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7 Aprile 2023 (491 / anno XXIII)

il cammino /269

Gruppo Compagnia dei Cammini verso il Laurebina Pass, 4600 metri

Gruppo Compagnia dei Cammini verso il Laurebina Pass, 4600 metri

La neve in Nepal, imprevisto gioioso

Certe volte in cammino arrivano imprevisti: il gruppo in Nepal appena tornato ha vissuto l’esperienza di una bella nevicata, come vedete dalla foto qui sopra. Certo, salendo a un passo a 4600 metri è assolutamente possibile, ma è anche stata una sorpresa. Gli imprevisti vanno accolti con gioia, e se leggete più sotto le due lettere di due partecipanti (Alessandra e Federica), troverete solo gioia e gratitudine. Matteo Casula sale sul pendio ripido e innevato, con la bandiera della Compagnia dei Cammini sulle spalle, quasi a voler significare che per noi gli imprevisti vanno accolti col sorriso sulle labbra. Il cammino ci insegna anche questo, tra le tante belle cose.
Luca Gianotti

In questo numero:

Grecia, s’Agapõ!

Corfu, Grecia

Due viaggi novità sulle isole greche. A parte i cammini storici e classici (Creta, Karpathos…), nel calendario Compagnia dei Cammini si aggiungono Corfù e Ikaria, due cammini lanciati dalla giovane guida Freedom Pentimalli, che grazie alle sue origini grecaniche è esperto di greco e cultura greca. La traversata di Corfù è dal 5 al 13 maggio, 7 giorni di cammino, difficoltà 3 orme; Ikaria è una delle isole più misteriose e affascinanti, il cammino è dal 16 al 24 giugno, 8 giorni di cammino, difficoltà 2 orme.

✔  Recensioni

✔  Come il cammino agisce sui gruppi e viceversa

Marco Saverio Loperfido – "Tre lune nelle scarpe. Come il cammino agisce sui gruppi e viceversa", Edizioni Il Lupo 2022Marco Saverio Loperfido è una guida escursionistica laziale, laureato in filosofia e specializzato in pedagogia, ha dedicato la sua attività all’uso sociale dell’essere guida. Non accompagna “turisti”, ma accompagna malati psichici per una Asl di Roma, accompagna minori con problemi di giustizia, accompagna ragazzi per progetti pedagogici. Il libro che ha pubblicato per Edizioni Il Lupo è una summa del suo pensiero, sono pensieri che spaziano da un argomento all’altro, e contiene tanti spunti di riflessione interessanti.
Partiamo dal titolo: viene da un proverbio dei nativi americani, “prima di giudicare una persona cammina tre lune nelle sue scarpe”. Nella prefazione Loperfido ci racconta la saga dei nomi scelti prima di arrivare a quello definitivo, e questa carrellata ci consente di capire meglio i temi del libro: “Sociologia dei gruppi in cammino”, “La speciale grazia dei camminatori”, “La danza dei camminatori”… Da cui si evince che da una parte Loperfido tenta di costruire delle teorie, con supporti storici, filosofici e scientifici, ma dall’altra poi si fa prendere da ricordi personali e frammenti di emozioni, per cui alla fine abbiamo in mano un libro ibrido, anche incompiuto se volete. Ma interessante, perché di spunti di riflessione ne contiene tanti.
Avevo parlato nel numero scorso del progetto Strade Maestre, di cui Loperfido è uno degli animatori, e nel libro un capitolo è dedicato proprio a questa idea un po’ folle ma affascinante: far camminare per un intero anno scolastico una classe di terza o quarta liceo. Sarebbe la prima volta al mondo, un esperimento così non è mai stato fatto, e io spero davvero venga fatto perché ci potrebbe insegnare tanto. Qui Loperfido racconta le basi pedagogiche che stanno alla base di questa idea, e la rende più convincente ancora, rispetto a quanto si può leggere sul sito.
Arriviamo ora alle conclusioni, che sono piuttosto una idea programmatica da sviluppare in futuro, e lascio la parola all’autore:

Bisogna “riportare il cammino a essere mezzo di locomozione e non solo esperienza vacanziera, non tanto per spirito reazionario, quanto per presa di coscienza del suo potere formativo, del suo ruolo storico. (…) Incardinare il cammino nell’educazione dei bambini e nella formazione delle persone, nella didattica scolastica degli adolescenti e degli universitari, nell’ambito medico e psicologico, nelle possibilità di recupero degli individui per la società, ma senza che il cammino sia al centro, bensì solo strumento, come d’altra parte è sempre stato fino all’altro ieri.”

