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14 Maggio 2019 (425 / anno XIX)

il cammino /203

Creta

Di ritorno da Creta

Ecco alcune foto del mio recente viaggio a Creta, le condivido con tutti voi. Si può notare come il clima fosse molto favorevole, bagni in mare, e fioriture bellissime. Ma sulle montagne c’è ancora tanta neve, atipico per queste latitudini. È stato un inverno duro, a Creta, tanta neve e tanta pioggia. Da noi invece il freddo è arrivato adesso, a primavera. A Creta non pioveva così da decenni, precipitazioni torrentizie, stravolta l’orografia delle gole, i fiumi sono ancora in piena, bello e preoccupante. Sono tutti segnali del cambiamento climatico, non possiamo più far finta di niente. Quindi l’invito è più che mai alla presa di responsabilità, non lasciamo ai giovani la preoccupazione per il futuro, anche noi adulti dobbiamo prenderci impegni seri, basta tergiversare, è ora di mettere il bene del pianeta e delle generazioni future davanti al nostro egoismo materialista e al tornaconto personale. Cambiare insieme si può.
Luca Gianotti

In questo numero:

Ultima chiamata corso di Deep Walking a Schio

Ancora qualche posto disponibile per il corso di Deep Walking che Luca Gianotti terrà a Schio, con base nell’ospitale agriturismo Il Maggiociondolo, sull’affascinante altopiano del Tretto, dal 23 al 26 maggio 2018. Un seminario per esplorare gli aspetti interiori, spirituali e terapeutici del camminare, provando alcuni esercizi di camminate dell’attenzione, camminate consapevoli, meditazioni.

Il Deep Walking sono tecniche di cammino che aumentano la consapevolezza e la qualità del camminare, elaborate da Luca Gianotti o prese da diverse tradizioni quali il buddismo zen o lo sciamanesimo tolteco. Informazioni e iscrizioni qui, per leggere invece il resoconto del corso di un anno fa, scritto da Elisa Bersani, eccolo qui.

✔  Guido, il gestore del Rifugio Biella nelle Dolomiti Ampezzane

Anita Constantini ci manda questo testo per raccontare di un incontro possibile lungo il suo cammino nelle Dolomiti d’Ampezzo, il prossimo sarà dall’1 al 7 luglio, ecco la scheda.

Appese a un filo, un filo che collega le montagne dell’Himalaya alle sorelle Dolomiti, scolorite bandierine tibetane cantano le loro preghiere al vento. Narrano della fratellanza tra popoli della montagna. Siamo al rifugio Biella, dove in tutta semplicità siamo accolti per la seconda notte del nostro viaggio da Guido Salton, il gestore. Guido ha una lunga storia da raccontarci, da quando, come guida alpina, fu incaricato circa 35 anni fa di costruire la piramide di vetro del CNR a 5000 m di altitudine vicino al campo base dell’Everest. Da allora ogni anno ci ritorna per curarne la manutenzione, esplorare nuove regioni dell’Himalaya e offrire la sua manodopera alla gente del posto: costruendo una stufa in muratura, realizzando un’impianto elettrico, aiutando a ricostruire una casa o quello che serve. Al Biella Guido è silenziosamente impegnato in cucina: la finestra affaccia sulla croda Rossa silenziosa e presente come lui.
Vediamo il sole che tramonta e sorge, la luce e i colori sul versante della montagna mutano in continuazione. Lei è imperturbabile, maestosa. Il filo dell’orizzonte complesso, frastagliato, diverso dalla linea netta, orizzontale, aperta del mare, ci avvolge e cambia ad ogni passo, rivelando miriadi di prospettive, di volti della croda.
Dallo spazio vasto un filo d’aria sottile, profumato d’alta quota, attraverso le narici riempie i nostri polmoni, ossigenando ogni cellula del corpo. Con attenzione sentiamo questo filo tessere vitalità dentro e fuori e lo seguiamo: i nostri passi trovano un ritmo, il corpo si rilassa e va. Saliamo così per riscoprire e vivificare in noi quelle energie che la potenza della montagna sa evocare: la stabilità, la perseveranza, la capacità di trasformare le turbolenze della vita quotidiana in quiete interiore. In questo andare verso noi stessi ci guida la meditazione camminata, che vuol dire arrivare ad ogni passo, respirando, osservando, ascoltando, ascoltandosi.
Così continua il nostro andare, il nostro Essere la Montagna.

