NUMERO 200 - 21 Marzo 2009
*** benvenuti
***
Il primo numero del CamminareInforma venne inviato il 15 gennaio 2001. E
regolarmente, ogni 15 giorni, siamo arrivati al numero 200. I lettori sono più
di 15.000, possiamo ormai dire senza esitazioni che il CamminareInforma è uno
degli strumenti di informazione più importanti per i camminatori italiani, in
questi anni abbiamo raccontato tante storie, abbiamo segnalato tanti
appuntamenti, abbiamo costruito reti, messo in contatto persone, fatto partire
camminatori insieme, fornito aggiornamenti, parlato di decrescita, di rispetto
per la natura, di rispetto per sè e per il prossimo.
Questo numero 200 è un
numero speciale, a partire da un piccolo restyling della grafica. Ma soprattutto
per il valore degli interventi, ci hanno mandato contributi inediti sul tema del
camminare Enrico Brizzi, Riccardo Carnovalini, Gianluca Bonazzi, e li
ringraziamo tutti con affetto.
Vi ricordo che dal 30 maggio al
2 giugno si svolgerà a Berceto la terza edizione di Passoparola, Enrico
Brizzi e Riccardo Carnovalini saranno ospiti insieme a tanti altri bei
camminatori. Una delle novità del festival di quest'anno sarà la possibilità di
arrivare a Berceto a piedi, sono 4 le camminate di 2 o 3 giorni organizzate
dalla Boscaglia e gratuite, aperte a tutti (ma per gruppi di massimo 15
persone), che dai 4 punti cardinali convergeranno a Passoparola giusto in tempo
per assistere al primo evento. Da Nord partirà un gruppo lungo la Francigena con
Massimo Montanari e i suoi asinelli, magico menestrello cantastorie; da Sud si
percorreranno 3 giorni di Via Francigena leggendo storie antiche di
pellegrinaggio; da Ovest sarà Carnovalini l'ospite d'onore che intratterrà lungo
il cammino; da Est Alessandro Vergari accompagnerà dal Lago Santo parmense con
il suo stile poetico. Tra breve sul sito www.passoparola.it troverete il programma
del Festival e di questo bellissimo pre-festival
camminante!
Ricordiamo che tutti i CamminareInforma arretrati
sono a disposizione gratuita alla pagina:
www.boscaglia.it/camminareinforma/archivio.htm
Vi auguro dunque buona
lettura, e siccome oggi è il primo giorno di primavera, e la voglia di camminare
diventa fisica, sgorga dalla pancia, è irrefrenabile, auguro a tutti i
camminatori una primavera di vero bellissimo cammino!
Bei camminatori bella
gente!
I GRANDI CLASSICI DELLE
MIE CAMMINATE CON GLI AMICI DI FRANCIGENA XXI
di Enrico
Brizzi
Caro
Luca,
ecco il mio omaggio a CamminareInforma che mi allieta ormai da
anni.
È un repertorio di classici delle mie camminate insieme agli amici di
FrancigenaXXI (www.francigena21.com)
Un abbraccio e
arrivederci a Berceto il 1 giugno!
Enrico
Brizzi
AMICI
- L’amico che tira il pacco
- L’amico che si
unisce a sorpresa rispuntando dalle nebbie del passato
- L’amico che arriva
dopo, nell’unica stazioncina che il grupppo incrocia e, ancora ebbro di città,
ti bombarda di notizie
- L’amico col mal d’amore - o il mal di
moglie
- L’amico (talora io stesso) che si è dimenticato qualcosa di
assolutamente essenziale
INCONTRI
- L’incontro con qualche rurale che parla solo
dialetto, però ti sbalordisce citando a memoria poesie
celebri
- L’Incontro con qualche rurale bravissimo in mestieri
sconosciutissimi
- L’inseguimento fin sulla soglia della fattoria ai
danni di qualche rurale, implorandolo che ti riempia la
borraccia
- I cani. Io li amo, ma come sapete qualcuno se ne va a zonzo un po’ su
di giri. A questo proposito, l’estate scorsa fra Benevento e Brindisi abbiamo
portato con noi l’amico Francesco detto Franz con l’esplicito ruolo di "Domatore
di cani da pastore ringhianti": devo ammettere che si è rivelato spesso lezioso
("Ma sei bello, tu! Cucciolone!") ma efficace. Come il santo di cui porta il
nome, li ammansiva tutti.
MAPPE
- La mappa della zona non
esiste
- La mappa della zona è in ristampa. Da nove anni,
però.
