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9 Giugno 2014 (324 / anno XIV)
il cammino /102
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Nicholas Roerich, “La più grande e più sacra del Tangla”, 1932
Dipinto su tela.
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Di festival in festival
Il festival del camminare di Bolzano è finito, i ricordi si accavallano, la qualità del festival è stata davvero ottima, il movimento dei camminatori cresce, ecco una piccola galleria che condivido con chi c’era e con chi non c’era, sono le bellissime foto di Michele Piccardo, fotografo ufficiale del Festival.
Da direttore artistico del festival sono orgoglioso di tutti gli ospiti che siamo riusciti a portare a Bolzano, ringrazio tutti loro e ringrazio chi di voi è venuto alle conferenze, agli spettacoli, alle camminate, dando fiducia al nostro lavoro. È stato bello abbracciarvi!
Ora è in corso la Staffetta della Lentezza, che collega Bolzano con il Festival della Viandanza di Monteriggioni. Chi vuole camminare qualche giorno con noi, ecco come fare. Chi invece verrà a Monteriggioni dal 20 al 22 giugno, deve sapere che anche lì la Compagnia dei Cammini è presente e ben rappresentata: il direttore artistico di questo festival è un’altra guida della Compagnia, Luigi Nacci, poi ci sarà Massimo Montanari e i suoi asinelli, e tra gli ospiti altre guide della Compagnia: Luca Gianotti, Roberta Ferraris, Said Zarrouk e Marina.
Nel frattempo il lavoro di organizzazione dei viaggi a piedi va a gonfie vele, i viaggi della Compagnia dei Cammini partono pieni e riscuotono grandi consensi, è ora di pensare all’estate, le nostre proposte sono tante, ogni settimana partono più viaggi, in Italia e all’estero, più facili e più difficili, per adulti e per famiglie, per tutti i gusti e tutte le tasche. Camminate con noi!
LG
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In questo numero:
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Enrico Brizzi ci dona un grande appuntamento: ci accompagna a piedi sulle montagne incantate, le Dolomiti della sua infanzia. Due giorni di cammino, da venerdì 4 a domenica 6 luglio, si salirà sullo Sciliar, si camminerà come in una sorta di rituale di rigenerazione sulle tracce di pastori transumanti e di trovatori medievali, di visionari novecenteschi e di contrabbandieri di ogni epoca.
Due giorni di cammino di grande intensità, tra montagne incantate e le storie di un grande scrittore che del cammino ha fatto la propria vita.
Date una occhiata al programma!
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✔ Galleria d’arte in cammino
L’idea è nata a Barcellona, dall’artista e architetto catalano Josè Puig, una azione collettiva in cui artisti che non potrebbero esporre in sale mostre costose sfilano insieme per le vie della città, ognuno esponendo a tracolla una propria opera. Walking Gallery è un’esposizione d’arte metropolitana che va oltre le pareti e abbatte le logiche ingessate delle gallerie d’arte, portando le opere tra i cittadini, nelle strade, attraverso una performance collettiva e dinamica. Ecco una presentazione video della Walking Gallery di London 2012.
Walking Gallery ora approda anche in Italia, a Milano. La città si trasformerà dunque nel terreno ideale di una singolare sperimentazione, che vedrà l’arte integrata nel tessuto urbano e specchio emozionale dei bisogni e desideri di chi lo abita. Perché l’arte possa divenire così patrimonio collettivo e non rimanga fruibile solo da ristrette cerchie di persone. Gli appuntamenti saranno fissati nel gruppo facebook di Walking Gallery Milano, e il percorso sarà scelto di volta in volta. Chiunque può partecipare, senza alcun esborso. Non c’è alcun tipo di selezione artistica. La prima Walking Gallery italiana si terrà il 13 giugno: inizio alle ore 17 da corso Como – davanti Unicredit.
Per chiedere di essere aggiunto al gruppo facebook scrivere una mail a: walkingallerymilano@gmail.com
Walking Gallery, San Paolo. Foto di Fernando Cavalcanti
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✔ Il cammino e la guerra
Un’intera generazione di artisti e poeti che a fine ’800 e inizio ’900 praticò il camminare come forma di critica al meccanicismo dominante, ricercando un legame diretto con una Natura via via soggiogata, sperimentando un dialogo non razionale con la propria Anima, fu spazzata via dallo scoppio della prima guerra mondiale.
