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27 Settembre 2022 (482 / anno XXII)

il cammino /260

Danzare è andare in pellegrinaggio

Chatwin in Anatomia dell’irrequietezza scrive: “Danzare è andare in pellegrinaggio”. Leggendo Storia del camminare di Rebecca Solnit ho imparato che l’espressione cinese per “andare in pellegrinaggio” significa: rendere omaggio alla montagna. Ecco, danzare e rendere omaggio stanno al centro della viandanza. È una parola bellissima che tanti anni fa mi sono ritrovato in bocca. Ho iniziato a usarla e ho notato che subito si installava in altre bocche, al punto che oggi è diventata quasi di uso comune. È successo, credo, perché è una parola eufonica e solare: tiene assieme l’immagine del viandante che danza sulla via e quella della via che si fa danza, una grande festa, un tripudio di umanità e natura…
Luigi Nacci
(da Non mancherò la strada)

✔  Cosa ci insegna il cammino parte 2

Luca Gianotti ha pubblicato sul numero scorso alcuni pensieri su cosa ci insegna il cammino. E aveva invitato tutti a contribuire. Ecco cosa insegna a voi.

cosa ci insegna il cammino?
a condividere. un sorso d’acqua o la fine di una giornata.
a trovare il ritmo. dei nostri passi e del nostro respiro.
a guardare quello che c’è. e non quello che manca.
a stare con noi stessi. senza scappare.
a stare con gli altri. senza giudizi o etichette.
a cogliere un suono. e ad apprezzare i silenzi.
a scoprire colori nuovi. quelli della meraviglia.
Irene Matassoni

A non portare noi nel mondo
ma il mondo in noi
Federica Baldi

Il cammino mi ha insegnato a non fuggire dalle mie paure, ad affrontarle e gestirle
Raffaella Alessandroni

Insegna ad ascoltarsi, a guardarsi dentro un po’ di più di come facevi prima. Ma il cammino è solo l’inizio
Elia Briganti

La lettura di altri bei contributi continua qui.

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✔  i passi gialli

✔  Sapersi adattare

Che questa sia l’estate più calda di sempre è ormai noto.
Siccità mai vista, tempeste, incendi e ghiacciai in ritiro.
C’è di che preoccuparsi.
Ma allo stesso tempo bisogna imparare ad adattarsi.
Dario Sorgato lo dice in un recente servizio del TgPadova Telenuovo dove paragona il cambiamento climatico alla degenerazione della Sindrome di Usher.
Lui ha imparato ad adattarsi al peggioramento della vista e questo è quello che tutti dovremo imparare a fare.
Se saremo in grado di adattarci con la velocità con cui cambiano le condizioni climatiche, è tutto da vedere.
Il cammino è uno degli strumenti che Dario usa per trasferire questo messaggio.
Come abbiamo visto durante gli eventi in collaborazione con NoisyVision, il cammino insegna a pensare a un modo diverso di stare insieme, così come ad adattarsi a quello che si presenta lungo la strada.
Pioggia, vento, sole, caldo, freddo.
Sono condizioni che non possiamo scegliere.
Soltanto affrontare nel migliore dei modi.
Così come i limiti imposti da una malattia a volte vanno semplicemente accettati.
Per poi adattarsi alla vita migliore possibile entro questi confini.

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✔  Patagonia ha un nuovo proprietario

“La Terra ora è il nostro unico azionista”, con queste parole, e con una immagine che lo mostra firmare il cambio di proprietà, Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, a 83 anni cede la proprietà di quello che è diventato un colosso dell’abbigliamento outdoor a due realtà no profit, invece di quotare in borsa la società o di venderla. “Speriamo che la mia scelta influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un mucchio di poveri” ha dichiarato al New York Times il miliardario.

L’annuncio lo ha dato lo stesso Chouinard in una lettera aperta, intitolata: “La Terra è ora il nostro unico azionista”. “Sono passati quasi 50 anni da quando abbiamo iniziato il nostro esperimento di attività responsabile e abbiamo appena iniziato”, ha scritto Chouinard aggiungendo che “se vogliamo avere qualche speranza di avere un pianeta fiorente tra 50 anni, c’è bisogno che tutti noi facciamo il possibile con le risorse che abbiamo. Questo è un altro modo che abbiamo trovato per fare la nostra parte”.

Ecco come funzionerà concretamente il nuovo piano di gestione: CHOUINARD, con la moglie e i figli, ha ceduto le azioni con diritto di voto di Patagonia, pari al 2% del totale, al Patagonia Purpose Trust che avrà il ruolo di proteggere i valori dell’azienda. Il restante 98% è stato devoluto al Holdfast Collective, associazione senza scopo di lucro che utilizzerà tutti i profitti (circa 100 milioni di dollari l’anno) per finanziare progetti a difesa della natura e nella lotta al cambiamento climatico. Stiamo parlando di un’azienda da 3 miliardi di dollari di patrimonio e da 1 miliardo di fatturato all’anno. 17,5 milioni di dollari è stato il costo in tasse che l’operazione ha richiesto alla famiglia Chouinard la quale ha espressamente rifiutato qualsiasi forma di riduzione o esenzione.