- La mappa della zona dovrebbe essere in quello scaffale là dietro, ma
non si trova
- La mappa della zona c’è l’ho, regolarmente
comprata, è nello zaino. Peccato che, arrivando in loco, ci si accorga che la
rete di sentieri esplicitata sulla mappa della zona non corrisponde affatto ai
sentieri reali, ma a quelli di un impreciso passato, ormai franati o invasi di
sterpi
- La mappa della zona c’è l’ho, regolarmente comprata, è nello zaino.
Poi la tiro fuori per usarla, ma piove forte: la mappa della zona si è
bagnata...
LOCANDE
-L’arrivo in un albergo decaduto il cui maestro di
chiavi psycho ti racconta una storia incredibile su suo padre/suocero, il
fondatore dell’hotel. ("Era un pugile famoso, e organizzava sempre raduni di
sportivi. A voi escursionisti vi metto nella stanza di Bartali" oppure "A
tredici anni andò a fare il cameriere a Londra. Divenne bravo, tanto che lo
assunsero al Ritz. Era il responsabile di otto tavoli, i più richiesti, e per
vent’anni è stato il cameriere di fiducia di Churchill")
-L’arrivo in una
locanda che, se resta aperta, deve avere buoni amici nei
NAS
- "Ma lei si chiama come lo scrittore..." dice la ragazza che registra i
vostri documenti. "Già" m’imbarazzo. "MA È LUI!" grida il mio amico Franz. "Che
piacere!" arrossisce la ragazza. "Ho letto il suo libro... SEGUE NOME DI UN
LIBRO A CASO, COMUNQUE NON MIO"
- I vestiti bagnati che non si
asciugano durante la notte
- La cena sociale, a base di piatti regionali e
immancabile polemica carnivori - vegetariani
- Le telefonate a
casa
- Quello che si è ammalato
- Quello che prima stava bene,
ma ha bevuto troppo e dopo cena si produce in numeri da
circo
- Quello (sempre Franz) che, la mattina dopo, protesta per la magra
colazione e domanda goffamente se si può avere anche un succo di frutta
"Eventualmente pagando qualcosa in più..."
- I rituali della
ripartenza...
(Enrico Brizzi 2008,
testo originale per CamminareInforma #200)
IL CAMMINO E LA
BELLEZZA CI SALVERANNO
di Riccardo Carnovalini
Non sono di sicuro il
solo a ritenere che l’automobile e la televisione siano i due mezzi che più
hanno contribuito a privare l’uomo del paesaggio nell’ultimo mezzo secolo della
sua storia. Lo penso avendo vissuto sulla mia pelle questo mezzo secolo di
trasformazioni. Ricordo la prima automobile di famiglia, una Renault 8, e gli
stravolgimenti che provocò. Ricordo il primo televisore Telefunken in bianco e
nero e l’immediata elevazione a focolare domestico. Etimologicamente,
televisione viene dal greco "a distanza" e dal latino video, "vedere". Vedere a
distanza è la drammatica condizione di chi deve accontentarsi, di chi non può
essere attivo e protagonista, perché non può vedere, toccare e sentire con i
propri sensi, perché delega ad altri la rappresentazione della realtà, che
diventa finzione. L’auto ha stravolto il rapporto spazio-temporale con il mondo.
Ci ha dato velocità e ci ha tolto tutto il resto, e soprattutto la possibilità
di rapportarsi al mondo con i tempi necessari (che per il cervello umano sono
lunghi) e con la propria fisicità. Mettere il corpo nel paesaggio è il primo
passo per tentare di ricomporre un rapporto con esso, per ripristinare un
contatto autentico e profondo.
Abbiamo tutti bisogno di
staccare la televisione e il computer per uscire da uno spazio chiuso, la casa
(placenta di cemento) o l’automobile (placenta di lamiera), e per andare
all’esterno... "l’uomo anela al paesaggio come il cervo alla fonte" (Luigi
Lombardi Vallauri).
Rapportarsi al paesaggio è per l’uomo un’esigenza
primaria. Oggi troppo spesso negata da una vita dopata dalla velocità, dalla
superficialità, spesso dalla finzione.
Lasciare l’automobile, la
televisione e il computer significa riappropriarsi dei tempi lenti, della
realtà, del paesaggio. Più difficile è riappropriarsi del paesaggio. Come
riacquisire quel senso di appartenenza al paesaggio che sembra ineluttabilmente
tramontato? Parlo dell’indifferenza, grave e diffusa, verso i nuovi
stravolgimenti del territorio perpetrati intorno alle nostre case per fini
speculativi, per arricchire pochi e danneggiare tutti gli altri. Come riuscirci
se stiamo perdendo il patrimonio di ricordi dei nostri luoghi, se non sappiamo
più com’erano i nostri paesaggi, che oggi sono stati stravolti? Può risultare
amara la constatazione che la nostra vita è tanto più ricca quanto più abbiamo
ricordi. Ma per avere ricordi dobbiamo avere vita, dobbiamo rinnovare i nostri
ricordi attraverso nuove esperienze. Personalmente, per riprovare le emozioni di
un vecchio cammino devo rifare oggi lo stesso cammino. Ecco perché torno spesso
sui miei passi.