Possiamo rivedere lo stesso meccanismo negli anni ’60 del secolo scorso, con la rivolta della beat generation contro il consumismo, che fu deviata e dispersa nell’antagonismo alla guerra del Vietnam.
La guerra è da sempre stata usata dai potenti per risolvere le loro contraddizioni, scavalcando ogni legge civile, imponendo alle popolazioni violenza e distruzione.
Molti osservatori temono che le crisi sempre più complesse delle società schiavizzate dal libero mercato, intrecciate con l’aggravarsi del degrado del pianeta e l’impoverimento delle sue limitate risorse, possano portare nel giro di pochi anni ad un altro terribile conflitto. Le nazioni più potenti si stanno riarmando per prepararsi a quest’evenienza. E ben sappiamo quanto all’industria bellica ed ai suoi immensi profitti convenga far consumare la merce prodotta, le armi.
Il cammino e la guerra.
Sta crescendo anche nella nostra epoca il numero di persone che in vario modo si rimette in cammino. Il comune denominatore di tutti quanti è un profondo disagio verso una civilizzazione che ingabbia le nostre istintualità e mortifica il nostro bisogno di libertà.
C’è una spinta sana per salvare la nostra natura e la nostra voglia di Natura.
Ma la storia è controllata e guidata da un ristretto establishment che ha come unica motivazione il dio denaro, fregandosene delle conseguenze su persone e ambiente.
In definitiva si ripropone l’eterno scontro fra il bene e il male, con il coltello dalla parte del manico di chi può scatenare guerre per risolvere ogni problematica in maniera autoritaria.
Noi viandanti siamo gente di buona volontà.
La questione è come non essere solo testimoni di un’opposizione all’insensata devastazione di Madre Terra, di non essere solo ingenui e utopistici sognatori di un mondo migliore, di non limitarsi a godere un nostro egoistico piacere. Di fronte al naufragio del Titanic, restiamo a goderci la musica mentre la nave affonda? La storia non ci ha insegnato niente, e cioè che occorre prevenire i tragici eventi, di cui la guerra è uno dei più spaventosi, se non vogliamo piangere amare lacrime a posteriori?
A mio avviso dobbiamo osare rivolgerci alla maggioranza degli esseri viventi, quelli che stanno subendo con noi i malesseri di questo stile di vita, fidandoci che di fronte alla drammaticità degli eventi un messaggio di speranza possa fare breccia.
Il nostro punto forte è che non siamo parolai, che non abbiamo nulla da vendere, che nel cammino mostriamo col corpo l’esempio di una vita sana ed equilibrata.
Vorrei un movimento della viandanza che sappia elaborare un manifesto per la salvezza del pianeta.
Vorrei un movimento rivoluzionario di camminatori, sullo stile di quel che rappresentò il messaggio francescano contro i potentati economici ed ecclesiali dell’epoca.
Scorciatoie non esistono. Ogni passo diventi il tassello di un nuovo linguaggio universale che predichi la pacificazione e la possibile felicità.
Guido Ulula alla Luna
Contributo al Festival della viandanza di Monteriggioni 2014
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✔ Darinka e i suoi primi 1000 chilometri
“C’è chi si è lamentato che le mie foto non ritraggono bellezza, ma la bellezza non si fa catturare in una foto, per quanto essa possa essere bellissima. La bellezza si può solo vivere. Posso semioticamente cercare di trasmettere un messaggio di bellezza, ma preferisco trasmettere le contusioni che si formulano nella mia mente scioccata dall’impatto visivo di determinati contrasti.”
I pensieri che nascono camminando sono spesso interessanti, ce lo dimostra Darinka nel suo diario dopo 1000 km percorsi a piedi. Oggi riflette sulle paure, il rapporto con l’altro…
E continuano i suoi incontri, per esempio con Fortunato Amarelli, “il re della liquirizia”.
Continuiamo a seguire Darinka nel suo blog e la sua pagina Facebook.