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✔  Il grande fratello

Andrea nel Cilento su Google Maps

Guardate l’immagine qui sopra, casualmente, mentre GoogleMaps stava mappando il territorio, ha ripreso un nostro gruppo in Cilento, su una stradina che il nostro gruppo percorre ogni anno, si riconosce bene la guida Andrea Laurenzano in testa. Lo stesso è accaduto a mio figlio pochi giorni fa in gita scolastica, una webcam del servizio meteo ha ripreso la sua classe il tempo che sono stati su una cima della montagna a guardare il paesaggio. Siamo sempre più sotto l’occhio delle telecamere, anche noi camminatori!

Ecco che tutta questa retorica della privacy si svuota di senso. La privacy non esiste più, rassegniamoci, sempre più telecamere, sempre più sistemi per monitorare ogni nostro gesto. Si può aprire un dibattito su questo, se ha senso scandalizzarsi oppure no, c’è chi dice che in fondo, per chi non ha niente da nascondere, cambia poco. Il mondo si fa trasparente.

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✔  Recensioni

Il geopoeta. Avventure nelle terre della percezione

Davide Sapienza – Il geopoeta. Avventure nelle terre della percezione – Bolis edizioni 2019Davide Sapienza, scrittore amico della Compagnia dei Cammini (collabora con noi da anni), ha appena pubblicato “Il geopoeta. Avventure nelle terre della percezione”, una collezione di scritti per riflettere sulla geografia come atto poetico “emozionale”, partendo dalla definizione “scrittura della terra”. La geografia è una filosofia, in fondo ci si interroga sul “dove siamo”, sul “da dove veniamo e dove andiamo”.
Una frase importante sui cui riflettere, poco dopo aver iniziato la lettura del libro di Sapienza è: “l’ecologia è prima di tutto un fatto spirituale, poi intellettuale e infine pratico”. Sono d’accordo!
I padri del pensiero di Sapienza sono Henry David Thoreau, Ralph Waldo Emerson, Walt Whitman, Jack London, fino a Barry Lopez, e questo bel libro si pone nella loro scia.
Una questione importante è riflettere su come la geografia stia uscendo dalla cultura, ed è un fatto grave. La geografia è stata tolta dalle materie scolastiche della scuola pubblica dai decreti dei politici degli ultimi anni. Errore gravissimo, a cui si deve riparare. Storia e geografia, memoria e poesia dei luoghi. È da questo che dobbiamo ripartire. Perché la non conoscenza della geografia, e del nostro territorio, la mancanza del legame emozionale con la terra, porta inevitabilmente al disinteresse, al consumo e alla cementificazione del suolo, togliendo alla madre Terra il rispetto e la poesia che dovremmo attribuirle.

Dopo il testo iniziale, che pone le basi teoriche della geopoetica, seguono altri 8 scritti, come se fossero brani di un album musicale, tracce diverse, che parlano di argomenti diversi (la valle dell’Occhio, i cairn o ometti di pietra, che sono anche il logo della Compagnia dei Cammini, il Nordland norvegese, il ragazzo selvaggio dell’Aveyron, il cantante Neil Young, il pittore Giovanni Segantini…) ma lo stile è unico, un mix di musiche e armonie in una lunga camminata sul come la geografia sia una forma alta di poetica della Terra.
Apprezzo il libro, e l’evoluzione del lavoro di Davide, che considera questo un suo “testamento”. Da questo “album” la sua scrittura potrà rinascere e ripartire verso nuovi orizzonti, ampi e luminosi.