E l’idea che il cammino debba sparire dai riflettori e inabissarsi in pratica consuetudinaria ci piace, a noi che al cammino abbiamo dedicato la vita. (LG)

Marco Saverio Loperfido – “Tre lune nelle scarpe. Come il cammino agisce sui gruppi e viceversa”, Edizioni Il Lupo 2022 – 14 euro

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✔  La tenda più leggera (e costosa) al mondo

Zpacks Duplex, porte aperte.jpg

La tenda Zpacks Duplex è un’ottima scelta per chi cerca una tenda resistente, veramente impermeabile e ultraleggera per il proprio cammino. Realizzata con il materiale Dyneema, questa tenda è resistente ai raggi UV, ai tagli e alle abrasioni, garantendo una durata maggiore rispetto ad altre tende. Inoltre, il fatto che non sia dotata di paleria, ma si monti con l’ausilio dei bastoncini da trekking, la rende ancora più leggera e facile da trasportare.
La Duplex è una tenda per due persone, esiste anche un modello per una singola persona la Plex (395 grammi), ma la mia scelta è ricaduta sul modello più ampio che con i suoi soli 525 grammi consente di avere più spazio disponibile anche da soli ospitando tranquillamente anche lo zaino.
I segni di usura possono presentarsi sui punti di tensione dove premono i bastoncini, ma questi, anche da altre testimonianze raccolte sono riscontrabili solamente dopo oltre 150 notti di utilizzo. Questo dimostra l’elevata qualità della tenda e la sua capacità di resistere all’usura.
Anche se richiede un po’ di esperienza nel posizionamento, soprattutto in terreni sassosi, una volta imparato il trucco, si ottengono ottimi risultati anche direttamente su placche rocciose. Inoltre, grazie alla sua impermeabilità, la tenda garantisce una protezione affidabile dalle intemperie. A differenza delle altre tipologie di tende in nylon, impermeabili, ma che comunque assorbono umidità in caso di pioggia, rendendo lo smontaggio mattutino più lungo e complicato, il dyneema non assorbe umidità e basta una scrollata per avere la tenda pronta per essere riposta nello zaino.
In sintesi, la tenda Zpacks Duplex è un’ottima scelta per chi cerca una tenda leggera e resistente per il proprio cammino. Anche se richiede un po’ di esperienza nel posizionamento, una volta acquisita, si ottengono ottimi risultati anche su terreni difficili. Inoltre, grazie al suo peso leggero, è facilmente trasportabile durante il trekking. Consiglio vivamente questa tenda a chiunque stia cercando una soluzione affidabile e sostenibile per le proprie avventure all’aperto.
Il grosso svantaggio è il costo: 699 dollari (oggi 630 euro) più 20% di costi doganali, si va a circa 750 euro, se cercate qualcosa di economico questa tenda non fa per voi, ci sono cloni cinesi comunque di qualità, ma il peso di questi ultimi è comunque doppio rispetto alla Zpacks.
Si acquista solo sul sito della piccola azienda produttrice americana.
Matteo Casula

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✔  I passi gialli

✔  Equilibrio

Nelle scorse settimane ho condiviso qualche spunto sui cinque sensi che tutti conosciamo.
Ma il viaggio attraverso i sensi non è finito.
Secondo l’approccio di Aristotele per cui ad ogni senso corrisponde un organo, a partire dal 1842 si può aggiungere un altro senso: l’equilibrio.
In quell’anno Jean Pierre Flourens ha scoperto il labirinto vestibolare, che si trova nell’orecchio interno ed è l’organo che controlla l’equilibrio.
Anche se non è un senso di percezione, ovvero non trasmette informazioni dall’esterno all’interno, dall’ambiente al cervello, è un senso molto importante.
Non solo controlla la capacità di mantenerci in posizione eretta, ma anche la capacità di orientamento e la velocità.
È facile immaginare quanto questo senso sia importante quando si cammina e quando si è tra le montagne e nella natura.
Il sistema vestibolare consente di decidere con quale velocità camminare, di coordinare il movimento.
Il cervello utilizza le informazioni dal sistema vestibolare nella testa e dalla propriocezione in tutto il corpo per consentirci di comprendere le dinamiche e la cinematica del corpo (compresa la sua posizione e accelerazione) costantemente.
In alcuni tipi di Sindrome di Usher, la malattia di cui sono affatto, è compromesso anche questo senso.
Credo sia fondamentale conoscere come funziona il nostro corpo e cercare di allenare e controllare con consapevolezza i movimenti e la velocità del nostro camminare.
Quando si dice che il cammino lento è il modo migliore per godere del viaggio a piedi è bene sapere che quella lentezza è la conseguenza del controllo del nostro equilibrio.
E se diciamo che siamo equilibrati è perché siamo grado di controllare la velocità.
In tutti i sensi.