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✔ Recensioni
Il trekking del lupo. Per grandi e piccini
Annalisa Porporato e Franco Voglino, coppia di fotografi torinesi e appassionati escursionisti, dopo la nascita della loro bambina si sono specializzati nella pubblicazione di libri dedicati al camminare con bimbi piccoli. Per l’editrice Graphot hanno pubblicato tre libri con proposte escursionistiche in Piemonte, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Per Terre di Mezzo invece ecco questo itinerario di 10 giorni di cammino sulle tracce del lupo attraverso il Parco delle Alpi Marittime in Piemonte e il Parco del Mercantour in Francia. Le distanze sono a misura di bambino, 6- km al giorno, solo in due eccezioni sono più lunghe. Si dorme in rifugio. Ovviamente se percorso da adulti si può fare in 6-7 giorni. Per i bambini lungo il percorso ci sono due centri faunistici, dove vedere da vicino gli animali dei parchi. La guida contiene la descrizione delle tappe, le mappe, gli indirizzi dove dormire. Buon cammino alle famiglie!
Annalisa Porporato, Franco Voglino – “Il trekking del lupo. Per grandi e piccini”, Terre di mezzo 2014 – 13,50 euro
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✔ Viaggi a piedi
Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini: disponibilità posti al 9 giugno
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Una foto di gruppo dal corso di Deep Walking che si è tenuto sull’altopiano del Tretto, vicino a Schio (VI). 18 iscritti, un’ottima armonia. Appuntamento a tutti gli appassionati di camminate consapevoli e meditative con il prossimo corso di Deep Walking, sempre in un ambiente ideale, questa volta in Molise, vicino al mare, ospiti della Fattoria di Vaira, una azienda biodinamica, dal 19 al 21 settembre, si camminerà in campagna ma anche sulla spiaggia, ecco i dettagli del corso.
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✔ Estate bambina, estate di chi cammina
Arriva la stagione calda di giornate lunghe di giornate che mai finiscono se non dopo un tramonto serale assai tardo. È tempo di esplorare, di viaggiare alla scoperta di un mondo fantastico.
Ecco i consigli del Gufo Gigi per una stagione naturale ricca di emozioni.
Mattina. Giocalbero
Invece di stare a letto fino a tardi… Scendere in cortile alla ricerca del cuore dl grande albero. Attività per conoscere nel profondo l’amico albero con una lente di ingrandimento per scovare nelle piccole pieghe della corteccia il micro mondo che si nasconde tra muschi, licheni, larve, insetti. Il condominio albero ha tanti abitanti. Conosciamoli.
Metà mattina. Merenda bella con frutta caramella
Stendere un tappeto per terra e mettervi sopra una ciotola. Prendere frutta varia autoctona e di stagione. Segnate un percorso con il gesso in polvere che si trova in ferramenta e costa poco. Disegnare una specie di pista. Portare la ciotola e il tappeto alla fine della pista. In posizione quattro zampe raccogliere la frutta con la bocca e portarla attraverso la pista seguendone il tracciato, fino alla ciotola. Lasciare cadere la frutta nella ciotola. Se il giocatore ci riesce, la può mangiare. Questo gioco se viene giocato in più amici può diventare una gara a tempo.
Tarda mattina. Legnetto gessetto, disegno perfetto
Raccogliere bastoncini di legno secchi che sono caduti dagli alberi, cercare quelli giù strani, più belli, più fantasiosi. Colorarli con i pastelli a cera, gessi colorati o tempera. I legnetti colorati diventano delle opere d’arte bellissime.
Se trovate i rami di olmo che hanno i segni della grafiosi (che è un parassita della pianta) potete colorare le lunghe e creative scanalature che l’insetto costruisce. Il ramo diventa un insieme di strisce e ragnatele colorate davvero suggestivo.
Pomeriggio. Riposo letterario
Nella pausa post pranzo si può organizzare un bel gioco creando animali fantastici e immaginari.
Mettere insieme […]
(la lettura continua qui)
Massimo Montanari
gufo Gigi con Massimo e Eugenia
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✔ Il cammino educa all’orientamento
“Viviamo nell’epoca del disorientamento, non sappiamo più che cosa siano destra e sinistra, bello e brutto, uomo e donna, vero e falso e persino vivo o morto (come dimostra il caso Englaro).”