Davide Sapienza – “Il geopoeta. Avventure nelle terre della percezione”, Bolis edizioni 2019 – 14 euro

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✔  I gruppi della Compagnia dei Cammini sostengono Lunghi Cammini

Continua il sostegno dei gruppi della Compagnia dei Cammini all’associazione Lunghi Cammini: il gruppo del Salento a passo lento di marzo ha destinato 40 euro di resto della cassa comune, il gruppo Camminayoga nella Garroxta ha destinato 80 euro, e così altri gruppi. In questo modo i camminatori dal basso stanno sostenendo il progetto di investire sul cammino come strumento per ritrovare se stessi, dedicato a minori in difficoltà, che è il progetto su cui lavora con impegno Lunghi Cammini. Anche destinare il 5x1000 è un gesto di aiuto importante: qui.

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 14 maggio

Ricordiamo che dal 2019 cambia la classificazione delle orme, cioè la classificazione della difficoltà dei viaggi. Aboliamo l’orma leggera, che viene accorpata a 1 orma. E si sposta in avanti tutto, per cui i 4 orme di prima diventano 5 orme, i 3 orme diventano 4. I due orme che erano leggeri rimangono 2 orme, i due orme che erano più impegnativi (diciamo i due orme e mezzo) diventano 3 orme. Sembra complicato, ma vedrete che dopo un primo spaesamento, verrà più comodo per tutti. Ecco qui la nuova scala delle difficoltà.

18-25 maggio:
Pantelleria: mare, dammusi e passito (Sicilia)
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @
1 posto
26 maggio-2 giugno:
Chaminar en Val Maira (Piemonte)
guida: Mauro Agliata
difficoltà: @@@
1 posto
29 maggio-2 giugno:
Ischia, l’isola verde (Campania)
guida: Alberto Liberati
difficoltà: @
2 posti
1-7 giugno:
Iglesiente, la costa del maestrale (Sardegna)
guida: Cristina Mori
difficoltà: @@@
1 posto
1-8 giugno:
Majella, la montagna Madre (Abruzzo)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@@
3 posti
4-9 giugno:
Camminayoga in Toscana
guida: Nico Di Paolo
Cammini di pace
difficoltà: @@
1 posto
5-9 giugno:
I Sassi di Roccamalatina (Emilia-Romagna)
guida: Claudio Ansaloni
difficoltà: @@
8 posti
8-15 giugno:
Il cammino di Escher (Abruzzo / Molise)
guida: Paolo Iannicca
difficoltà: @@@
11 posti
10-22 giugno:
Esplorazioni in Islanda – Landmannalaugar (Islanda)
guida: Franco Michieli
difficoltà: @@@@@
3 posti
13-16 giugno:
Avventure del Gufo Gigi: primi passi (Emilia-Romagna)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
10 posti
22-29 giugno:
L’asino di Matilde. Campo estivo itinerante (Emilia-Romagna)
guida e asinaro: Massimo Montanari
Compagnia dei Bambini
14 posti

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I Sassi di Roccamalatina

Ancora 8 posti liberi per il Cammino nell’Appennino modenese guidato da Claudio Ansaloni, alla ricerca di racconti, storie e tradizioni di un’Emilia antica, senza dimenticare la natura e la gastronomia. Ecco il programma, dal 5 al 9 giugno.

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✔  Rassegna stampa

Su RadioDeejay del 13 aprile in diretta Massimo Montanari parla della Compagnia dei Bambini.

Su Isoradio intervista a Luca Gianotti per parlare del Sentiero dell’Inglese in Aspromonte, ecco il podcast.

Su PiemonteParchi articolo sulla Riserva della Duchessa e il Cammino dei Briganti.

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✔  Api, una nuova miscela killer: firma ora!

