*** editoriale
***
La gioia di una nascita, la voglio condividere con voi. E' nata
un'asinella, qui al Casale Le Crete, figlia di Eva e di Nino. E' un piccolo
pelusche, e dopo pochi giorni già salta e corre, insegue i cani. Si chiama
Sofia. L'emozione è stata grande! Gli asini hanno tanto da insegnare a noi
umani, su come vivere più sereni...
DOVE STA LA
SPIRITUALITA’ DEL CAMMINO?
Alla provocazione di Luca Gianotti (CamminareInforma
n. 140) risponde Enrico Brizzi di ritorno dalla sua lunga camminata lungo la Via
Francigena:
Caro Luca,
ti scrivo in merito alla
recentissima newsletter e in particolare alle tue considerazioni su Cammino di
Francesco e Via Francigena.
Del primo itinerario conosco solo per sentito dire,
mentre, come sai, sono reduce da un viaggio di dodici settimane (dieci a piedi e
due in bici) fra Canterbury e Roma con gli amici del progetto Francigena
21.
Un itinerario fra Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia che, vale la
pena di precisarlo, a Nord delle Alpi ha conosciuto divagazioni rispetto
all’itinerario della Via Francigena di Sigerico, oggi trasformata per lunghi
tratti in superstrada.
Anche muovendosi per la campagna, lungo argini di
canali o viottoli dimenticati da buona parte degli stessi abitanti, resta il
fatto che molte submansiones (posti-tappa) sono oggi frazioni di poche centinaia
di abitanti.
Non servendoci di mezzi d’appoggio né nostri né
pubblici, noialtri abituati a piantare la tenda dove ci garba abbiamo imparato a
nostre spese quanto costi dipendere dalla promessa di un tetto (ostello, locanda
o parrocchia): spesso si tratta di deviazioni significative, dieci chilometri o
più, rispetto all’asse ideale.
Meglio va nel breve tratto
inglese, così come in Svizzera, mentre in Italia la situazione merita un’analisi
più approfondita viste le enormi differenze fra zona e
zona.
Ad ogni buon conto, resta un elenco di città che si chiamano (procedo
per balzi verso sud) Londra, Canterbury, Dover, Calais, Reims, Chaumont,
Besançon, Losanna, Aosta, Vercelli, Pavia, Piacenza, Fidenza, Sarzana, Massa,
Lucca, Siena, Viterbo, Roma.
Il nostro viaggio partiva da una domanda, non da una
certezza: «Cosa significa oggi traversare l’Europa seguendo le tracce di
viandanti e pellegrini?» Era la Via che ci chiamava, non noi che l’abbiamo
evocata.
Dov’era ragionevole camminare, abbiamo camminato a cuor leggero. Dove
l’orrore ci stringeva d’assedio abbiamo stretto i denti o cambiato strada. In
nessun caso - era la regola - abbiamo preso un autobus.
Credo di avere dato
conto, nel reportage sull’Espresso, di come vi siano gravi episodi di degrado
ambientale, anche a ridosso del basolato originale della Cassia, assediato dai
rifiuti e dall’abusivismo.
Fin dall’inizio si era deciso di aiutarsi con due
tratte in bici (sette giorni fra la Champagne e la Franca Contea, dove
scarseggiano gli alloggi e i paesi si fanno più radi; altri sei per traversare
la Pianura Padana presumibilmente ed effettivamente arroventata a fine giugno...
Così ci siamo portati a pedali da Aosta a Fidenza per riprendere da lì il
cammino verso Roma).
Inutile dire che camminare lungo i sentieri del
Vallese o le mulattiere della Cisa è più appagante che traversare la periferia
di Bruay la Buissiere, o camminare sull’Aurelia fra Sarzana e Luni, ma se
consiglio a tutti di provare, anche a tratti, la Via Francigena, è perché la sua
ricchezza non sta nel contatto assoluto con la Natura o nella perfetta bellezza
del paesaggio (anche se, lungo 2000 chilometri di Via, non sono certo mancati i
"panorami mozzafiato" o gli "scorci da fotografare a tutti i costi"): uno degli
emblemi più rappresentativi della Francigena è da sempre il Labirinto, che
rimanda a significati metafisici ma di per sé basta a rappresentare le
difficoltà del camminatore, anche odierno, diretto a Roma.
