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16 Luglio 2014 (327 / anno XIV)
il cammino /105
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Nicholas Roerich, “Alba”, 1930
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Speciale viaggi estivi
Dedichiamo questo numero del Cammino prevalentemente a una carrellata dei viaggi di luglio e agosto della Compagnia dei Cammini che hanno ancora posti disponibili, crediamo di fare un servizio utile a chi ancora non ha deciso dove camminare in estate, i viaggi sono tanti e ci sono ancora tanti posti, per tutti i gusti.
Buon cammino e buona estate
Luca Gianotti
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✔ Viaggi a piedi
Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini: disponibilità posti al 16 luglio
- 24-31 luglio: La Via Francigena del Sud (Lazio)
guida Raffaele Principi 6 posti - diff. @@
Da Roma a Fossanova. Trekking con gli asini.
La Via Francigena del Sud attraversa i monti Lepini e i colli Albani, nel Lazio rurale. Su stradelli di campagna ci accompagnano gli asinelli, che portano i bagagli. Si sosta in antichi borghi medievali, abbazie, conventi, chiese di grande importanza, rimasti inalterati nel tempo. Il nostro cammino sulla Via Francigena proviene da sud e unisce Fossanova, dove morì Tommaso d’Aquino, a Roma, con arrivo a piazza San Pietro [...]
- 26 luglio-2 agosto: Tra lupi e pastori
guida Cesidio Pandolfi 3 posti - diff. @
È stato scritto che un ambiente capace di produrre un Lupo è un ambiente sano, forte, perfetto; questo è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con i suoi lupi ma anche con i suoi orsi, camosci, cervi, aquile reali e caprioli.
Si cammina per sei giorni, con facili e bellissime escursioni con zaino leggero [...]
- 2-10 agosto: Il cammino di Ninco Nanco (Basilicata)
guida Luca Gianotti 3 posti - diff. @@@
Col patrocinio del movimento Taranta Power di Eugenio Bennato.
Conoscete il Vulture? Una sconosciuta bioregione della Basilicata. Una terra dove sembra non accada niente, invece ci fu la guerra tra piemontesi e briganti, una guerra dimenticata, come quella dei pellerossa. Carmine Crocco, il brigante che si fece generale, e il suo vice Ninco Nanco. Eroi? [...]
- 9-17 agosto: Toubkal: la più alta vetta del Nord Africa (Marocco)
guida Said Zarrouk 1 posto - diff. @@@
In carovana con le popolazioni berbere di montagna.
I boschi di ginepri e di tuie, i villaggi circondati da noceti lussureggianti nei fondivalle, la cordialità discreta delle nostre guide e la loro vita in simbiosi con i fedeli, instancabili muli, saranno ricordi indelebili di un trekking impegnativo che richiede allenamento e spirito di gruppo, benché la salita alla vetta, a 4.167 metri, non [...]
- 16-23 agosto: Traversata alta del Brenta (Trentino-Alto Adige)
guida Anna Battistella 7 posti - diff. @@@@
Le Dolomiti del Brenta sono patrimonio dell’Unesco, grazie ai loro paesaggi: campagne fiorite, fresche abetaie, praterie d’alta quota. La storia e le tradizioni delle popolazioni delle vallate sono inscindibili da questi scenari: alpeggi selvaggi al cospetto delle cime rocciose. Dormiremo sempre in quota, per svegliarci tra il verde dei pascoli e i colori caldi della dolomia [...]
- 23-30 agosto: Barbagia: ragli di pietra in famiglia (Sardegna)
guida Massimo Montanari 11 posti - Compagnia dei Bambini
Un viaggio per famiglie, con bambini dai 7 anni.
Un viaggio con gli asini nell’entroterra sardo, tra canyon, grotte e antiche dimore del fantastico. Dalla Paules di Dorgali a Cala Gonone, nel cuore della Barbagia, terra di montagne e incantesimi, con il mare che all’improvviso sbuca dall’ultima pietra. Terra di pastori, profumi di campagna e panorami aridi e severi, ma anche di poetica metamorfosi delle sue forme [...]