Le api sono a rischio, e dipende solo dall’uomo evitare la catastrofe. Però la Bayer ha appena messo in commercio un nuovo pesticida, il Sivanto, pubblicizzato dalla multinazionale come sicuro per api, bombi e coccinelle: un team di ricercatori ha però rivelato che anche questo pesticida è in realtà letale per le api, se combinato con altre sostanze. Ecco che si fa un passo avanti e uno indietro, vi invitiamo tutti a firmare questa nuova petizione indirizzata al governo italiano e alla commissione europea.

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✔  Lettere

Di ritorno dal cammino con Luigi Nacci
« Passata ormai una settimana dal ritorno dal Passaggio a Nord Est, che mi ha lasciato moltissime impressioni di varia natura… un cammino che mi è piaciuto molto, che mi ha dato moltissimo, e anche se è solo un tentativo di dare una forma a questa molteplicità di sensazioni e suggestioni, provo a mandare a voi una specie di poesia, una piccola serie
di istantanee suggerite da quanto vissuto in questa intensa settimana. Te la allego.
Grazie a voi, alla guida, e a tutti i compagni di cammino.
Un caro saluto
Tiziana Bertoldin, Venezia

Passaggio a Nord Est

E fu il cammino,
con le visioni
che verdi, tenere, fresche foglie
ed erbe alte selvatiche lamine di verde
fruscio sconnesso armonico tra i passi
di chi andava, piegate dolcemente
con violenza minima
schiacciati a volte i fiori con leggero rimpianto,
accompagnavano.
In un paese grigioverde
che scivolava i suoi monti nella distanza carica di neve
e confonde ogni bussola
o tendenza dell’est, dell’ovest,
ma dove siamo?
Mi chiedo, e chiedo a te,
dove siamo, dove andiamo?
Camminavo per boschi, foreste, montagne mai viste,
confini indistinti e intrisi di ogni possibile sanguinoso memoriale,
e come vidi case serene, ferme tra i fiori e i ciliegi selvatici
i selvatici meli, dal tronco nero e vecchio, pezzato di corteccia screziata
dagli anni, contorti,
con teneri fiori ormai sbattuti quasi via dal vento,
così vidi armi da guerra, e carri armati, e bandiere e busti in bronzo
e crudeltà diffusa mi entrò dentro
lasciandomi vedere con occhi attenti, dolenti,
vecchie case non serene, prive di alberi, crociate da travi antiche,
funeste e marce, tetti sfondati, crollati, come doline…
e segni di proiettili a rosa sui muri macchiati
su cui nessuno intonacò pace, su cui nessuno rinnovò vetri limpidi
alle finestre,
in cui nessuno abita, né coltiva meli, né fiori, né l’erba verde cresce.

Giardini gelidi accolgono i viandanti.
Lo spirito del lupo, pensavo
e la zampata paurosa dell’orso
che nascosto forse ci vedeva passare
e aspettava un silenzio,
invece voci, passi, risate,
si restituivano al bosco
Ho viaggiato tra pietre bianche carbonati di calcio
eredi di guerre senza fine,
pini neri e faggi lucenti
si alzavano commossi,
l’erba vibrava nell’aria tesa dell’altezza
non ti scordar di me una supplica
gettavano di traverso al sentiero,
chiedevano soltanto
di ricordare il tempo
in cui natura fu,
infanzia, case intatte,
scale di legno,
infissi tremanti annullati dalla neve
e mucche tenere, cavalli grigi,
boschi rifugio
e qualche stella rossa
per via. »

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✔  Il video finale

In un’epoca sempre più perbenista e piena di inibizioni, in cui il corpo è nascosto o è considerato solo come strumento sessuale, è bello vedere questo video in cui Natasha Brooks ama nuotare nuda nei laghi di montagna, in inverno, per sentire gli elementi sulla pelle, per riscoprire la bellezza di essere natura nella natura, senza filtri.

Video Blue Hue - Natasha Brooks

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✔  I nostri numeri

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