Il Labirinto che
abbiamo conosciuto noi è fatto di strisce non arate da secoli per consentire il
passaggio ai viandanti attraverso i campi di luppolo; di ospitalità mercenaria e
gentilezza gratuita; della più imponente catena del continente da traversare a
piedi fra Losanna e Aosta; di villaggi e città; d’asfalto e cavedagne e
sterrate; dell’interrogarsi su cosa sia un pellegrino; di storia, arte, poesia e
opportunità di riflessione cui anche gli amici de La Boscaglia potrebbero essere
sensibili.
Sono il primo a dire che, per far vivere di nuovo la
Francigena, servono in molti tratti urgenti alternative pedonali, segnali e una
rete di ospitalità oggi in grado di supportare flussi minimi, ma snobbarla come
itinerario transeuropeo perché "troppo su asfalto", o peggio "troppo di moda",
mi sembra un errore.
Una Via non domanda altro che essere percorsa, e un
Sogno di essere sognato fino in fondo.
Un abbraccio a te e tutti gli
amici del «camminare piano».
A presto,
Enrico
Brizzi
PS.
Chi è interessato, può trovare ulteriori info sulla
Francigena e il nostro viaggio sulle pagine "in progress" del nuovo sito www.francigena21.com
*** STORIE ***
Nome:
Pedro
Nazionalità: Perù
Percorso: Trekking Llaganuco - Santa
Cruz
Motivo del cammino: lavoro
Qui non ho problemi di
soldi o di cibo, solo la scocciatura di andare con questi tre. Invidio loro
questa attrezzatura fantastica, ma loro non hanno questo posto. Ieri sera con
uno di loro ho parlato mentre sorseggiavamo un mate e mi è sembrato simpatico.
Ha la mia stessa età e va ancora a scuola. Non sono peggiori di me, è solo che
hanno più cose. Domani cammineremo ancora ed andrà meglio di oggi. Quest'anno è
la quarta volta che percorro queste due valli. E' un posto meraviglioso e presto
avrò la qualifica di guida alpina e potrò arrivare in cima
all'Alpamayo per
guadagnare di più. I tre ragazzi tedeschi che sto accompagnando sono a posto
anche se non ci parlo molto, per via della lingua. Devo cercare di trattenermi,
perché loro sono più lenti di me. Ho voglia di tornare a casa da Clara e
Ricardo, ma in un certo senso non
ci tornerei più per quant'è
bello qui. L'Alpamayo mi guarda e non sa che fra un anno i miei turisti li
porterò lassù.