- 23-30 agosto: La Via Francigena tosco emiliana
guida Roberta Ferraris 3 posti - diff. @@
Da Fidenza a Sarzana, sulle orme dei pellegrini medievali.
Un cammino nei luoghi del più antico itinerario di fede italiano. Per circa 500 anni i pellegrini seguirono una rete di strade, sentieri, mulattiere che dalla pianura padana convergeva al passo della Cisa. Lungo il cammino sostavano negli ospitali e nelle abbazie. Oggi la Via Francigena sta rinascendo, e tra Fidenza e Sarzana si cammina tra olivi e borghi medievali, pregustando l’ottima cucina di Lunigiana [...]
- 23-30 agosto: Devero, sui sentieri dell’Alpe (Piemonte)
guida Luca Maria Nucci 4 posti - diff. @
Il Parco regionale dell’Alpe Veglia e Alpe Devero, un tempo terra di contrabbandieri e cercatori di cristalli, poi di malgari e di partigiani, conserva ancor oggi inalterate le suggestioni della montagna d’altri tempi. È un trekking con itinerari giornalieri a stella, con base in un accogliente rifugio a 1.600 metri, da dove partiremo ogni mattina per escursioni in una natura perfetta [...]
- 23-30 agosto: A bassa velocità in val di Susa (Piemonte)
guida Mauro Agliata 11 posti - diff. @@
Da secoli itinerario privilegiato, la val di Susa è stata il passaggio alpino a ovest prediletto da commerci, eserciti, viandanti e pellegrini che qui transitavano per andare a Roma o per raggiungere la lontana Santiago de Compostela.
Oggi la valle custodisce ancora ampie aree naturali di grande pregio e notevoli beni artistici ma, soprattutto, le vive tradizioni di gente orgogliosa e operosa che, come noi, preferisce andare… a pas d’om [...]
- 23-31 agosto: La valle felice e le cascate dell’Ouzoud (Marocco)
guida Said Zarrouk 3 posti - diff. @@
Celata fra i monti dell’Atlante e dominata dai 4.068 metri del monte M’goun, la valle degli Ait Boughmez offre immagini bucoliche di rara intensità. Al cammino in carovana con gli amici muli fanno da sfondo villaggi mimetizzati nella roccia, campi coltivati come ai tempi antichi, nidi di cicogne e il misto di cordialità e timidezza delle popolazioni berbere. Non lontano c’è l’oued Ouzoud che dà spettacolo [...]
- 31 agosto-7 settembre: Camminando sulle Isole Eolie (Sicilia)
guida Nanni Di Falco 1 posto - diff. @@
Piccolo viaggio negli elementi tra Lipari, Salina, Vulcano e Alicudi.
La roccia grezza si tuffa nel mare, mentre il vento galoppa in tutte le direzioni incurante del fuoco vulcanico. Qui regnavano Eolo e Vulcano, dèi del vento e del fuoco. Sarà un trekking semplice, ripartito sulle quattro isole dove alloggeremo e cammineremo in libertà tra sentieri, calette [...]
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✔ Educare alla rivolta
“Siamo l’Armata Rossa… siamo l’Armata Rossa… Lunga Marcia si farà… non temiam difficoltà…”
Questo il ritornello di una canzone di lotta che io e il mio compagno di banco alle superiori componemmo a 16 anni sull’onda del ’68.
Giovani e idealisti, certo, ma nel Libretto Rosso cogliemmo già allora i frutti più stimolanti di un maoismo di cui ignoravamo le tante storture. Nell’esaltare la Lunga Marcia dell’Armata Rossa di liberazione cinese contro l’invasore giapponese, ci affascinò il nuovo dell’idea che andava affrontata e superata la divisione fra lavoro intellettuale e lavoro manuale.
