by La Boscaglia Viaggi a piedi

NUMERO 80 - 10 Maggio 2004

CRISI DEL TERZO GIORNO DA RITORNO DI UN VIAGGIO A PIEDI
"Stamattina cercando di recuperare i fili di tutte le cose sospese, dopo il viaggio appena concluso, e continuando a sentirmi fiacco, con giramenti di testa, difficoltà digestive e altri malesseri vari, ho pensato che ci dev'essere una crisi del terzo giorno anche dopo il rientro da un trekking.
Così come il corpo ci mette circa tre giorni ad abituarsi al ritmo del cammino e a spurgare le tossine, lo stesso deve accadere quando il processo è inverso, per riabituarsi alla sedentarietà della vita normale.
Riflettendo sulla questione penso che sarebbe utile fornire ai camminanti consigli utili per ammorbidire lo shock del rientro, anche se, come sappiamo bene, è da questa crisi che nascono le riconsiderazioni sulla vita che si sta facendo e, nei casi più forti, i cambiamenti esistenziali..."
le interessanti considerazioni della guida Luigi Lazzarini continuano alla pagina www.boscaglia.it/letture/3136_b.htm
 

VIAGGI A PIEDI: DISPONIBILITA' POSTI AL 10 MAGGIO

15-18 Maggio ALLA RICERCA DELLE PEONIE SELVATICHE (ABRUZZO): 3 posti vedi scheda
15-22 Maggio CRES, LA MITICA CHERSO (CROAZIA): 2 posti vedi scheda
22-29 Maggio MAIELLA: LA TRANSUMANZA E GLI EREMI (ABRUZZO): completo
26-30 Maggio LA MONTAGNA INCANTATA (TOSCANA): 12 posti vedi scheda
29 Maggio - 5 Giugno GARGANO (PUGLIA): 11 posti vedi scheda
29 Magg. - 5 Giug. EOLIE TREKKING + VELA (SICILIA): 1 posto vedi scheda
31 Magg. - 5 Giug. FIRENZE - SIENA CON GLI ASINI (TOSCANA): 10 posti vedi scheda
5-12 Giugno LAMPEDUSA E LINOSA A PIEDI (SICILIA): 4 posti vedi scheda
12-19 Giugno ORSOMARSO AVVENTUROSO (CALABRIA): 8 posti vedi scheda
19-30 Giugno DAL COL DU SOMPORT A BURGOS: CAMMINO DI SANTIAGO, LA VIA ITALIANA (SPAGNA): 8 posti vedi scheda
 

SEGNALIAMO UN SITO
"Un sito fatto in casa come una torta di mele", così ce lo ha presentato Elena di Padova...
Prendete la parola "viaggio" e scrivetela alla rovescia: avrete il nome di questo sito, www.oiggaiv.org . Un po' macchinoso, per la verità, ma il sito che troverete è interessante, raccoglie i racconti di viaggio di tanti persone, un po' come la nostra rubrica "Racconti di viaggio" (www.boscaglia.it/racconti/racconti.htm). Anche Elena, camminatrice con La Boscaglia, scrive su Oiggaiv. Vi segnialiamo in particolare proprio il suo racconto di un trekking a Cherso, o Cres, dove La Boscaglia camminerà la prossima settimana: www.oiggaiv.org/cherso.htm. Un piccolo appunto: peccato solo che, nell'era della libera circolazione dell'informazione, si scriva ancora che è vietata la riproduzione di testi e che i diritti siano riservati...

IL DIBATTITO SUL DENARO CONTINUA CON UN INTERVENTO DI CINZIA DELLA MAG 6...
"Vorrei scambiare con gli amici e le amiche de La Boscaglia il mio sguardo sul denaro, nella speranza che alcune delle sollecitazioni che ci sono arrivate negli ultimi Camminareinforma (profit/no-profit, denaro buono/cattivo, lavoro volontario/commercio equo, riduzione dei consumi/finaza etica e commercio equo) possano in qualche modo trovare una chiave, un filo sottile che le unisca nella costruzione di un approccio diverso complessivo col denaro.
Lavoro nella Mag6 di Reggio Emilia, e la nostra attivita' principale e' la finanza critica, cioe' raccogliamo denaro e finanziamo progetti cosidetti "alternativi".
In questo momento storico, dove a differenza degli anni '70 i soldi in banca non fruttano piu' niente, anzi spesso sono un costo; gli investimenti "sicuri" sfociano in drammi sociali come nei casi Cirio e Parmalat; l'emissione da parte di tante banche di fondi d'investimento "etici" ed infine la nascita di Etica SGR (la realta' nata da Banca Etica che si occupa d'investire in borsa su fondi etici i risparmi) sento una certa confusione nella mia testa, ed immagino anche in quella di tante persone che non si occupano di finanza come me ma hanno casomai due soldini da parte e non sanno dove metterli.
Pertanto sento il bisogno di tornare su queste pagine allo spirito originario del patto sociale di Mag6 che mi aiuta a leggere in contesto tutte le riflessioni che stanno girando nella Boscaglia, e spero possa aiutare anche alcuni/e di voi: "si guadagna dal proprio lavoro e non dal denaro che possediamo; i soldi in piu' che abbiamo la fortuna di possedere sono per noi uno strumento da condividere per poter migliorare la qualita' della vita, nostra, delle persone che amiamo, del territorio in cui viviamo, dell'ambiente e degli animali che ci circondano".
Pertanto in questo spirito mi sembra venga a cadere, perda di senso, tutta la dialettica oggi fortemente attuale tra titoli etici e non, tra profit e no-profit. Questo sguardo ci aiuta ad uscire dalla logica di accumulazione e di voler approfittare degli altri/e, sottopagando il loro lavoro per guadagnare di piu' (in fondo questo e' il vero profit); di chiedere al denaro di aumentare, di crescere attraverso investimenti speculativi, etici o non etici che siano, allontanandoci dal suo uso strumentale (spesso ci tranquillizziamo pensando che un utilizzo speculativo "etico" sia meno dannoso di altri, ed in parte e' vero, ma facciamo fatica a vedere che e' dentro uno stesso meccanismo, quello della borsa, dell'economia finanziaria, dove nel momento in cui tu stai guadagnando da un'altra parte del mondo, forse neanche cosi' lontana come credi, qualcuno sta diventando piu' povero). Mi aiuta a dare senso alle mie azioni quotidiane (di consumatrice, di risparmiatrice, di camminatrice....) al di fuori delle schematizzazioni dualistiche bene/male, giusto/sbagliato ma in contesto, non astrattamente ed ideologicamente, valutando attraverso la conoscenza diretta o l'esperienza di persone di cui ho fiducia.
Mi piacerebbe a questo punto aprire una provocazione. Che ne pensate dell'ipotesi che alcuni economisti stanno costruendo relativamente allo "stipendio di cittadinanza?" Che cosa cambierebbe nel vostro lavoro, nel rapporto con gli altri e le altre, nella vostra vita se ognuno/a di noi nascendo avesse oltre al diritto alla salute e all'istruzione anche uno stipendio di  1.000 EURO? Lavorereste ancora? Per le stesse persone? Con la stessa organizzazione?
Mi piacerebbe approfondire meglio con tutti/e voi questi temi. Se La Boscaglia e' interessata io mi rendo fin da ora disponibile.
Buona vita, tutta da sperimentare."
Cinzia
 

