by La Boscaglia Viaggi a piedi
NUMERO 94 - 22 Novembre 2004

IL CATALOGO 2005 E' PRONTO!
E' stato emozionante scartare i pacchi freschi di stampa del catalogo viaggi a piedi 2005 della Boscaglia di fronte a una platea di 150 persone alla 4a Festa del Camminare di Levanto. E' un bel catalogo, il nostro undicesimo anno di attività si preannuncia intenso! Più di 80 viaggi, tra cui 20 novità, un vero salto in avanti! Proposte per tutti, per avvicinarsi al camminare, per avvicinarsi al proprio essere selvatici, per scoprire quanto camminare faccia bene, per scoprire la Natura incontaminata, conoscere persone "vere", entrare in comunicazione con i luoghi e con sè stessi...
Il catalogo 2005 è un libretto di 100 pagine, verrà spedito nei prossimi giorni a tutti i soci degli ultimi 3 anni. Se non rientrate in questa categoria, e volete riceverlo, basta richiederlo via mail a segreteria@boscaglia.it o per telefono allo 0583 356195.

Questo numero del CamminareInforma è un po' speciale, è quasi tutto scritto da voi, è una selezione delle tante lettere che ci avete mandato in questi giorni... buona lettura!

IL CLUB ALPINO SUSCITA DIBATTITO...
...come previsto. Ecco alcune delle tante lettere ricevute:
"Anch'io sono socia del CAI, ma ho imparato a camminare prima ancora di conoscere il CAI, per cui non ho assorbito la "sindrome da vetta" come l'ho subito battezzata non appena sono venuta in contatto con i primi esseri soggetti da tale morbo.
Penso che proprio di un morbo si tratti ....mi ricordo le prime volte quando ..appena arrivata in cima mi accingevo a godere del panorama, dei fiorellini, o cominciavo ad osservare qualche rapace che volteggiava maestoso...quella voce teriibile che diceva" raggiungiamo anche quell'altra vetta?".
Per fortuna che i soci non erano tutti così e se ho continuato a frequentare il CAI è perchè ho trovato anche chi " amava camminare" e perchè penso sempre che anche se è solo una goccia , ma posso sempre portare il mio contributo per aiutare che ne è affetto a guarire dalla "sindrome da vetta"
(Gabriella)

A RIGUARDO DI QUELLO CHE HAI SCRITTO (DALLA PARTE DEGLI ULTIMI):
SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON TE, IO AL CAI CI HO INSEGNATO ALPINISMO PER 10 ANNI: NON VEDONO ALTRO CHE LA META E LA MAGNATA AL RIFUGIO ... QUANDO NE FACEVO PARTE HO DISCUSSO CON MOLTI, MA è INUTILE. DEL RESTO PURTROPPO IN ITALIA QUELLI CHE SONO VERAMENTE INTERESSATI ALLA NATURA, AD OSSERVARLA CON INTERESSE E CURIOSITà E A RISPETTARLA, SONO VERAMENTE LA NICCHIA.
MARCO, GEOLOGO DI KAILAS

Carissimo Luca, ho appena letto l'ultimo numero di Camminareinforma e ho notato la critica verso lo slogan del CAI "Dallo sport alla vetta". Premetto che che ormai da parecchi anni (anche a causa dell'età) ho imparato ad apprezzare la montagna in tutti i suoi aspetti, grazie e sopratutto alla frequentazione dell'ambiente CAI.
E' naturale che il CAI, data l'eterogenea composizione della sua struttura sociale possa in alcuni casi assecondare alcuni aspetti agonistici della frequentazione della montagna, ma Ti assicuro, non è questo lo spirito prevalente nella nostra associazione.
A conferma di ciò Ti invito a leggere (sulla nostra stampa sociale) le note sull'attività delle commissioni escursionismo e Tutela Ambiente Montano. Meglio ancora, potrai leggere gli atti del convegno organizzato dalla S.A.T. e dal  CAI, svoltosi a Trento il 16 Ottobre scorso dal titolo " Montagna fonte di solidarietà", durante il quale sono intervenuti alpinisti di chiara fama a portare le loro esperienze "umane" certamente non riferite ad attività sportive di tipo agonistico, ma semmai intese a vincere battaglie per il recupero di valori che si ricontrano sempre più raramente nella nostra "moderna" società.
Ciao,
Filippo Ubiali
CAI Ponte S. Pietro