Per sentire proprio il territorio - questa zolla di
terra dove appoggio il piede è mia e quello che vedo è la prosecuzione di casa
mia - occorre forse ripartire da un punto zero. Un nuovo rinascimento forte e
"inutile". Come nel vero Rinascimento, ci viene incontro l’arte, cioè l’attività
umana, svolta singolarmente o collettivamente, che è capace di emozionare, di
appassionare chi la pratica e di trasmettere ad altri le
emozioni.
La raffigurazione del paesaggio, attraverso parole, immagini, disegni,
rappresentazioni teatrali e altre forme creative, ci aiuta a sentire più forte e
splendente il mondo nel quale ci inoltriamo. Il cammino diventa un’arte; un’arte
che è capace di far partire una spirale virtuosa di innamoramento al paesaggio.
Rappresentare un paesaggio significa osservarlo, capirlo, prendersi il tempo per
sentirlo proprio. Sentire proprio un paesaggio significa conquistarlo,
inscriverlo nel proprio catasto affettivo dei beni. E più possediamo di questi
beni e più siamo nutriti e ricchi. La nostra vita, veloce e superficiale, ha
bisogno di essere nutrita da beni che sfuggono alle regole del mercato di oggi.
Un campo, un prato, un bosco posso sentirlo mio, intimamente mio, anche, o forse
soprattutto, se non ne ho il possesso giuridico. E’ mio se spesso ci cammino, se
lo fotografo, se lo disegno, se ci sto bene. Lo conosco, lo amo, lo proteggo.
Per presidiare il territorio da nuovi assalti speculativi bisogna creare affetto
al territorio, alle zolle di terra della nostra vita. Bisogna concentrarsi sulle
zolle immediatamente intorno alla propria casa, perché prendere un aereo e
andare distante non produce gli stessi effetti positivi. Bisogna essere
conquistatori dell’"inutile" vicino, che diventa molto utile perché serve alla
nostra vita quotidiana. Il tempo che non fa crescere il PIL ma accresce il
nostro amore alla terra, alla natura, all’intero Creato, fa bella e speciale la
nostra vita. E fa della nostra scelta qualcosa di rivoluzionario a livello
geopolitico, perché è qualità e sostenibilità, piacere e crescita senza
circolazione di soldi.
Ecco perché CamminAmare, con l’imminente
Roma-Elba-Luni (dal 13 giugno al 23 luglio), tenta di ricucire lo strappo
uomo-paesaggio, ripartendo dalla Bellezza, sicuro che la Bellezza, con le
energie e le emozioni positive che è in grado di generare, ci
salverà.
UN EPISODIO
ILLUMINANTE
di Gianluca Bonazzi
Il mio desiderio di
ribellarmi alla modernità, ascoltanto... guardando... scegliendo... in
cammino... sempre, con l'anima prima che con i sensi...
Illuminante a questo
riguardo un episodio accaduto venerdi mattina, 13 marzo. Un giorno come tanti,
prendo la corriera che da Fidenza va a Parma, per andare a lavorare, alle 7,30.
Generalmente mi siedo sempre in certi posti, ma quella mattina no. Dopo un pò di
fianco a me si siede una signora non più giovane, ma ancora attraente. Apre un
piccolo libro e si mette a leggere. Con attenta circospezione senza farmi
vedere, leggo che riguarda Gianfranco Ferroni, un pittore, in stile Morandiano,
di oggetti e atmosfere sospese, non tanto conosciuto. Le chiedo se si tratta
della persona che penso. Mi risponde che è il catalogo di una mostra in corso a
Milano, così ci mettiamo a parlare, fermando il tempo.
In un attimo, tra me e
la Signora si crea una grande complicità. Il prima, il dopo e tutto ciò che ci
circonda sembra non riguardarci più. L'atmosfera è di condivisione distesa e
rilassata, tanto che prima di salutarci, per dovere io scendere, mi regala il
suo libro, io contraccambio con la promessa di una copia del mio taccuino,
quindi le chiedo residenza e telefono per contattarla in futuro.