(AG)
VIAGGI A PIEDI BOSCAGLIA: DISPONIBILITA' POSTI AL 6 OTTOBRE
7-17 Ott. IL CAMINHO
PORTOGUES (PORTOGALLO-SPAGNA) ** completo
8-13 Ott. DA FIRENZE A SIENA
(TOSCANA) ** completo
14-22 Ott. DA SIENA A VITERBO (TOSCANA-LAZIO) ***
completo
14-22 Ott. DAL SARHRO AL SAHARA (MAROCCO) **
annullato
19-22 Ott. IL SENTIERO SPALLANZANI (EMILIA) ** 7 posti vedi
scheda
21-28 Ott. MAIORCA, LA RUTA DE PEDRA (SPAGNA) *** 7
posti vedi
scheda
27 Ott.-2 Nov. ANDAR PER TRULLI NELLE MURGE (PUGLIA)
** 7 posti vedi
scheda
1-5 Nov. CINQUE TERRE E PORTOFINO (LIGURIA) * 4
posti vedi
scheda
9-13 Nov. LA VIA DEL RINASCIMENTO (TOSCANA) * 8
posti vedi
scheda
25-26 Nov. FESTA DEL CAMMINARE programma in
preparazione
6-10 Dic. A PIEDI NELLA TERRA DEI MEDICI (TOSCANA) *
12 posti vedi
scheda
23-28 Dic. NATALE A CAPRI, ISCHIA E COSTIERA
AMALFITANA ** 10 posti vedi
scheda
Capodanno DESERTO BERBERO (MAROCCO) ** 8 posti
vedi
scheda
Capodanno DESERTO DEL SINAI (EGITTO) * 7 posti
vedi
scheda
Capodanno IN SICILIA ** 11 posti vedi
scheda
Capodanno DA ORSI E DA LUPI (ABRUZZO) ** 8
posti vedi
scheda
Capodanno SULLA NEVE: VAL PUSTERIA (ALTO
ADIGE) * 11 posti vedi
scheda
*** appuntamenti nella natura e nel naturale ***
AGLI AMICI DI MILANO E
DINTORNI
Agli amici della Boscaglia e di Stefano Bigi, 10 mesi dopo la sua
scomparsa in quella bufera sul monte Aiona: la LIPU di Varese domenica 8 ottobre
inaugura nell'Oasi Brabbia a Inarzo (VA) un capanno di avvistamento uccelli
acquatici dedicato proprio a Stefano. La cerimonia commemorativa si svolgerà a
partire dale 9.30 con una visita guidata all'Oasi, e nel pomeriggio con
l'inaugurazione del capanno. Vi invitiamo a partecipare, portando forte la
vicinanza della Boscaglia, perchè Stefano rimane sempre nei nostri cuori. Sulla
targa commemorativa ci sarà una poesia di Gary Snyder... www.lipu.varese.it
CONFERENZA SUL
CAMMINARE COME TERAPIA
Questa sera (venerdì 6) alle ore 18 Luca Gianotti
terrà una conferenza dal titolo "Camminare nella natura come terapia" a
Guardiagrele (CH) nella sala consiliare, organizzano il Comune e il Club Alpino
locale.
ECO&EQUO
Da oggi a domenica trovate uno stand Boscaglia ad
Ancona, alla fiera "Eco&Equo". Potrete incontrare molti di noi, visionare in
anteprima il programma 2007, visitare una fiera interessante (economia solidale,
prodotti biologici, commercio equo, ecc.). www.ecoandequo.it
BOSCAGLIASICILIA SEMPRE
PER CAVE, MA DI NOTTE!
Questa volta tocca a Cala Volpe, e in notturna!
Escursione con la luna piena, tra un baglio abbandonato in cima a una bianca
falesia, tra i rumori della notte... sabato 7 ottobre. Info e iscrizioni: sicilia@boscaglia.it
BOSCAGLIAROMA FACILE
ESCURSIONE TRA LAZIO E ABRUZZO
Domenica 8 BoscagliaRoma
organizza una escursione a due orme, 600 metri di dislivello in salita e 6 ore
di cammino, sui monti del Cicolano, tra il Terminillo e il Velino. Si salirà sul
Monte La Serra (1600 metri), con bei panorami sul Lago del Salto. Info e
iscrizioni: roma@boscaglia.it
CORSO PER LAVORARE LA
LANA
Ultimi giorni per iscriversi. Nell'ottica del recupero della manualità e
del tempo per sè, ecco un corso di 3 giorni, in Abruzzo, dal 13 al 15 Ottobre.