Domenico De Masi, sociologo
Se questo è vero, e credo che in gran parte lo sia, oltre a cercarne le cause, sarebbe utile chiederci come contrastare il fenomeno.
Posto che disorientata, confusa, è la testa, troppo sollecitata da stimoli astratti, spesso inverificabili, che dicono tutto e il contrario di tutto, e che l’abuso delle macchine intelligenti aggrava a dismisura questo squilibrio fra il razionale ed il sensoriale, il che fare va di certo nella direzione di un necessario compenso.
Se l’equilibrio fra le varie componenti che caratterizzano l’essere umano è fonte di salute, non c’è dubbio che dobbiamo prestare più attenzione a tutto ciò che riallenerà i nostri dimenticati sensi.
Il cammino educa all’orientamento.
Ecco allora un’altra fra le tante perle che il cammino ci dona.
Chi si mette in viaggio a piedi sa che il dubbio se svoltare a destra o a sinistra, se seguire un percorso od un altro, diventa il pane quotidiano da affrontare.
Nessuno nasce imparato, e infatti sarà la strada a istruire il viandante nella non facile arte di individuare la direzione giusta.
La questione è molto semplice. Se si sbaglia, e non è infrequente che questo succeda, sono km e km in più, e con uno zaino in spalla, già tanta fatica nelle gambe, magari il tempo avverso, magari presto fa buio, se si sbaglia, appunto, si paga dazio.
Cioè paghiamo in prima persona.
La differenza fra arrivare all’agognata meta, e riposare, e restare precari in giro, ci costringerà a stare attenti.
Tanti camminatori sono ormai ipermuniti di cartine, GPS e quant’altro, ma ognuno di noi sa bene che conviene non fidarsi ciecamente della tecnologia, ed una competenza nel risolvere i problemi che il tragitto ci pone occorre averla.
Saperci orientare, nel cammino come nella vita, richiede sacrificio e passione.
Sono le facili scorciatoie che rischiano di non portarci da nessuna parte.
Guido Ulula alla Luna
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✔ La balconata del Cervino
Pensieri rivolti all’insù 17-21 luglio 2013
È un giorno speciale, fanno a gara le alte cime, hanno messo i tappeti della festa: tessuti di raso, bianchi, grigi, dai disegni damascati, argentei quando li punge, illuminandoli, un raggio di sole; statici, rivestono il dolce, a volte irto e sinuoso pendio. Intorno fettucce scroscianti, impetuose, rumorose, bambini dispettosi che scendono a valle, ribelli, senza indirizzo in scatti irrefrenabili, movimentando il paesaggio per incontrarsi, ormai adolescenti, su un falso piano, una gola, per solidarizzare ancora con schiamazzi, senza controllo. Per farsi conoscere si avvicinano. Anche le nubi giocano a rimpiattino, a volte tristi, desiderose di piangere, altre provocatorie che lasciano intravedere, ma non vogliono rivelare, meandri segreti noti solo ai più temerari, compagne inseparabili, a volte esageratamente protettive, di pensieri ed emozioni celate.
Siamo qui per te, “gran becca” roccia metamorfica, dalla doppia cresta che accudisce, sovrastandoli, due piccoli paesi, piramide dai confini non tracciati ma presenti, ignara, noncurante e che, complice con chi ti sta intorno, appari e scompari.
È un gioco da ragazzi, basta contare ad occhi chiusi per darti il tempo di nasconderti e poi voltarsi, senza ingannare, per scovarti lassù imponente ma discreta, stabile, autorevole a raccontarci di esperienze vissute, di uomini che t’hanno sfidato riconoscendo la loro pochezza, ad insegnarci l’umiltà e a riconoscere che nella stabilità si cela la vera forza.
A.M.
