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30 Gennaio 2021 (458 / anno XXI)
il cammino /236
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Simon Beck, mandala nella neve
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L’importanza di esserci
Cari amici camminatori,
noi ci siamo, e siamo pronti a rimetterci in cammino, calzare gli scarponi e indossare lo zaino. Ne sentiamo il bisogno, e anche voi immagino siate tutti impazienti. Avevamo lanciato il calendario 2021, ma stiamo già cambiando tutto, è tutto in evoluzione. Sul sito trovate la situazione aggiornata, riteniamo che febbraio sia perso, quindi annulliamo tutti i viaggi di quel mese. Qualche speranza per marzo la conserviamo. Lasciateci almeno la speranza!
Nel frattempo continua il nostro ciclo di chiacchiere al caminetto. I primi incontri sono stati davvero interessanti, tanti di voi si sono collegati, ci sono sempre di media 150 persone collegate, divise tra Facebook e Youtube. Anche la Rai ci ha seguiti, e oggi ha voluto intervistare Anita Constantini e Folco Terzani per farsi raccontare in breve le tante cose belle che sono uscite da quell’incontro.
Cari amici della Compagnia dei Cammini, l’invito e l’appello è di rinnovare intanto l’iscrizione alla nostra associazione. Come gesto per mantenersi legati. Ecco come iscriversi alla Compagnia dei Cammini per l’anno 2021.
Con questo numero festeggiamo l’inizio del ventunesimo anno di pubblicazioni. 458 numeri (tra CamminareInforma e Il Cammino), chi in futuro studierà questo nostro notiziario, magari potrebbero scriverci una tesi, ci troverà la storia della cultura dei cammini in Italia. Grazie a tutti voi, siete più di trentaseimila, ci avete dimostrato di seguirci con interesse, e con affetto, e ve ne siamo grati.
Luca Gianotti
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✔ Strada
La strada non c’è
Da qui in poi, speranza
Mi manca il respiro
Da qui in poi, speranza
Se la strada non c’è
La costruisco mentre procedo
Da qui in poi, storia
Storia non come passato
Ma come tutto ciò che è
Dal futuro
Dai suoi pericoli
Alla mia vita presente
Fino all’ignoto che segue
All’oscurità che segue
Oscurità
È solo assenza di luce
Da qui in poi, speranza
La strada non c’è
Perciò
La costruisco mentre procedo
Ecco la strada
Ecco la strada, e porta con sé, impeccabili
Innumerevoli domani.
Ko Un
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✔ In inverno esiste solo lo sci in pista?
Ma vi sembra normale che in questo momento storico ci sia ancora qualcuno che voglia sbancare montagne per costruire nuovi impianti e comprensori sciistici? A me no. È tutto ormai talmente evidente: che abbiamo già distrutto troppo territorio, che il clima è cambiato, che dobbiamo invertire la tendenza… insomma, escono progetti di 40 anni fa dal cassetto, approfittando dello sbandamento psicologico di tutti. Al Terminillo la Regione ha dato l’ok all’abbattimento di 17 ettari di foreste secolari per far posto a nuovi impianti, e anche al Gran Sasso rispolverano progetti antichi dai cassetti… Non dobbiamo però abbassare la guardia.
Nel frattempo, viene visto di malocchio anche chi approfitta per andare in montagna da solo, con le ciaspole o gli sci da scialpinismo, e si vuole bloccare chi senza rischio di contagiare alcuno esce dai binari battuti. In Valle d’Aosta hanno provato a limitare lo scialpinismo alle guide alpine, ma la sollevazione è stata grossa, anche da parte delle guide alpine stesse, e la regione ha fatto un passo indietro. Vi invito a leggere questo articolo di Stefano Ardito La bufala sulla riapertura degli impianti.
Infine, c’è stata una proposta di legge che obbligherebbe tutti coloro che vanno in escursione in inverno (dalle passeggiate sulla neve alle ciaspolate allo scialpinismo) di dotarsi di strumenti di autosoccorso (Arva, pala e sonda), strumenti costosi e assolutamente utili in caso di scialpinismo vero, ma non utili in caso di passeggiata nel bosco. Si fa come al solito di ogni erba un fascio, ecco la posizione critica del CAI.
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✔ In memoria di Barry Lopez
Barry Lopez, nato il 6 gennaio 1945, ci ha lasciato il 25 dicembre 2020.
Come scrive il nostro amico Davide Sapienza, che in questi anni con passione si è tanto speso per far conoscere Lopez in Italia: “Mentre la sua eternità letteraria potrà diffondersi come un orizzonte senza confini, è ancora molto doloroso parlare di lui.”
Sapienza ha ripubblicato un racconto di Barry Lopez da lui tradotto, dal titolo Il richiamo, sulla rivista Limina, rivista culturale online. Ecco il racconto e il ricordo di Sapienza.
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✔ Land Art: Simon Beck
Nuovo appuntamento con la land art. Questa volta in versione rigorosamente invernale. Simon Beck è un artista della neve britannico ed ex cartografo. Definito il primo artista della neve al mondo, è principalmente noto per i suoi disegni costruiti con le ciaspole sulla neve. Disegni effimeri. Basta una nevicata per cancellare tutto. Simon Beck cammina, cammina e basta, ma dai suoi piedi nasce qualcosa di magico…
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✔ Recensione Scarpa Tellus gtx
Finalmente a fine anno, insieme a Babbo Natale, sono arrivate le nuove Tellus GTX della Scarpa!
