by La Boscaglia Viaggi a piedi

NUMERO 104 - 7 Aprile 2005

*** editoriale ***
UN SALUTO A CHI PARTE PER GLI IBLEI E A CHI PARTE PER LA SARDEGNA
Questo fine settimana partono due viaggi sulle due isole principali, Sicilia e Sardegna, e vogliamo aprire questo numero del CamminareInforma con due citazioni. La prima è tratta da un articolo di Stefano Malatesta apparso sulla Repubblica di domenica e dedicato proprio ai Monti Iblei:
"Quando ero ragazzo non pensavo che una passeggiata - blando esercizio fisico da anzianotti - avesse a che fare con una qualsiasi attività umana superiore. Mi sbagliavo: passeggiare "è" un’attività umana superiore, che ha il ritmo della poesia e lo stesso effetto benefico e taumaturgico che riceviamo guardando un’opera d’arte. Conosco pochi luoghi al mondo che possono reggere il confronto con le campagne degli Iblei, nell’estrema Sicilia sud orientale, dove portare la propria carcassa e metterla in moto. Solo la Toscana ha itinerari così felici e strade non asfaltate che raggiungono incantevoli paesi, dove si può dormire ancora con poco, mangiare come nemmeno alle tavole dei principi, e non solo vedere ma assorbire la bellezza di un paesaggio. E se anche vi siete alzati dal letto barcollanti, come ogni tanto mi succede, diciamo pure spesso, e il passo non è più quello di una volta, dopo due o tre giorni vi sentirete molto meglio."
L'altra citazione parla dei sardi, un popolo affasciante, anche nelle sue contraddizioni. Ce la segnala Sonia, ed è tratta da "Sardegna sconosciuta" di Gianfranco Pintore:
"Se siete fra quanti apprezzano la bellezza, fosse di un tacco del Gennargentu o di una persona, e vi succederà di esternarlo, viaggiando in quest'isola è probabile vi sentiate dire "s'ogru puntu tenides". Alla lettera: "lei ha l'occhio trafitto", inservibile, insomma; in realtà:"lei sì, che sa come usare gli occhi". E così un grande camminatore avrà "s'anca martùria", le gambe impietrite; un abile artigiano "sas manos sicas", le mani paralizzate. Le antifrasi si applicano a tutte le occupazioni umane."
A questo punto non mi resta che preparare lo zaino e partire, la Sardegna mi aspetta!

*** un consiglio agli amici camminatori ***
ACQUE PROFUMATE
Camminare sui prati, tra i boschi, fra la macchia, sulle cime, ci fa percorrere momenti della nostra vita. E allora perché non fissare questi momenti con un gesto che impressioni nella nostra memoria i momenti del camminare?
Il consiglio: raccogliere foglie di piante spontanee che aggiungano gusto all'acqua  custodita nelle nostre borracce.
Non so quale effetto possa avere un infusione a freddo nell’acqua della borraccia che viene sbatacchiata nello zaino, ma un’erbetta nell’acqua non ha mai fatto male a nessuno.
Ecco una serie di piante spontanee medicinali che io abitualmente addiziono alla mia acqua, così, giusto per vivere meglio ciò che vivo in giro per sentieri.
E allora chi vuole può dare gusto all’acqua,  introducendo nella borraccia foglie di piante conosciute:

Alloro: per digestione difficile, fermentazioni, dolori di stomaco, il mio preferito.
Camomilla: Cefalea, influenza e ha uno squisito gusto dolce.
Finocchio selvatico: digestione difficile, nausea e profuma l’alito.
Lavanda: affezioni delle vie respiratorie, cistite, emotività eccessiva, emicrania, profumatissima non esagerare con le foglioline.
Melissa: vertigini, nervosismo, scarso appetito, stanchezza eccessiva e aggiunge all’acqua quel bel gusto simile al limone.
Menta (tutti i tipi): digestione difficile, nervosismo, diarrea, e poi è buonissima, la    prima che ho provato nella mia acqua.
Rosmarino: digestione difficile, vertigini, mmmm, che buono, ricorda un bel pranzetto.
Ruta (foglie): dolori articolari, dolori mestruali e ... solo per chi ha  coraggio, il suo gusto è davvero particolare e la borraccia resta intrisa del suo aroma.
Salvia: digestione difficile, bronchite, tonificante del sistema nervoso, e che gusto particolare!
Santoreggia (sommità fiorita): antisettica, espettorante, ma... va meglio con la pasta      saltata in padella con l’olio e una spruzzata di parmigiano.
Timo: tosse e affezioni delle vie respiratorie, si anche il timo è buono ma immaginatelo intorno ad una caciottina fresca, uumh...
(Maurizio di Caserta)
 