Questo
fatto, piccolo e grande al tempo stesso, chiarisce come il cammino è tale se ce
lo portiamo dentro da una esperienza di cammino vero in ogni attimo della vita,
come il principio del divenire delle cose. Da una cosa così ne facciamo nascere
un'altra, poi un'altra e un'altra ancora, all'infinito. Una vita intrisa del
principio del cammino, di corpo cuore e mente, capace di cogliere il bello in
ogni spazio e tempo, anche quando la bruttezza sembra dominare.
Resta da dire
il titolo del testo: "nella polvere, virgola l'universo".
Quindi Vi saluto
con una frase del prossimo taccuino che pubblicherò: "avete mai pensato al
cammino di un granello di sabbia?"
*** un pensiero da
maestro ***
OGNI PASSO FA NASCERE UNA
BREZZA
"In un centro Zen, all'ingresso del sentiero per la meditazione
camminata, c'era un masso. Sul masso erano incise queste parole: "Bo bo Thanh
phong khoi", che significano: "Ogni passo fa nascere una brezza". Che frase
stupenda! La brezza rinfrescante è l'esperienza della pace e della liberazione
che soffiano via l'opprimente afa delle preoccupazioni dal vostro ciclo di
nascita e morte, portando gioia e libertà nelle nostre
vite.
Amico caro, perchè non provi a camminare anche tu in questo modo? Fallo
per il nostro mondo."
Thich Nhat Hanh da "Essere
pace"
RINGRAZIAMENTI
I ringraziamenti per questi primi 200 numeri
sarebbero tantissimi, solo alcuni: grazie a Stephane Wittenberg per il
lavoro paziente e prezioso dietro al computer; ringrazio gli amici e le amiche
per i pareri, le segnalazioni e per esistere; la Boscaglia per il sostegno; il
Deep Walking per l'opportunità; ringrazio Thich Nhat Hanh; ringrazio tutti
quelli che hanno camminato con me, perchè mi hanno arricchito e sono stati
migliaia in questi anni; ringrazio Alessandro Vergari, Alessandro Guardabassi e
Gianluca Bonazzi per le rubriche fisse; ringrazio le case editrici che
collaborano; ringrazio il calzaturificio Scarpa e Flora per contribuire;
ringrazio le riviste che mi pubblicano: Alp, Rivista della Montagna, Aam
Terranuova, Pollicino; ringrazio chi lavora con me e mi sopporta (o che non mi
sopporta), Caterina, Maurizio, Luigi, Eleonora; ringrazio tutti i lettori,
continuate a collaborare, non sapete quanto sia importante per chi scrive avere
pareri da chi legge!
Luca Gianotti
VIAGGI A PIEDI BOSCAGLIA: DISPONIBILITA' POSTI AL 21 MARZO
29 Mar.-4 Aprile LA VIA FRANCIGENA
(EMILIA-TOSCANA)** 6 posti vedi scheda
29 Mar.-4 Aprile IL SENTIERO DEGLI
OLIVI (UMBRIA)** 4 posti vedi scheda
PASQUA
4-13 Aprile SARDEGNA SELVAGGIA E BLU**
completo
5-12 Aprile
MADEIRA, L'ISOLA GIARDINO (PORTOGALLO)** 6 posti vedi scheda
9-16 Aprile MONTI IBLEI
(SICILIA)** I° gruppo completo ma...
10-17 Aprile MONTI IBLEI (SICILIA)** II° gruppo 9 posti vedi
scheda
10-17 Aprile
GARGANO (PUGLIA)*** annullato
11-18 Aprile ASPROMONTE CON GLI ASINELLI (CALABRIA)** 8 posti vedi scheda
14-25 Aprile AVVENTURA SULLA VIA
LICIA (TURCHIA)*** 2 posti vedi scheda
18-24 Aprile LA VIA FRANCIGENA
(EMILIA/TOSCANA)** 6 posti vedi scheda
20-26 Aprile MATERA (BASILICATA)**
7 posti vedi
scheda
23-26 Aprile I
MISTERI DI BOMARZO (LAZIO)* 6 posti vedi scheda
25 Aprile-3 Maggio MAGICO MAROCCO:
J'BEL SIROUA ** 12 posti vedi scheda
"La musica, gli stati di felicità,
la mitologia, i volti scolpiti dal tempo, certi crepuscoli e certi luoghi,
vogliono dirci qualcosa, o qualcosa dissero che non avremo dovuto perdere, o
stanno per dire qualcosa..."
W. Pater citato in "Altre inquisizioni" di
J.L.Borges
Redazione: Luca Gianotti; con il contributo di: Enrico Brizzi,
Riccardo Carnovalini,
Gianluca Bonazzi, Alessandro Vergari.
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QUESTO NUMERO DEL
CAMMINAREINFORMA VIENE SPEDITO A 15.419 LETTORI
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