Pur inesperti e acerbi di filosofia, intuivamo l’innaturalezza e l’arbitrarietà del pensiero occidentale cartesiano, che poneva al centro dell’essere umano il solo pensiero, col “cogito ergo sum”.
Al di là dell’ideologia politica, della contrapposizione fra capitalismo e comunismo, questa dicotomia, che oggi descriviamo come frattura fra mente e corpo, fra razionalità e istinto, fra controllo ed emozioni, va messa al centro della nostra riflessione, con la consapevolezza che sta alla radice dei nostri malesseri.
Tanta acqua è passata sotto i ponti, tanta strada ho fatto nella vita. L’esperienza e l’età mi fanno valutare le cose con più distacco e, quindi, profondità. So che mi aspetta l’epoca della saggezza e, con essa, il dovere morale di tramandare le conoscenze alle nuove generazioni.
Educare alla rivolta
Ho partecipato di recente ad una conferenza dello psicanalista Massimo Recalcati, che proponeva i quattro punti basilari per una buona educazione dei nostri figli. Saperli accogliere, ascoltare e amare; sapere dire dei no, dando loro dei limiti e delle regole; saper suscitare in loro il desiderio; saperli perdere, incitandoli al coraggio d’intraprendere il loro percorso esistenziale.
Nel dibattito, d’impulso, ho sollevato una questione. Posto che riusciamo con fatica e impegno ad essere dei bravi genitori, come porci di fronte alla distruttività che predomina nella società? Non è sufficiente essere delle persone e dei cittadini equilibrati e responsabili, se poi lasciamo il mondo in balia di poteri economici e politici che, facendo del profitto l’unico loro scopo, stanno portando l’ambiente, e noi con esso, a punti di rottura talmente esasperati da fare temere alla scienza una possibile estinzione della stessa specie umana. Ho proposto allora di aggiungere un quinto punto alla difficile arte dell’educazione, e cioè l’educare alla rivolta. Massimo Recalcati ha convenuto su ciò, citando un suo scritto in cui ipotizza che i giovani di oggi abbisognano, per poter lottare e vincere contro le forze del male, di una nuova alleanza coi padri.
Di frequente e volentieri discuto con i giovani. Raccolgo la loro frustrazione e senso d’impotenza verso ingranaggi più grandi di loro. Ingiustizie, mancanza o precarietà del lavoro, impossibilità di esprimere la propria energia e creatività. È troppo facile, e sbagliato, accusarli di adagiarsi in un presunto benessere che garantirebbe la famiglia d’origine. M’impressiona e preoccupa, al contrario, sentire tante storie di persone intraprendenti che si rendono conto d’essere poco più che numeri e trattati da schiavi. C’è una cosa che manca loro e che insisto a dirgli. Con l’individualismo dominante non si arriva da nessuna parte, da soli si è sempre sconfitti. Occorre che i giovani di oggi tornino a organizzarsi, capendo che è solo insieme e con la lotta che possono far valere i propri diritti. Questa è l’esperienza che mi sento di tramandare loro.
E a questo punto del nostro discutere racconto dell’utilità del mettersi in cammino.
Uscire di casa, usare il corpo, sperimentarsi nella ricchezza di sensazioni ed emozioni che un viaggio a piedi può donare, aprirsi ed incontrare nuove genti, persone reali con cui praticare il confronto e la solidarietà.
E così, semplicemente, educo alla rivolta con l’esempio, coi passi di speranza, col cammino che insegna a metterci in gioco, entrando nel movimento della realtà della vita.
Non accontentandosi di illusioni e inganni degli universi virtuali.
Guido Ulula alla Luna
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✔ Recensioni
I diari dell’apocalisse
Davide Sapienza continua il suo prezioso lavoro di traduzione e divulgazione di Jack London, consentendo anche a noi italiani di conoscere e amare questo prezioso autore. Questa volta Sapienza ha raccolto alcuni testi apparentemente minori, ma di grande interesse. Nove racconti, quasi tutti ambientati nel futuro, e con forte impronta sociale e politica. Jack London era socialista, e impegnato a combattere per un mondo migliore. Fantapolitica, dunque, con intuizioni anche molto forti, aveva previsto la supremazia economica della Cina, il valore dell’energia solare.