UNA CITAZIONE
«Lei è all'orizzonte» dice Fernando Birri. «Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta dieci passi più in là. Per quanto io cammini non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare.»
(Da "Las palabras andantes", di Eduardo Galeano, Finestra sull'Utopia)
 

UN VIAGGIO-NOVITA'
Una novità di Aprile è il viaggio lungo il "Sentiero Spallanzani", sentiero ideato ormai tanti anni fa (1988) dal presidente della Boscaglia Luca Gianotti, che ha pubblicato anche un agile libretto descrittivo del percorso. In tutti questi anni il sentiero ha avuto alterne vicende, e ultimamente ha avuto un rilancio grazie alla ripubblicazione del libro di Luca Gianotti da parte dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia. Dalla collina alla montagna, da Nord a Sud, il sentiero parte alle porte di Reggio Emilia e arriva a quasi 2000 metri di quota, sul crinale dell'Appennino reggiano. Luigi Lazzarini ha raccolto il testimone e propone questo trekking di 7 giorni dormendo in locande, alberghetti, agriturismi e rifugi. E' un viaggi onella natura inaspettata dell'appennino, tra casali abbandonati, storia rurale, emergenze come la Pietra di Bismantova, castelli, faggete, prati di crinale. Come pellegrini i partecipanti termineranno il viaggio a San Pellegrino in alpe, luogo magico che fin dai tempi antichi era luogo di sosta (Ospizio) per i pellegrini che camminavano verso Roma.
24-30 Aprile IL SENTIERO SPALLANZANI (EMILIA) vedi scheda
 

VIAGGI A PIEDI: DISPONIBILITA' POSTI AL 7 APRILE

23-26 Aprile  I MISTERI DI BOMARZO (LAZIO)*: completo
23-30 Aprile IL CAMMINO DI STEVENSON: LE CEVENNES (FRANCIA)**: 10 posti vedi scheda
24-30 Aprile IL SENTIERO SPALLANZANI (EMILIA)**: 11 posti vedi scheda
29 Apr. - 8 Maggio CRETA L'ISOLA DEGLI DEI (GRECIA) **: completo
30 Aprile- 14 Maggio IL CAMMINO DI SANTIAGO PARTE 1 (SPAGNA) **: 12 posti vedi scheda
1-5 Maggio IL RITO DEI SERPARI (ABRUZZO) **: 12 posti vedi scheda
7-11 Maggio L'ANTICA VIA ROMEA (MARCHE) ***: 9 posti vedi scheda
14-21 Maggio PENISOLA SORRENTINA (CAMPANIA) ***: 9 posti vedi scheda
14-28 Maggio IL CAMMINO DI SANTIAGO PARTE 2 (SPAGNA) **: 14 posti vedi scheda
22-28 Maggio NIZZA-SANREMO (FRANCIA-LIGURIA) ***: 9 posti vedi scheda
26-29 Maggio FIORITURE SUL MONTE BALDO (VENETO)***: 11 posti vedi scheda
28 Mag.-4 Giug. VIAGGIO NELL'ABRUZZO INTERIORE CON GLI ASINI**: 12 posti vedi scheda
28-31 Maggio ALLA RICERCA DELLE PEONIE SELVATICHE (ABRUZZO)*: 9 posti vedi scheda
28 Mag.-4 Giugno ISOLE EOLIE TREKKING + VELA *: 2 posti vedi scheda
 