"...volevo partecipare con una mia impressione...anche per me la montagna è inanzitutto ricerca interiore, una 'passeggiata spirituale', concedetemi l'espressione, ma riconosco che non tutti possiedono uno spiccato senso di ricerca interiore, esistono persone che si liberano 'facendo' e lo sport è una buona sfida e un buon esercizio di eliminazione, senza quel necessario 'sentire' che è proprio solo di alcuni. Per quanto riguarda la competitività....bhè è positiva se la sfida è verso se stessi...scusate se mi sono esposta, ma per me il rispetto della natura comincia dal rispetto della  diversità...BUONA STRADA!" (senza firma)
 

L'ALTRA FACCIA DELLE CELEBRAZIONI DEL K2
Sempre a proposito del dibattito sul Club Alpino, Mario Vittoriali di Brescia, socio Boscaglia e socio CAI, ci invia un vero e proprio articolo sul trekking al K2 organizzato dal CAI per le celebrazioni del cinquantenario, da cui riprendiamo solo le conclusioni (per questioni di spazio):
"L’occasione fornita dai festeggiamenti del 50esimo anniversario della salita del K2 (o Chogori, in lingua Baltì) sarebbe stata la più adatta per iniziare a fare qualcosa. Magari pensando anticipatamente a come gestire la grande richiesta di manodopera, cercando così di ridurre i rischi. Oppure recuperando i corpi dei morti del fiume Dumordo, dimostrando tutto il rispetto dovuto alla loro dignità di uomini e riconoscendo il valore di tutti coloro che da sempre aiutano gli alpinisti a raggiungere la fama.
Invece tutte le volte che alpinisti e trekkers tornano laggiù lo fanno per "conquistare" qualcosa, una vetta, un traguardo, che sia pure il campo base, per la tipica vanità occidentale di poter dire d’esserci stati, per l’ostentazione del trofeo e per la gloria effimera di aver compiuto un’impresa. Raramente si va per comprendere, per studiare, per aiutare.
C’è il rischio che il Chogori faccia la stessa fine dell'Everest e di troppi altri ottomila, banalizzati, in qualche modo comprati e venduti, insomma tritati dalle logiche commerciali. Il Chogori andrebbe salvato perché è una montagna troppo speciale, la più bella e la più difficile tra le 14 avvolte nell'aria sottile. Perché ha una storia in qualche modo andata sempre per la sua strada nel grande romanzo dell'alpinismo mondiale: niente mediazioni, niente sconti e trucchi, niente possibilità di improvvisazione, ma sfida estrema, sportiva e leale. Una montagna così è un tesoro per tutti e sciuparla sarebbe un delitto."

BOSCAGLIATOSCANA NASCE BENE...
Abbiamo ricevuto anche questo:
"Che splendida giornata.
Penso che la neonata BoscagliaToscana stia crescendo molto, le escursioni fatte fino ad ora sono state di messa a punto, di ricerca dell'armonia e del metodo di lavoro giusto, con la nostra filosofia del camminare con consapevolezza. Ieri nell'escursione "a Lamole nel Chianti" abbiamo trovato il piacere di camminare, per vagabondare, su sentieri non segnati dalle carte. Lo svolgersi del percorso è stato suggestivo, caratteristico, la nostra guida Luca Granucci ha dato ritmo al camminare con spiegazioni sul territorio, sulla storia, la flora la fauna ha tenuto il gruppo sempre in costante armonia, tutti sempre attenti alle sue spiegazioni. Ha previsto nel pomeriggio poco prima del ritorno alle auto una degustazione con un buon bicchiere di vino (di sua produzione) con assaggio di pecorino con miele (miele di sua produzione) tutto questo per darci anche un ricordo dei sapori del luogo. E' stata una giornata fredda con un vento di tramontana, ma durante la giornata non ho visto nessuno senza un sorriso, soddisfatto, si vedeva ma soprattutto si percepiva la serenità nelle persone, il piacere di esserci.
Vorrei togliere ogni dubbio ed ogni facile conclusione del tipo "ma lui è un professionista" non è la professionalità di Luca che a creato l'armonia e il piacere della giornata, ma la passione nello spiegare il percorso, nella preparazione passo dopo passo con interventi mirati a suscitare in noi delle emozioni.
In poche parole, conoscere, informarsi, su quello che si sta preparando.
Cito le parole di saluto del Granucci: "spero di aver suscitato in voi anche una sola emozione"
Luca Mannini - BoscagliaToscana