L'ANGOLO DI ALESSANDRO

La Montagna incantata
La “Montagna incantata” è un noto romanzo di Thomas Mann, ma anche un angolo selvaggio e suggestivo dell’Appennino toscano. Siamo a due passi dalle alte vette del Monte Giovo e Rondinaio, il Lago Nero e il Lago Piatto sono a qualche ora di distanza, e l’Orrido di Botri, un profondo solco ora Riserva Naturale, è nella vallata accanto. Un piccolo rifugio, spartano e isolato, ci aspetta per farci godere appieno la natura di questi luoghi. Si dorme in sacco a pelo e con il materassino, c’è anche qualche branda, c’è il forno per fare il pane e la pizza e anche l’acqua calda. Ci porteremo cereali, verdura e frutta, che cucineremo insieme integrando con quanto i boschi ci possono offrire. Risaliremo torrenti dall’acqua cristallina, percorreremo creste panoramiche e visiteremo il pastore Elia, uno degli ultimi eredi di questa professione millenaria che vive in una valle incantata.
E’ un ottima occasione per staccare la spina e ricaricarsi con l’energia dei boschi e il calore delle persone.

Elogio dell’ospitalità
Il recente viaggio in Turchia, lungo la Via Licia, ci ha fatto riscoprire quel dono, ormai un po’ dimenticato da noi, dell’ospitalità e del piacere di incontrare un’altra persona, giusto per salutarla  e augurarle buon giorno.
Più di una volta infatti, siamo stati ospitati da famiglie di pastori e contadini, che sono riusciti a improvvisare un pasto per 12 persone e a sistemarle a dormire nelle loro semplici case e non tanto per guadagnare qualcosa in più, ma per l’evidente “piacere” di farlo.
Ogni volta ci siamo chiesti anche chi di noi, ben più ricchi e dotati di comodità, potrebbe fare altrettanto.
“Non avrei abbastanza cibo da offrire se mi arrivassero dieci persone all’improvviso”, “non saprei dove farle sedere”, “non avrei tempo abbastanza tempo da dedicarli”; sono alcune delle risposte più comuni. Eppure un piatto di pastasciutta si può mangiare anche a sedere in terra.

Teniamo a mente la lezione di questi popoli che hanno ancora del tempo da “perdere” con altri esseri umani.

“L’amore fraterno continui fra voi.
Non dimenticate l’ospitalità: perché, praticandola, alcuni, senza saperlo, hanno albergato degli angeli.”
Ebrei 13

Il papavero
Inizia ora a colorare i campi uno dei fiori più belli ed effimeri della nostra flora. Il fiore del papavero dura infatti un solo giorno prima che i petali si stacchino avvizziti, ma una pianta può produrne anche 400 in una stagione.
Le sue rosette, l’insieme di foglie alla base della pianta, prima che inizi a fiorire, si possono raccogliere e consumare crude insieme ad altre erbe di campo in insalata, oppure cotte per fare ripieni di ravioli, torte salate, oppure saltati in padella con un po’ di aglio.
I petali, appena raccolti, si possono aggiungere nell’insalata di campo per dare una bella nota di colore.
 

Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari
--------------------------------------------------------------------------------
QUESTO NUMERO DEL CAMMINAREINFORMA VIENE SPEDITO A 3.765 LETTORI

Se non desiderate più ricevere la nostra newsletter, potete cancellarvi direttamente dalla home page del nostro sito, all'indirizzo della Boscaglia

PER SCRIVERCI
boscaglia@boscaglia.it