***  appuntamenti nella natura e nel naturale ***

AROMATERAPIA
Forse c'è ancora qualche posto disponibile al Corso di aromaterapia del Casale Le Crete. Gli oli essenziali sono i profumi estratti dalla piante in modo del tutto naturale, senza addizionante alcuno. Sono i profumi della Natura. Il solo odorarli apre i propri canali emozionali in modo molto forte. Questo corso apre questo contatto. E' un corso per riscoprire il nostro senso dell'olfatto, a cui affidiamo così poco del nostro percepire. Poi ognuno potrà approfondire, insieme al docente del corso Renato Tittarelli, gli argomenti che più gli interessano: dall'aromaterapia nei suoi vari aspetti agli utilizzi in cucina, come base per oli per massaggi, e altro. Il costo del corso, che si svolge dal 15 al 17 Aprile, è di 180 euro e comprende 2 notti e i pasti biologici cucinati con maestria da Mariella.
Se volete saperne di più: www.casalelecrete.it/ , poi telefonate per verificare se ci sono ancora posti disponibili (Casale Le Crete/La Boscaglia: 0863 678311).

TUTTI A FIRENZE PER TERRAFUTURA!!
Si apre domani una delle fiere più importanti della stagione, Terrafutura, giunta alle seconda edizione. Si svolge alla Fortezza da Basso, apertura 9.00-18.30, ingresso libero, La Boscaglia sarà presente anche quest'anno, ci trovate allo stand degli asinelli, veniteci a trovare!!!
Avrete così la possibilità di incontrare e conoscere alcune guide della Boscaglia: Luigi Lazzarini, Alessandro Vergari, Pierluigi Cosola. E il coordinatore di BoscagliaToscana Luca Mannini.
Riportiamo la frase usata nell'intestazione della fiera: "Il nostro compito è guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere più semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere" (E.F. Schumacher). Ci saranno tanti espositori, tanti appuntamenti culturali, se potete cercate di venire!
Info: www.terrafutura.it

DOMANI SERA A CENA DA DULCAMARA
Le iniziative di Dulcamara sono tante e non smettono mai di sorprendere. Dulcamara è un bioagriturismo, sono amici della Boscaglia, si occupano di tante attività concrete legate all'ecologia, alla salvaguardia della biodiversità, della cultura contadina. Per esempio in Aprile organizzano una serie di cene a tema "La cucina povera dall'antichità a oggi" riproponendo antiche ricette rivisitate in chiave vegetariana, tutti i venerdì e i sabati di Aprile alle ore 20, ogni settimana ricette diverse. Per  darvi un'idea, il menù di oggi e domani è:
Antipasti: omelette di arance, salsa alle mandorle, salsa al prezzemolo, tarassaco all’aceto, crostini di pane fatti in casa.
Bis di primi: zuppa di fave e funghi, tagliatelle verdi al formaggio
Secondo con contorni: tortino di patate, finocchi fritti, rape stufate, insalata
Dolce:torta di pinoli e noci.
Costo 23 euro a persona, bevande incluse (15 i bambini).
Per informazioni: agriturismo@coopdulcamara.itwww.coopdulcamara.it
 

*** notizie dai gruppi locali ***

BOSCAGLIAROMA!
Il 16 Aprile Rosa accompagna al Monte Redentore negli Aurunci, una montagna affacciata sul Golfo di Gaeta con panorami mozzafiato, difficoltà medio-facile.
Il 23-24 Aprile Luca e Leonardo vi fanno scoprire i Monti Carseolani in un minitrekking con gli asinelli del Casale Le Crete, dove la sera precedente è possibile dormire e cenare convivialmente. La notte tra il 23 e il 24 si dorme all'ostello del caratteristico paesino di Santo Stefano, cucinando tutti insieme. Difficoltà medio-facile.
Per informazioni e iscrizioni: roma@boscaglia.it

10 APRILE: BOSCAGLIAMARCHE-UMBRIA AI PIANI DI COLFIORITO
Facile escursione negli altopiani di Colfiorito (Perugia), Parco Regionale Umbro. Pranzo a base di legumi tipici della zona. Accompagna Pier Luigi, 4 ore di cammino con dislivelli minimi. Per informazioni e iscrizioni: marche@boscaglia.it