I racconti scorrono in una scrittura da maestro: da La forza dei forti, che ci racconta un mondo di uomini primitivi che ambiscono a progredire in un mondo di pace, fratellanza e giustizia; alla metafora di Quando il mondo era giovane, storia di un raffinato uomo di affari che dentro di sé aveva un uomo brutale e primitivo, doppia personalità come in fondo ogni essere umano, tra progresso e violenza primitiva; I favoriti di Mida e Golia sono due racconti con una base comune, qualcuno che decide di cambiare il mondo e le sue ingiustizie usando l’arma del ricatto in modo terribile ma gentile, e nel caso di Golia un uomo solo, illuminato da smania di giustizia sociale, prende il potere del mondo, grazie a un’arma invincibile, per costruire una società più giusta, una “organizzazione sociale razionale”, come la definisce London, che ci vuole dimostrare che un altro mondo è possibile, e che una società più giusta e razionale sarebbe un beneficio per tutti, ricchi e poveri; L’invasione senza pari, scritto nel 1910, ambientato dal 1976 in avanti, ci racconta del conflitto tra Cina e resto del mondo; Il sogno di Debs è il racconto di una rivoluzione, quella che un sindacato di lavoratori americani riesce a mettere in atto negli Stati Uniti proclamando uno sciopero generale assoluto, in cui un intero paese si paralizza per mesi, e anche in questo caso, come in altro racconti precedenti, la visuale è sempre quella delle classi ricche, il protagonista è un ricco che perde tutto nei mesi dello sciopero generale, osserva con orrore e distacco, ascolta un altro ricco condannare la stupida avidità della sua classe, anche questo racconto è una bella metafora della nostra società.
I diari dell’apocalisse anticipano la scrittura di fantascienza, e London amava immaginare il futuro della terra e degli uomini, la razza animale più potente e terribile.
Grazie dunque a Davide Sapienza per questa scelta di testi, e a Piano B per aver avuto il coraggio di pubblicarli.
Jack London – “I diari dell’apocalisse”, Piano B 2014 – 14 euro
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
E per una vacanza al mare?
Anche i camminatori qualche volta amano la classica vacanza al mare, tutta riposo, sole, spiaggia, nuotate, e… qualche camminata! Se ci chiedete cosa consigliamo noi, la risposta è facile: il volo della rondine. Il campo mare a Marina di Camerota ha una storia di trent’anni, e Laura Pozzi da sempre lo gestisce con attenzione, all’interno di un campeggio nella pineta, c’è l’area del Volo della rondine. Cucina vegana super appetitosa e abbondante, cucinano Laura, Giuseppe e Teresa. Poi ci sono le attività, per chi ne ha voglia. Il risveglio sulla spiaggia con lo yoga o il thai chi, il pomeriggio con il laboratori per bambini o con i corsi di terapie naturali, la sera con la biodanza o i balli popolari. Ogni settimana le attività sono diverse. Una volta alla settimana una gita in barca a Cala bianca e una escursione a piedi. Siamo in Cilento, la spiaggia è bella, e il campeggio è sulla spiaggia. Sistemazioni in tenda, o in casette di legno. Per i bambini è una vacanza ideale, perché subito si fa amicizia e si forma la comunità. Gli amici della Compagnia dei Cammini sono i benvenuti.
Ecco il sito del Volo della Rondine.
Festival Le parole della montagna
Si tiene nei monti Sibillini la quinta edizione di un festival davvero interessante, Le parole della montagna, diretto da Simonetta Paradisi. Un festival che approfondisce gli aspetti spirituali del rapporto con la montagna, e il tema di quest’anno è il Silenzio. L’appuntamento è a Smerillo il 24, 25, 26 luglio 2014.