E SULLA FESTA DEL CAMMINARE...
"Ringrazio La Boscaglia, le guide e tutto lo staff organizzativo per i due bellissimi giorni a Levanto, in occasione della festa del camminare.
Sinceramente ero un po' prevenuta circa il numero elevato di partecipanti, pensavo fosse un raduno un po' caotico e dispersivo. Invece è stata un' esperienza veramente piacevolissima e simpatica, che ha lasciato un bellissimo ricordo e anche un po' di vuoto.
Anche il tempo è stato nostro alleato, ha voluto premiare la nostra voglia di stare insieme.
Un ringraziamento particolare a Domenico, per la perfetta organizzazione, che sicuramente lo ha impegnato molto.
Grazie a tutti e un saluto affettuoso
Gloria - Genova"

Ringraziamenti anche da Enrico di Milano, Marina di Verbania... e noi ringraziamo prima di tutto i musicisti occitani del gruppo "L'Estorio Drolo" per il bellissimo concerto, poi tutti i partecipanti, siete veramente fantastici, il vostro esserci è per noi l'energia per far camminare questa grande idea!
 

VIAGGI A PIEDI: DISPONIBILITA' POSTI AL 22 NOVEMBRE

4-8 Dicembre CINQUE TERRE E PORTOFINO (LIGURIA) @: 2 posti vedi scheda
19-26 Dicembre NATALE: GRAN PARADISO CON LE RACCHETTE DA NEVE @@@: 11 posti vedi scheda
27 dic. - 7 genn. CAPODANNO - IL DESERTO DEL MAROCCO: completo
27 dic. - 1 genn. CAPODANNO A CAPRI - BARCA A VELA E TREKKING: annullato
27 dic. - 4 genn. CAPODANNO IN SICILIA: 6 posti vedi scheda
29 dic. - 1 genn. CAPODANNO DA ORSI E LUPI (ABRUZZO): 9 posti vedi scheda
21-23 gennaio SULLE TRACCE DEL LUPO CON LE RACCHETTE (ABRUZZO): 10 posti
27-30 gennaio LE FORESTE CASENTINESI CON LE RACCHETTE (TOSCANA): 14 posti
10-13 febbraio LA FORESTA TARVISIANA CON LE RACCHETTE (FRIULI): 14 posti

BIODINAMICI
Dal 25 al 28 novembre si terrà a Sabaudia (LT) il 24° Convegno internazionale di Agricoltura Biodinamica, presso l'hotel Oasi di Kufra. L'agricoltura biodinamica, praticata in tutto il mondo da 80 anni (la introdusse Stainer), parte dal principio che l'azienda agricola è un organismo vivente che deve rispettare i cicli della natura. Questa edizione ha come titolo "Fertilità della terra, qualità del cibo. Salute della terra, salute dell'uomo."
Info: 02 29002544

AMBROGIO!
Vi segnaliamo un CD di musica popolare, l'ultimo di Ambrogio Sparagna, organettista laziale, maestro concertatore della Notte della Taranta. E' musica fuori dal tempo, canzoni che guardano alla tradizione ma inventano un linguaggio nuovo, e le voci di Francesco de Gregori, Teresa De Sio e Francesco Di Giacomo creano piccole perle di suggestione.
Il Cd si intitola come l'autore, "Ambrogio Sparagna", il quale tra l'altro è l'organizzatore anche del Festival della Zampogna a Maranola, provincia di Latina, dal 21 al 23 Gennaio 2005, in cui potremo ascoltarlo suonare accompagnando le "Litanie" di Giovanni Lindo Ferretti, con cui ha allacciato una interessante collaborazione artistica.
Ci vediamo dunque a Maranola a Gennaio!