La balconata del Cervino, pensieri rivolti all’ingiù 17-21 luglio 2013
Mi trovo a camminare lungo sentieri ignoti, inesplorati senza sapere ciò che mi attende ma con la curiosità che mi spinge ad inerpicarmi, confidando solo sulla volontà, sulle mie gambe, sui miei piedi che, passo dopo passo, prendono confidenza con la terra a volte dura, resistente, indifferente al mio passaggio, altre più avvolgente e morbida che accudisce il mio piede quasi non voglia lasciarlo andare. Orme che si alternano, sinistra, destra, accompagnano il mio respiro che si fa sempre più concitato, sono sola con il ritmo del mio cuore che sento vivo, pulsare per la prima volta in ogni parte di me, mi tiene compagnia, mi indirizza, scandisce il tempo dei miei passi, mi suggerisce di fermarmi ma è il momento del raccoglimento e non c’e altro che il mio passo e il mio respiro per lunghe ore. Il tempo si è dilatato, non mi accorgo che passa, vado avanti e lo sguardo è rivolto in basso, segue l’incedere dei miei passi. Ho lasciato a casa il pilota automatico che mi costringe, inconsapevolmente, a fare mille cose insieme, senza apprezzare, senza godere di ogni attimo. Ora il mio camminare è vivere, momento per momento, essere qui, con me e nient’altro.
Piccoli fiori dai mille colori distraggono la mia vista, nessun floricoltore ha creato quelle composizioni policrome dagli accostamenti perfetti del giallo dell’anemone selvatico con il celeste dei non -ti -scordar -di -me e il rosa antico del rododendro incastonato in un cespuglio di verdi foglie a cui artisti impressionisti, hanno preso ispirazione per le loro opere d’arte. In fondo un pugno di case, ormai piccolo agglomerato alla mia vista, testimoni del mio cammino. Alzare lo sguardo non esaudisce il mio desiderio di sapere quando raggiungerò il punto culminante (non ci è permesso di chiederlo), al di là del quale si presenterà ai miei occhi uno spettacolo affascinante. Mi fermo, mi guardo intorno, giro su me stessa… davanti alla mia vista la capacità di spaziare a 360° sulla linea dell’orizzonte, un cerchio perfetto che muta ad ogni scatto dello sguardo: cielo, creste di monti, cime di alberi tenaci che hanno sfidato l’altezza. Ho superato tutte le mie incertezze, i dubbi, le esitazioni anche il mio cuore ha ripreso il suo scandire lento, lo riconosco, poso lo zaino, mio fedele compagno, l’aria fresca, ora percepita mi risveglia bruscamente, mi prendo cura e ascolto ogni parte del mio corpo, affaticata, ma risvegliata e, con la complicità di un brulichio di cellule, felice di aver vissuto una magnifica esperienza.
A.M.
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Dal 20 al 22 giugno la viandanza è a Monteriggioni
Il Festival della Viandanza torna ancora una volta a Monteriggioni, cuore pulsante della Via Francigena nelle Terre di Siena. Tre giorni all’aria aperta per chi ama viaggiare a piedi e in bicicletta, per chi ha già scelto o vorrebbe scegliere una vita basata ritmi più lenti, umani. Decine di ospiti, tra cui David Riondino, Gianmaria Testa, Giuseppe Cederna, Antonio Moresco, Bernard Ollivier e tanti altri. Incontri, spettacoli, conferenze, camminate, tutto gratuito, tutto in natura, tutto all’insegna dell’amicizia e della condivisione. E per i più piccini, come di consueto, gli asinelli di Massimo Montanari.
Leggi il programma dettagliato!
Summer School della Scuola del viaggio
Trenta studenti, cinque insegnanti, otto giorni, ventiquattro ore al giorno. È la Summer School della Scuola del Viaggio: la prima di questo genere, dal 2005, sperimentata e perfezionata in dieci edizioni consecutive.
La Summer School offre la possibilità…
- di partecipare a laboratori creativi di scrittura di viaggio, fotografia/video, disegno, per sviluppare la propria capacità di osservazione e apprendere sul campo, sotto la guida di esperti, l’uso dei diversi strumenti per raccontare il viaggio;
- di scoprire il territorio e conoscere le persone che lo custodiscono, in una prospettiva di turismo responsabile.
Questa volta la sede è sul confine tra Campania e Molise, ad Alife e Piedimonte Matese, con il Parco nazionale sullo sfondo, dal 26 luglio al 3 agosto 2014: l’Italia più bella e nascosta, crocevia di uomini e storie, il posto perfetto per questo tipo di scuola.
Grandi viaggiatori come Beppe Severgnini, Giuseppe Cederna, Paolo Rumiz, Gianni Berengo Gardin hanno partecipato alla Summer School; e quest’anno tocca a Syusy Blady.
