piede sembrava avere un invito, un piccolo angolo predisposto dove andare a posarsi, il paesaggio è rilassante, i monti non troppo alti sono incoraggianti.
Con i compagni non ho parlato molto durante il cammino ma le parole spesso non erano indispensabili e il gruppo è diventato un bozzolo, nel quale c’eravamo tutti, con tutte le nostre diversità e la natura nella quale ci siamo totalmente immersi, ascoltandola, senza interferenze. Niente e nessun altro, solo talvolta la poesia! »
Maria

Di ritorno dal cammino alle Egadi
Foto Elena B.« Amici, sono appena tornata dalle isole Egadi e ho ancora negli occhi i colori e i suoni meravigliosi di quelle isole…
Nanni non ci ha fatto mancare davvero nulla: splendide escursioni, il giro in barca (molto ricco anche dal punto di vista culturale), bagni in calette spettacolari, la visita guidata all’ex tonnara di Favignana, cene squisite a base di pesce e altre bontà locali. Insomma, una meraviglia.
Mi sono calata nella bellezza, semplicità e nei ritmi lenti e pacati di quei luoghi, e mi è parso di essere stata via ben più di una settimana. Adesso fatico a riadattarmi ai nostri ritmi quotidiani… anzi, non ho proprio intenzione di farlo!!! Il mio cuore è rimasto là, tra i gabbiani e le reti dei pescatori.
Un’altra nota di merito per Nanni: si è impegnato tantissimo per farmi sempre trovare cibo idoneo in tutte le strutture dove siamo stati (sono celiaca - e mangio tanto!!), nonostante non fosse facile né scontato. Lo stesso lo scorso anno alle Eolie. Quindi gli devo davvero un grandissimo grazie per tutto. Alla prossima avventura insieme!!
Elena B.
PS: vi allego una foto che… non ha bisogno di commenti »

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✔  Il video finale

E chiudiamo ancora con Thoreau, repetita iuvant!

Video Camminare essendo presenti (Thoreau)

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✔  I nostri numeri

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