Fra i tanti ospiti dell’edizione 2014 (viaggiatori, scrittori, alpinisti, giornalisti, universitari…), segnaliamo il fotografo Carlo Bevilacqua e la sua mostra Into the silence, scatti di grande forza espressiva sull’eremitaggio contemporaneo.
La Compagnia dei Cammini è presente con Roberta Ferraris, che accompagna una tre giorni a piedi di avvicinamento al festival, dal 22 al 24 luglio, tre giorni gratuiti (a parte vitto e alloggio, a carico dei partecipanti) partendo da Fiastra (MC), sulle cime dei Sibillini con arrivo a Smerillo giusto in tempo per assistere al Festival. Se interessati scrivete a Roberta.
Il programma del festival
Ritiro in cammino dal 12 al 17 settembre
Nelle Sacre Foreste del Casentino, scelte da molti santi come “deserto” dove meditare, ritrovarsi e ascoltare il divino, la natura è benedetta dalla presenza amorevole dell’uomo. Questo ritiro spirituale permette di camminare in silenzio così che ogni passo diventi espressione di pace per la terra e la bellezza dei luoghi sia nutrimento per tutti noi. Si parte dal Monastero di La Verna per arrivare al Monastero di Camaldoli guidati da Sorella Tue Nghiem della comunità del maestro zen Thich Nhat Hanh e da Anita Constantini, mamma-scultrice-guida ambientale. Per coltivare la consapevolezza mentre si cammina, si mangia, si ascoltano gli insegnamenti, si riposa e si condivide l’esperienza.
Per informazioni: scrivere a Anita.
Pagina web: Ritiro in cammino 12-17 settembre 2014
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✔ Lettere
« Il vostro intervento su Alzheimer e cammino aveva qualche spunto interessante ma alcune affermazioni sono troppo ardite e alcuni collegamenti un po’ troppo “filosofici”. Bisogna stare attenti a quello che si scrive soprattutto parlando di una malattia così distruttiva e destabilizzante per milioni di famiglie.
Come spunto positivo dopo la piccola critica devo consigliarvi, se già non lo conoscete il collegamento con dementia adventure che organizza tour di cammino con malati di demenza. Se avete tempo andate sul sito e se vi ispira qualcosa sono pronta a collaborare.
Con stima »
Turci Marina, medico geriatra ASL Modena
Risponde Guido:
Ovviamente sarei molto contento di interloquire. Il mio intervento sull’Alzheimer è stato sollecitato dall’ascolto della conferenza di un geriatra specialista del campo che riferiva i vantaggi del camminare nella gestione della malattia già in atto. Per quanto mi riguarda, essendo, oltre che camminatore, medico e psicoterapeuta da 35 anni, impegnato nel campo psicosomatico e della prevenzione, credo sia opportuno cominciare ad azzardare ipotesi serie sul dilagare di una simile patologia.
E l’ottica non può che essere l’osservare ed il domandarsi che tipo di civiltà sta producendo conseguenze di questo genere. La difficile gestione di questi pazienti e le problematiche immense per i parenti e per l’intero ambito sociale, non ci esime dall’essere scienziati e lavorare tutti quanti per comprendere le cause e, di conseguenza, azzardare ipotesi di cambiamento, anche filosofico, del nostro modo di vivere.
Guido Ulula alla Luna
« Esperienza piena di cose belle, di emozioni, di blu mozzafiato e gli occhi che si riempiono di meraviglia!!! Grazie a Roberta super guida. Grazie a Guido, aiuto prezioso per la conoscenza dei nostri sogni. Grazie a tutti i partecipanti per la simpatia e la gioia che mi avete donato »
Elena
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Direzione, redazione e copyleft: Luca Gianotti
con il contributo di Stéphane Wittenberg, Guido Ulula alla Luna, Maurizio Russo, Anita e tanti altri
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