16-17 APRILE: BOSCAGLIAEMILIA AL BIDENTE DI STRABATENZA
Escursione con difficoltà 3 orme, nella valle tra Santa Sofia e Bagno di Romagna, tra antiche case sparse e mulini ad acqua, lungo antiche mulattiere. Ritrovo a San Piero in Bagno, primo giorno 6 ore di cammino, il secondo 4, dislivelli di circa 500 metri al giorno. Si attraversa anche un paesino abbandonato, Rio Petroso. Si dorme in un agriturismo biologico, antico mulino anch'esso. Accompagna Giordano.
Informazioni e iscrizioni: gposati@racine.ra.it

16-17 APRILE: BOSCAGLIASICILIA ALLO STAGNONE DI MARSALA
E' la prima escursione di due giorni di BoscagliaSicilia, che dopo tante proposte nella zona Est dell'isola, si concede una sortita ad Ovest. I due giorni prevedono un giorno in canoa, alla scoperta delle splendide isolette dello stagnone, tra cui Mothia, antico avamposto fenicio circondato da tradizionali saline e mulini a vento... Escursione medio-facile (sicilia@boscaglia.it).
 

*** l'angolo di Alessandro ***

ULTREIA! SANTIAGO CI ASPETTA!
Preparandomi mentalmente per il grande pellegrinaggio, sto leggendo un bel libro sull’argomento, regalatomi, non a caso, da un mio caro amico e camminatore, Alberto.
Il libro è "La ballata dei pellegrini" di Edith de la Héronnière, Sellerio editore e ve ne trascrivo un brano:
...Saremo pellegrini. "Per agrum": quelli che vanno oltre il campo. Taglieremo, oltrepasseremo, scavalcheremo. Il nostro tragitto prenderà in diagonale attraverso i prati, attraverso le messi, verso il campo della Stella, quel Campus Stellae dei confini di Spagna. L’oltre prevarrà fino alla fine: oltrepassare il campo, oltrepassare il limite, oltrepassare le forze. Verificheremo l’antico motto dei pellegrini, Ultreia, "più lontano", che consisteva nell’andare sempre oltre e che stava già iscritto nell’etimologia stessa della parola. Non si tratta di un vero e proprio trascendere, quanto piuttosto di un "per-andare". Anche se, spesso, per andare oltre si è costretti ad oltrepassare delle alture...

Ah, un consiglio! Per il pellegrinaggio portatevi qualche brano da leggere tratto dal vostro libro preferito. Nelle serate agli ostelli o in qualche momento di pausa faremo un po’ di reading, ovvero, letture in buona compagnia.
 

IL PAN DI MAGGIOLINO
In questi giorni, l’olmo campestre - un comune albero delle nostre campagne - ancor prima di mettere le foglie, inizia a fiorire e a produrre i suoi caratteristici frutti, che assomigliano a delle piccole monetine verdi.
Un tempo erano molto apprezzate dai bambini che le mangiavano in quantità, chiamandole "pan di maggiolino", ma ancor oggi possono trovare posto come ingrediente nelle nostre insalate "selvatiche" per il loro buon sapore. L’olmo era un albero che insieme al pioppo e al gelso caratterizzava il paesaggio agrario di un tempo. Purtroppo una devastante malattia causata da un fungo, ha provocato, a partire dagli anni '30, la morte di più di 5 milioni di piante. E' molto resistente alle potature e per questo era coltivato, oltre che come tutore della vite, anche per fornire foraggio al bestiame. E' un legno molto resistente e facile da lavorare ed è stato usato fin dall'antichità per la fabbricazione degli attrezzi agricoli. Esiste anche una varietà, la suberosa, da cui si è tentata la coltivazione per la produzione del sughero poi abbandonata perché la pianta non è in grado di rigenerarlo. Nei paesi scandinavi ogni fattoria aveva una pianta custode, di solito un olmo, un tiglio o un frassino, per assicurare la protezione a tutto il nucleo familiare a patto che non se ne strappasse nemmeno una foglia. Negli Stati Uniti, coperti da grandi foreste di olmo rosso, era una delle piante più utilizzate dagli indiani e dai coloni. La corteccia tritata e unita all'acqua o al latte era usata come alimento, soprattutto per i bambini e i malati d'ospedale e per guarire da tosse, faringiti e raffreddori.

Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari, Maurizio Baldini
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