Si parte dalla lana cardata, grezza o colorata. Con le tecniche antiche, che si
ritrovano in tutti i popoli del mondo dove c'era la pastorizia, si trosforma
questa lana in feltro, ed ecco tappeti, cappelli, borse, ciabatte, vestiti,
materiale caldo, per prepararsi all'inverno... Alla fine del corso ogni
partecipante tornerà a casa con un oggetto di sua produzione. Costo del solo
corso: 120 euro. Corso + alloggio e pasti: 190 euro. Programma: www.casalelecrete.it/corso12.htm
CORSO DI CUCINA
NATURALE
Altro corso organizzato al Casale Le Crete, in Abruzzo, dal 20 al 22
Ottobre, tre giorni per imparare o migliorare la propria cucina nella direzione
del naturale e dello stare bene, senza dimenticare la ricchezza dei sapori.
Cucina vegetariana, che utilizza proteine animali come il tofu, il seitan, il
tempeh, i legumi, e li trasforma in vere leccornie! Docente è Ilva De Giorgio,
da 30 anni pioniere in Italia della cucina naturale. Si parlerà anche di
consigli nutrizionali, Ilva cucina mentre racconta, con l'aiuto di tutti i
partecipanti, e poi tutto finisce in convivialità attorno alla tavola imbandita!
Programma: www.casalelecrete.it/corso1.htm
FESTA PER UN
POZZO
Claudio Ansaloni, guida della Boscaglia, organizza sabato 28 ottobre una
Festa per raccogliere fondi e costruire un pozzo nel Nord dell'Uganda. Il pozzo
sarà realizzato dai tecnici dell'Amref. Programma completo: www.elfoavventure.it/programma.pdf
*** lettere
***
Ciao, volevo segnalarvi i Ratti della Sabina, gruppo musicale folk-rock
del Lazio, di cui mi sono innamorato qualche anno fa al Buskers Festival di
Ferrara, ha pubblicato da qualche mese un album che si intitola "A passo lento",
che contiene parecchie canzoni con testi assai "calzanti" rispetto alla
filosofia della Boscaglia.
In particolare il pezzo "Chi arriva prima aspetta" a
mio parere dovrebbe diventare il vostro inno ufficiale! Se volete ascoltarlo, si
puo' scaricare liberamente da: http://www.rattidellasabina.it(dal
menu andare sotto Media)
Marco
Grazie della ottima
segnalazione, Marco, la canzone è in effetti perfetta. Anzi, invitiamo tutti a
segnalarci canzoni sul tema del camminare, vorremmo costruire una playlist della
Boscaglia.
*** L'ANGOLO DI ALESSANDRO ***
IL MANI SU
AAM
Scusate per lo sbaglio pubblicato sul Camminareinforma 138; l'articolo
sul Mani è stato pubblicato sul numero di Ottobre appena uscito e non sul numero
di settembre.
Dedicato a chi c'è venuto e a chi ci verrà il
prossimo anno.
KARPATHOS SU GEO DI
SETTEMBRE
Un bell'articolo e delle belle foto su un matrimonio particolare, quello
di una giovane ragazza di Olimpos, il paese più caratteristico dell'isola e uno
degli ultimi, o forse l'ultimo paese dell'Europa occidentale, dove le donne si
vestono ancora con il loro costume tipico e fanno il pane nei forni comunitari.
Da leggere!
PENSIERI DALL'ISOLA DI
KARPATHOS
"Aspra, inospitale, talvolta ostile, tormentata, spigolosa, spinosa,
asciutta, difficile, introversa, chiusa, solitaria, isolata. Così è Karpathos,
paradigma di vita.
Le nostre solitudini si sono fatte compagnia per un
tratto del cammino con discrezione e delicatezza.
Ci siamo sentiti meno soli
vedendo altri che camminavano 30 metri davanti o dietro, ma nella stessa
direzione.
E' stato anche il viaggio di Ulisse in tutti i
sensi, anche in quello di Nessuno perché spogliati dagli schemi e dalle maschere
della nostra quotidianità, torniamo finalmente un po' ad essere nessuno, persone
senza un ruolo, una camicia di forza sociale.
Porto con me l'energia del
vento, la tenacia dei pini, la trasparenza sincera dell'acqua, il
silenzio."
Un partecipante
Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari,
Alessandro Guardabassi
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