Per informazioni e iscrizioni: www.scuoladelviaggio.it, e c’è anche un video di lancio.
La staffetta della lentezza
Dal Festival del Camminare di Bolzano al Festival della Viandanza di Monteriggioni dal 26 maggio al 20 giugno. Lungo la Via Romea Germanica, la Via Ghibellina e la Via Sanese. Una staffetta che unisce due festival dedicati al camminare e alla viandanza. Una staffetta lenta in cui ciò che conta è il passaggio del testimone. Tutti quelli che si vogliono unire sono i benvenuti, in ogni tappa ci sarà almeno una persona che conosce il percorso o provvista di GPS e potrà dare informazioni ai partecipanti, ma non avrà la responsabilità della conduzione del gruppo. Non si tratta infatti di un viaggio organizzato, ma di un viaggio-evento spontaneo, in cui ognuno dovrà organizzarsi in autonomia per i pernottamenti e per i pasti. Insomma, è una grande occasione per essere “compagni di cammino”. Dettagli qui.
E per chi ama la bicicletta, c’è Ciclomundi!
Ciclomundi è il festival dedicato al viaggio in biciletta, la quarta edizione sarà dal 13 al 15 giugno a Portogruaro (Ve), è l’altro festival delle Vie della lentezza, in rete con quello di Bolzano e con la viandanza di Monteriggioni.
Ecco i dettagli su Ciclomundi
Il corpo che medita a Ischia
Annuale appuntamento estivo di “Il Corpo che Medita”, che si ripete ogni anno dal 1991: “una settimana di rigenerazione” - dal 26 luglio al 2 agosto - a Villa Lina (Ischia) (www.villa-lina.com)
Villa Lina, adagiata in alto su un promontorio tra Forio e sant’Angelo, ci avvolge in un azzurro infinito di mare e cielo. È un’oasi di grande ispirazione che parla di sacralità grazie alla visione e all’opera di Benedetto e Nicola Iacono che ne sono artefici e custodi. Offre due deliziose piscine di acqua di mare-termale e ampi spazi silenziosi per i nostri tempi di “lavoro”, circa quattro ore al dì distribuite tra mattina pomeriggio sera secondo il programma della giornata. Conduce la settimana Adriana Rocco, insegnante di Dharma nella tradizione di Thich Nhat Hanh.
Durante il soggiorno si gioirà anche di piccoli “pellegrinaggi” a piedi in luoghi e tempi magici - con le stelle verso il sorgere del sole sul Monte Epomeo, con la prima luce del giorno verso le sorgenti calde nel mare nella baia di Sorgeto, o attraversando il canyon di argilla verso le antiche terme romane di Cavascura. Il cuore dell’incontro è imparare a coltivare con gentilezza l’arte di purificare, nutrire e aver cura del corpo-mente in ogni momento e in ogni situazione della vita.
Il cibo è semplice, sano, amabile.
Quota a persona comprensiva di pensione completa: in camera a due letti 800 euro; in camera singola 900 euro. Per ogni domanda e per prenotare: adrianarocco@alice.it tel. 055 2312536
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✔ Lettere
« Festival del camminare a Bolzano
Ciao a tutti… e grazie, come sempre. Ci tenevo a salutare chi ieri non sono riuscita ad incrociare, ed a dirvi ancora una volta tutto il mio – nostro, in realtà, Stefi ed Orietta condividono certamente ogni parola – entusiasmo per un week end talmente denso da valere una settimana, per come ne sono tornata rigenerata e di ottimo umore… più del solito!
Ciao direttore artistico, complimenti, abbiamo fatto tutto quel che ci è stato possibile fare senza avere un giratempo, non ci siamo fermate un istante e ogni momento è stato davvero ricco e pieno di positività. Una piccola campana tibetana da viaggio sarebbe l’ideale per scandire i tuoi “Non ci sarà un altro 26 maggio 2014” (e non ridere, è diventato il mio mantra mattutino) ma immagino che sia troppo pesante per lo zaino essenziale che anche grazie a te ho imparato a costruirmi su misura :o) Grazie Luca, ci hai regalato un tempo prezioso.
Maurizio, felice di aver finalmente dato un volto alla voce ed alle mail, di persona sei persino più simpatico, e non era impresa facile superare te stesso!