Dario Sorgato (NoisyVision)

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✔  Concluso il primo cammino con biodanza

Si è appena concluso il cammino sulla Francigena, vicino a Monteriggioni, "Biodanza in cammino", con la guida di Fabiana Mapelli e Ori Jedlowski come facilitatrice di Biodanza.

Biodanza significa letteralmente “danza della vita”: la vita che danza nel vento mutevole, che danza nella crescita delle nuove foglie, dei nuovi germogli, la vita che danza nella grande quercia che abbiamo abbracciato commossi, la vita che danza nei nostri passi, nei nostri respiri silenziosi, nei nostri sorrisi e sguardi, che danza nel contatto leggero eppur potente dello sfiorarci le dita. Abbiamo danzato nei prati fra i solchi lasciati dai cinghiali, fra le margherite, immersi nell'abbondanza di colori e sfumature che Dio, la vita stessa, sa generosamente creare, abbiamo danzato fra cielo e terra. E danzare è in un senso molto ampio: si è trattato di vivere il nostro corpo come strumento di espressione creativa e vitale, di relazione con gli altri e con la Natura in cui eravamo immersi. Sorridendo, cercando un contatto più profondo con noi stessi e con i nostri compagni di cammino.
Una magia continua è sgorgata dal nostro stare assieme, nella stessa camerata, allo stesso tavolone per mangiare, nella stessa fila di cammino, nello stesso sentiero, a condividere per pochi giorni la vita amplificando la vita. Godendo la bellezza e la fortuna di vivere, regalando quello che siamo.
Io ringrazio infinitamente tutti per questa esperienza meravigliosa e grazie a Fabiana per la fluidità con la quale abbiamo danzato insieme nel cammino, con la quale abbiamo condotto o meglio facilitato assieme il cammino.
Ori

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 6 aprile (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)

17-22 aprile:
Cammino dei borghi silenti (Umbria)
guida: Tommaso Benassi
difficoltà: @@@
3 posti
22-29 aprile:
Cammino Ibleo, il cammino più a sud d’Italia (Sicilia)
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @@
2 posti
22-29 aprile:
Camminayoga in Catalogna: tra i vulcani della Garroxta (Spagna)
guida: Nico Di Paolo
difficoltà: @@
Cammini di Pace
4 posti
24-28 aprile:
La via delle vigne di confine (Friuli-Venezia Giulia)
guida: Luigi Nacci
difficoltà: @@
8 posti
29 aprile-6 maggio:
Grande Cammino dei Briganti: prima settimana (Abruzzo / Lazio)
guida: Cesidio Pandolfi
difficoltà: @@@
10 posti
5-13 maggio:
La traversata di Corfù (Grecia)
guida: Freedom Pentimalli
difficoltà: @@@
9 posti
9-14 maggio:
Isola d’Elba a piedi liberi (Toscana)
guida: Anita Constantini
difficoltà: @@
Cammini di Pace
5 posti
13-21 maggio:
Supramonte selvaggio e blu (Sardegna)
guida: Matteo Casula
difficoltà: @@@@
7 posti
14-20 maggio:
Il Cammino nelle Terre Mutate – parte 1 (Marche / Umbria)
guida: Daniele Moschini
difficoltà: @@@
4 posti
18-21 maggio:
Il Sentiero del Viandante (Lombardia)
guida: Marina Pissarello
difficoltà: @@
5 posti

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Supramonte selvaggio e blu

“Vivere in una cultura della wilderness è sempre stato un aspetto fondamentale dell’esperienza umana. Per centinaia di migliaia di anni non c’è stata wilderness senza qualche forma di presenza umana. La natura non è un posto da visitare, è casa nostra”
Gary Snyder

Queste frasi del poeta della Beat Generation Gary Snyder incarnano perfettamente il cammino in Supramonte in prossima partenza a maggio. Un territorio selvaggio, aspro e che può, a momenti, diventare addirittura inospitale, ma che ha sempre visto la presenza degli abitanti, nello specifico degli abitanti di Baunei; i quali sono riusciti a trovare soluzioni per ricavare il necessario per la sussistenza. Oggi in un ambiente integro e selvatico è possibile ancora vivere questo intimo rapporto tra popolazione e ambiente durante ogni giorno di cammino.
Sempre vista mare, ma sopra altissime scogliere, sarà una settimana in cui non mancheranno dei bagni corroboranti di inizio stagione nelle incredibili cale lungo il percorso.
Si dorme in struttura e in bivacco, ospiti di strutture agropastorali in cui si potrà gustare la semplice e genuina cucina sarda.