Da sempre seguiamo e sosteniamo Patagonia per il suo impegno ambientale, le sue scelte coraggiose e anti-consumistiche, e ancora una volta il “vecchio” Yvon non ci ha traditi. Sperando che sia da esempio per altri imprenditori…

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✔  Meridiani sul Cammino Celeste

È in edicola il nuovo numero monografico di Meridiani Cammini, dedicato al Cammino Celeste. Il Cammino Celeste parte da Aquileia, e dirigendosi verso Nord, arriva in 10 giorni al Santuario del Monte Lussari (Tarvisio). Ma questo è solo il cammino italiano, perché in realtà i cammini religiosi verso il santuario sono tre, a quello italiano si aggiunge un pellegrinaggio dall’Austria e uno dalla Slovenia. Parlando del cammino italiano, le 10 tappe hanno una media di 20 km al giorno. È un cammino con tappe di montagna, quindi consigliato da giugno a settembre.

Il numero di Meridiani si apre con una storia di San Marco, di cui si seguono le orme. Il diario di un pellegrino ci consente di seguire il filo del percorso. Che parte da Aquileia e dalla sua importante basilica. La lingua friulana risuona nelle orecchie per tutto il percorso, come non ricordare allora Pasolini? Altra storia da ricordare è quella della grande guerra, il cammino è pieno di memorie, a cominciare dal santuario di Redipuglia.

Nella seconda parte della rivista si parla anche di percorsi in bicicletta, pensati appositamente per le e-bike. Per poi raccontare anche la via austriaca e la via slovena.
Come sempre, Meridiani contiene anche una sezione di informazioni utili al camminatore, tra cui consigli eno-gastronomici, e una mappa dettagliata in esclusiva.

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 27 settembre (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)

9-16 ottobre: Camminayoga in Catalogna (Spagna) guida: Nico Di Paolo difficoltà: @@ Cammini di Pace 3 posti
10-14 ottobre: La via delle vigne di confine (Friuli-Venezia Giulia) guida: Luigi Nacci difficoltà: @@ 6 posti
13-16 ottobre: Tra acqua e haiku – In cammino nella laguna veneta (Veneto) guida: Anita Constantini + Francesco De Sabata (docente di haiku) difficoltà: @ In collaborazione con la Scuola del viaggio 2 posti
15-22 ottobre: Lucania, dalle gravine ai calanchi (Basilicata) guida: Micha Calà difficoltà: @@@ 9 posti
15-22 ottobre: Il sentiero dell’inglese in Aspromonte (Calabria) guida: Andrea Laurenzano difficoltà: @@ 1 posto
16-23 ottobre: Camminando sulle Isole Eolie (Sicilia) guida: Nanni Di Falco difficoltà: @@ 1 posto
22-29 ottobre: Il Gargano e la Foresta umbra (Puglia) guida: Cesidio Pandolfi difficoltà: @@@ 12 posti
22-29 ottobre: Sud Est Sardegna, selvaggio entroterra e mare d’autunno guida: Matteo Casula difficoltà: @@@ 4 posti
29 ottobre-1 novembre: Camminate d’autunno a Monteriggioni (Toscana) guida: Mauro Agliata difficoltà: @ 11 posti
29 ottobre-5 novembre: Karpathos, isola senza tempo (Grecia) guida: Freedom Pentimalli difficoltà: @@@ 2 posti
29 ottobre-5 novembre: Il sentiero dell’inglese in Aspromonte (Calabria) guida: Andrea Laurenzano difficoltà: @@ 1 posto
1-5 novembre: Carso aspro e dolce: fascino e mistero del confine (Friuli-Venezia Giulia) guida: Luigi Nacci difficoltà: @@ 9 posti

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Capodanno in cammino

Sette le proposte della Compagnia dei Cammini per Capodanno! In Marocco il gruppo è già completo, si sta riempiendo quello della Sicilia. Altri cammini di Capodanno in Sardegna, Calabria, Abruzzo, Sabina e Monteriggioni.