Luigi che non hai idea di chi io sia – per capirci, una delle due sul treno per Verona, e non la più silenziosa, temo :) – sono contenta che la mia libraia di fiducia non avesse ancora Alzati e cammina quando gliel’ho chiesto giorni fa, mi ha dato l’occasione di scambiare due parole con un personaggio notevole, interessante e piacevole. Ci rivedremo certamente in cammino, prima o poi.
Marina e Said, il calore del vostro abbraccio mi ha detto che avete di me lo stesso ricordo felice che di voi due ho portato a casa da Marrakech, ed è stato struggente e bellissimo risentire il profumo del deserto, del sole e di quel thé che ho cercato invano di riprodurre qui e che mi manca un sacco. Che voglia di tornare… qui, ora e soltanto, vero Marina? Mi ha commosso che tu te ne sia ricordata così bene.
Mi avete dato anche l’occasione felicissima di ritrovare alcuni compagni di cammino che ho rivisto con autentica gioia, e di fare nuovi incontri visto che sulla rubrica del mio telefono ci sono più numeri di quando sono partita (eh si… la mia proverbiale timidezza!)
Con notevole rimpianto devo rinunciare a Monteriggioni perché tornerò a casa il 23 giugno, ma spero ci sarà presto un’altra occasione per rivedervi tutti e magari per incrociare di nuovo i passi, anche con Raffaele, Mauro e l’altro Luca di cui conservo immagini piene di sorrisi. Buona strada a tutti e grazie ancora! »
Barbara
« Ciao Massimo carissimo, come stai? Come state voi tutti di famiglia, Asini compresi? Colgo l’occasione del Cammino per un saluto e per complimentarmi per il racconto dedicato al festival di Bolzano: lì dove i bambini imparano presto a camminare sui sentieri delle Alpi e calzano più a lungo scarponi piuttosto che pantofole!!!! È davvero un racconto “calzante”, che stampo subito e che porterò con me come insegnamento per adulti e piccini. Il primo destinatario della sua lettura sarà Riccardo, il nipotino. Non vedo l’ora che arriviate a Monteriggioni! Vi aspetto con immensa gioia in cuore e per un lungo abbraccio. Se aveste bisogno di qualsiasi piccola o grande cosa per l’organizzazione o l’arrivo, contattatemi pure.
Ciao Luca,
superato il n° 100 trovo lo slancio anch’io per ringraziarti della dedicata preparazione e divulgazione del “Il Cammino”: punto di partenza per riflettere, per aggiornarsi, per leggere di poesia e di narrazione, per condividere esperienze, per lasciarsi ispirare da nuovi passi per nuovi viaggi e per seguirvi in questo semplice stile di vita. È un editoriale che si fà leggere tutto dall’inizio alla fine; di complimenti te ne arrivano tanti, li leggo e li condivido tutti, ma stavolta voglio aggiungere anche il mio! Con il buon proposito di essere sempre felice in cammino!!!!
Buon Cammino da Bolzano a Monteriggioni!
Sappi, che l’offerta di supporto qui da Siena è sempre valida anche per te e il resto della Compagnia.
A presto e grazie 101 volte! »
Paola P.
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✔ Il video finale
Nando Citarella a Bolzano ha avuto un grosso successo personale. Oltre al concerto con i Cafè Loti, di cui potete vedere qualche immagine qui, ha accompagnato una camminata con ritmi e balli ed è stato ospite speciale nel concerto di Eugenio Bennato, facendo ballare il pubblico e facendo divertire Bennato.
La Compagnia dei Cammini organizzerà con Nando Citarella un Cammino d’Autore in Puglia dal 28 settembre al 4 ottobre 2014. Sarà una camminata evento guidata da Luca Gianotti, cammineremo il Gargano da costa a costa, da sud a nord, partendo da Mattinata e arrivando a Peschici. Un cammino di scoperta del Gargano, seguendo la via micaelica, e di scoperta della musica popolare del Gargano, grazie alle conoscenze e alle amicizie di Nando Citarella. Un consiglio: iscrivetevi prima che i posti si esauriscano!
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La Compagnia dei Cammini ha 5000 amici e piace a 24.900 persone.
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