  ➤  Dal 13 al 21 maggio, Supramonte selvaggio e blu, 4 orme

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Settimane selvatiche in cammino per ragazzi e adolescenti – Wildfox

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✔  Lettere

Di ritorno dal cammino a Lanzarote

Lanzarote

« Allego Haiku prodotti alla fine del cammino di Lanzarote. È stata un’esperienza nuova, di riflessione e al tempo stesso giocosa. È stato molto bello ritrovarsi alla sera, dopo cena, attorno al tavolo ed esprimere in una parola la giornata passata. E spiegare perché era arrivata proprio questa parola. Con le parole di ognuno di noi, una a testa, alla fine abbiamo composto un haiku, che dono leggero come l’aria di Lanzarote.

Osare una sfaticata, e, l’incontro con la meraviglia, mi specchio.
Aria danza con l’onda potente.
Con tenerezza respiro una carezza.

Infine è giunto anche un Haiku personale:
Aria, respiro l’oceano e il cuore gioioso sa che ritornerò.
Ringrazio Micha che ci ha accompagnato in questo cammino, di passi e di parole emozionanti. »
Silvia C.

Al rientro dal cammino in Nepal

« Di seguito una mia riflessione a caldo, che ho scritto durante il volo di ritorno in Italia.
Nepal, da Katmandu a Lauribina pass, ad oltre 4600 m di quota, attraversando le regioni di Langtang ed Helambu, non un trekking, non un viaggio, un’esperienza.
Si parte da Katmandu, caotica, rumorosa, motorini strombazzanti, traffico, povertà… tanta.
Si prosegue a piedi, si entra nella foresta tropicale, verdissima, scimmie, piante altissime e contorte, il cinguettio degli uccelli, il gorgoglio del torrente, panni stesi, bandierine colorate e svolazzanti.
E poi si attraversano foreste di rodondendri giganti, per lasciare il passo alle montagne, sempre più su, immersi nella neve.
In tutta questa varietà di paesaggi, un vortice di emozioni e sensazioni: pace, leggerezza, soddisfazione, felicità e anche tanta tristezza, quando lungo il cammino incontri i portatori, piccoli uomini e donne nepalesi che portano pesi incredibili: travi di legno, mattonelle, cemento, gerle piene di ogni cosa. Li portano sulle spalle, senza zaino, legati con una corda, senza scarpe, in ciabatte o con scarpe sicuramente non adeguate. Vorresti aiutarli, sostituirti per un attimo a loro. Ti domandi perché, che senso ha la mia e la loro vita. E continui a camminare cercando una risposta.
Grazie Sum e Kamal, le nostre guide nepalesi, ci hanno condotto e accuditi lungo tutto il viaggio con grande umiltà.
E grazie soprattutto a Matteo, che ha reso possibile tutto ciò. »
Alessandra C.

« Viaggiare è sempre più spesso un mordi e fuggi: scegliere un posto di moda, farsi foto, pubblicarle sui social e poi passare alla prossima meta da collezionare. Poi c’è viaggiare con la Compagnia dei Cammini, che non è un semplice viaggio. È un’esperienza immersiva, in tutti i sensi. È conoscere e rispettare il luogo dove si è, cercando di lasciare il minor impatto possibile. È riflettere sul territorio e sulle popolazioni che lo abitano. È guardare le sfumature dei rododendri in fiore. È osservare gli animali, le capre, gli yak e anche le loro impronte e piume misteriose. È questo il viaggio che mi aspettavo e che cercavo.
Un cammino ti rende parte di un gruppo. Cammini da solo ma la tua forza è nelle persone che ti circondano. Con cui condividi la fatica, la meraviglia, la gioia. Non è una gara, non è una conquista. È una scoperta quotidiana, nelle piccole e grandi cose. Insieme. E adesso, il distacco da quelle persone che hanno rappresentato il tuo tutto per 15 giorni, è durissimo.
E infine, il sorriso di Matteo, la guida, capace di rendere più leggero anche il momento più duro. Lui sapeva capire quando stavi per cedere e trovava la parola giusta di cui avevi bisogno. E sapeva guidarti con sicurezza e determinazione, in ogni circostanza.
Il Nepal mi ha regalato un enorme carico di emozioni. Ci vorrà tempo per metabolizzarle e so che per lungo tempo torneranno nella mia mente. Sotto forma di un odore, di un colore, di un sapore. Un tesoro prezioso da custodire.
Namastè, Nepal, e grazie di tutto. »
Federica F.

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✔  Richiedi il calendario dei cammini 2023

Compagnia dei Cammini. I nostri cammini 2023

È un libretto da tenere sul comodino per segnarvi le date dei tuoi viaggi futuri.

È possibile chiederlo compilando questo modulo e riceverlo gratuitamente a casa.

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✔  Il video finale

Luigi Nacci lo ha visto a Trieste, e lo consiglia a tutti i camminatori, questo nuovo film “Trieste è bella di notte”, che ci racconta il cammino per sopravvivere. Ecco il trailer.

Video – Trieste è bella di Notte | Trailer ufficiale

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✔  I nostri numeri

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