  ➤  Capodanno 2022-23

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

24 ore per Julian Assange

Il 15 ottobre è stato organizzato un evento mondiale, la 24 ore per Julian Assange, con iniziative diffuse in tutti i territori, piccoli e grande momenti per ricordare l’ingiustizia che questo giornalista sta subendo, 175 anni di carcere per aver tirato fuori verità nascoste. L’idea nasce in Italia, da organizzazione quali Amnesty International, Italia che Cambia, L’Indipendente, Terra Nuova e tante altre. Ma si sta diffondendo anche tanti altri paesi.
Si punta alla massima apertura, diversità e creatività possibili – un piccolo evento di quartiere, uno spettacolo, una manifestazione, un incontro tra amici, un video, un’intervista radiofonica, una dichiarazione.
Tutti sono benvenuti, non importa quanto “piccoli” o “grandi”, “meno giovani” o “giovani”: sono invitati attivisti di base, giornalisti, personaggi dello spettacolo, artisti, scrittori a partecipare secondo le loro possibilità, capacità e gusti.
Organizzate e partecipate a eventi per Julian Assange! Ecco il link alla manifestazione.

Camminata meditativa di pace a Rimini

Mercoledì 19 ottobre, ore 19, appuntamento a Rimini per una Meditazione camminata “Passi di pace”, nella tradizione del buddhismo zen di Thich Nhat Hanh.
Scrivono gli organizzatori:
“Consapevoli che il mondo è straziato da guerre- anche contro l’ambiente- e da violenza, ma che ci sono semi di pace, vogliamo coltivare questi semi prima di tutto in noi stessi, nell’apertura alla città. Proponiamo per questo un’esperienza di pace, una meditazione camminata nel cuore di Rimini, per mettere in circolo energie di pace.
La proposta è rivolta alle donne, agli uomini di buona volontà costruttori e costruttrici, ricercatori e ricercatrici di pace.
Cammineremo lentamente, insieme, in silenzio, ascoltando il proprio respiro, facendo attenzione al ritmo dei propri passi, ai piedi che toccano la terra; ponendoci in relazione con la vita che ci circonda, e con le persone che condividono la nostra esperienza. Thich Nhat Hanh diceva che camminando si cura la terra.”
Per informazioni: Mariolina matentoni@gmail.com
Ritrovo alle ore 19 all’Arco di Augusto, Piazzale Kennedy.

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✔  Lettere

Dal cammino sulla costa jonica mi porto a casa…
« … un sassolino incastrato nella suola dello scarpone e un altro levigato dall’onda in una piccola tasca dello zaino. Lì c’è anche una nocciola, raccolta sotto un albero dimenticato dall’uomo, ma non dagli animali.
Mi porto a casa il profumo di un rametto di timo, piccolo vessillo sullo zaino, che generoso rilascia ancora la sua fragranza riportandomi tra polverosi sentieri colorati dal biondo secco di un’estate violenta, da bianche argille, da coraggiose piantine odorose.
Mi porto a casa l’odore del mare e i suoi azzurri, il suo abbraccio ristoratore dopo il cammino, la sua nenia notturna accompagnata dal vento, il suo brontolio al nascondersi del sole.
Mi porto a casa gli incontri lungo il cammino: un pescatore che di primo mattino è lì lungo la spiaggia in paziente attesa e ci regala un sorriso e una storia; una donna che fuori la porta di casa osserva preoccupata i pochi contenitori con riserva d’acqua perché, ci racconta, l’acquedotto non funziona in questi giorni.
Mi porto a casa soprattutto la condivisione semplice e vera con le compagne del cammino: la voce cristallina di Alessandra, i suggerimenti di Antonella, i consigli di Olga e Bernardeta, i balli di Monica e Francesca, l’attenzione di Elen e Carmen, i sorrisi accoglienti di ognuna e i pezzetti di vita messi a nudo, passo dopo passo.
Mi porto a casa questa terra d’Aspromonte distesa fra mare e monti che regala colori di albe e tramonti, odori di erbe, sapori di mense generose, linguaggi che vengono da lontane radici, ruderi che trasudano storia e fatiche, amore e passione che Andrea fa trasparire da un racconto, una descrizione, una battuta, tante piccole attenzioni e preziosi silenzi.
Mi porto a casa… »
Daniela M. – Costa jonica – 17/24 settembre 2022

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✔  Il video finale

Le musiche del Cammino di Santiago, le cornamuse e le zampogne di quei luoghi raccolte in un disco dal titolo “Piperegrinos. As Gaitas do Camiño”

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“Il Monviso! Questa maravigliosa montagna, che forma la parte più originale, più graziosa e più ardita dell’impareggiabile cornice che corona ogni vista dell’Italia settentrionale: il padre del maggior fiume d’Italia, la sola cima […] di cui pare che i romani ci mandassero memoria: il pinifer Vesulus!”
(Quintino Sella)

Tutto sul Monviso, sulla Val Varaita (dove grazie alle nuove generazioni i paesi occitani stanno rinascendo) e sulla Valle Po, con le informazioni pratiche per le valli, i rifugi e la salita alla vetta, sull’ultimo numero di Meridiani Montagne, da poco in edicola.

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