L'ANGOLO DI ALESSANDRO

CANTO DI VIAGGIO
Passeggiando tra gli scaffali di una biblioteca, mi è capitato di soffermarmi su un titolo e su un autore che non potevano lasciarmi indifferente, si tratta del libro "Il viandante" di Hermann Hesse.
Vi riporto qualche riga dall’introduzione e una bella poesia che vi invito a leggere ogni volta che partite per un viaggio e a maggior ragione per un escursione a piedi con La Boscaglia.

"...vorrei aggiungere soltanto che io non credo ad uno speciale "talento per viaggiare", di cui spesso si parla. Le persone che nei viaggi sono capaci di rendersi ben presto familiare un paese straniero e di posare gli occhi sui valori autentici e più preziosi, sono le stesse che hanno colto il significato della vita, che sanno seguire la propria stella. Una forte nostalgia delle fonti della vita, il bisogno di instaurare un rapporto amicale con tutto cio’ che vive, opera, cresce e di sentirsi tutt’uno con esso, è la chiave che dischiude i segreti del mondo. Proprio alla conquista di tali segreti queste persone tendono, con incontenibile desiderio e con gioia, non soltanto durante i loro viaggi, ma anche nel ritmo della vita e nelle esperienze di ogni giorno."

Canto di viaggio
O sole, entrami luminoso nel cuore,
o vento, disperdi con il tuo soffio pene e malanni!
Non conosco sulla terra gioia più profonda
Dell’essere in viaggio in paesi lontani.

Verso la pianura dirigo i miei passi,
il sole deve bruciarmi, il mare rinfrescarmi;
per partecipare alla vita della nostra terra
dischiudo festosamente tutti i miei sensi.

E così ogni giorno novello deve
indicarmi nuovi amici, nuovi fratelli,
finchè senza pena posso mettere in luce ogni energia,
essere amico e ospite di tutte le stelle.

BIANCO, ROSSO E VERDE, ECCO IL CORBEZZOLO!
Pochi lo sanno ma il corbezzolo fu preso come pianta simbolo durante il nostro Risorgimento per una sua caratteristica, quella di avere i fiori bianchi, le foglie verdi e i frutti rossi tutti e tre presenti contemporaneamente sulla pianta. In effetti questa presenza è singolare ed è molto apprezzata dalle api che in autunno inoltrato, quando ormai di fiori c'è ne ben pochi, fanno incetta di nettare in queste infiorescenze dalla graziosa forma a campana. Il loro miele è uno dei più ricercati tra quelli monoflora. La pianta è una delle più  ricercate tra quelle della  flora mediterranea per la sua bellezza e per il suo legno, di colore rossiccio, duro e compatto, adatto ai lavori di tornio. I suoi frutti hanno un aspetto invitante ma il loro sapore non è eccezionale e questo probabilmente è all'origine del suo nome latino, unedo, che significa "ne mangio uno solo". Da questi comunque si possono ricavare bibite fermentate, acquavite e persino dell'aceto. Io ho provato a fare anche la marmellata, è venuta buona, ma un po’ granulosa, per cui non a tutti può piacere.
 

Redazione: Luca Gianotti, Alessandro Vergari
--------------------------------------------------------------------------------
QUESTO NUMERO DEL CAMMINAREINFORMA VIENE SPEDITO A 4.400 LETTORI
Se non desiderate più ricevere la nostra newsletter, potete cancellarvi direttamente dalla home page del nostro sito, all'indirizzo della Boscaglia

PER SCRIVERCI
boscaglia@boscaglia.it