Ero curiosa di vedere queste nuove e in apparenza snelle compagne di viaggio - noi guide siamo abituate ai solidi scarponcini Scarpa tutta pelle tipo Khumbu, Kailash ecc - e da prima comparazione visiva, ho subito notato che, rispetto alle mie vecchie Khumbu, sono un po’ più basse, seppur comunque alte alla caviglia, un po’ più leggere, hanno un tacco un po’ più sottile e la suola è decisamente più elastica. Tutto ciò naturalmente ha i suoi pregi e i suoi svantaggi, tutto dipende dalla tipologia di cammino che vogliamo intraprendere e dalle nostre abitudini.
Ieri finalmente, approfittando della prima semi-libertà, le ho portate a fare il loro primo giretto serio in Appennino.
Appennino in questi giorno significa neve, tanta neve - a 1000 metri ce n’è circa un metro! - quindi gli è toccato una prova neve e ciaspole.
Ho camminato circa 6 ore in boschi con neve immacolata e fresca dove ero io la prima umana a fare la traccia, oltre alle tante di caprioli, volpi e cinghiali e, con mia grande gioia, non ho mai avuto freddo nè il piede bagnato come mi stava succedendo ultimamente con i vecchi scarponi. A fine giornata, controllando, i calzini erano completamente asciutti, prova di un’ottima impermeabilità. Sui tratti d’asfalto e sulle rocce bagnate sono andata un po’ cauta, non sapendo come la suola si sarebbe comportata e anche qui tutto bene, un’ottima aderenza su terreno bagnato. Anche la calzata è risultata molto comoda, nessun fastidio che a volte si prova col cambio scarponi.
Sono curiosa di provarle su un cammino di più giorni ma, per come si presentano, potrebbero essere un ottimo compromesso per chi cerca stabilità e allo stesso tempo comodità e flessibilità.
Cristina Mori
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✔ Meridiani Cammini novità: la Via del Nord
È uscito da pochi giorni in edicola il nuovo numero di Meridiani Cammini, dedicato alla Via del Nord del Cammino di Santiago. Come sempre sono 124 pagine ricche di storie e di informazioni. E come sempre allegata la mappa del cammino. Il tutto a solo 8,50 euro.
La Via del Nord è un percorso di 800 km percorribili in 33 tappe, da Irun a Santiago. Nella rivista si parla dell’oceano, di Guernica città e del quadro di Picasso, della città di Bilbao, della cucina del cammino e delle acciughe, di Gaudì e della grotta di Altamira, dei pellegrini in bici e di storie medievali, di Oviedo e delle feste lungo il cammino, più tante informazioni pratiche.
Nella speranza si possa di nuovo presto camminare in Spagna, adesso i nostri amici spagnoli soffrono il crollo delle presenze di camminatori, che venivano da tutto il mondo.
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Abbiamo annullato anche i viaggi di febbraio, purtroppo. Speriamo in marzo. Di alcuni viaggi, soprattutto quelli all’estero, stiamo sempre tenendo una data alternativa di riserva, nel caso non si possa partire ora per l’emergenza Covid. Quindi se manifestate il vostro interesse a un viaggio specifico, se non si potrà effettuare verrete avvertiti per primi delle nuove date.
Disponibilità posti al 30 gennaio
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Incontri CdC
Un contributo della Compagnia dei Cammini per questo periodo, chiacchiere come se si fosse vicino al caminetto tra uno di noi e un ospite d’eccezione. Ci siamo ritrovati con gioia a parlare con Freedom, Massimo Zamboni, Nando Citarella, Maurizio Carucci, Guido Dalla Casa, Folco Terzani, Carmelo Chiaramonte, Vincent Migliorisi (potete rivedere tutti questi incontri registrati qui).
Ora ci attendono altri appuntamenti interessanti, potete collegarvi sia da Facebook che da Youtube: lunedì 1 febbraio Cesidio Pandolfi incontra Dacia Maraini, e si parlerà dell’amore per il Parco Nazionale d’Abruzzo; giovedì 4 Tomas Pirani incontra Roberto Marchesini, e si parlerà di cani a livelli altissimi; domenica 7 Luca Gianotti incontra Mara Redeghieri, e si parlerà di appennino, di musica, di amore per la vita. A seguire Paola Favero (con Franco Michieli), Marcella Danon, Connie Miller… il programma è davvero ricco. Sempre alle 18.
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✔ Emergenza climatica: Feedback Loops
Siamo lieti di condividere l’uscita di Climate Emergency: Feedback Loops, una serie di cinque cortometraggi con 12 scienziati del clima di fama mondiale. Narrati da Richard Gere, questi film sono già disponibili gratuitamente per la visione e sono sottotitolati in 20 lingue (incluso l’italiano) sul sito: feedbackloopsclimate.com
Collegato a questo, vi segnaliamo anche che il Dalai Lama ha partecipato a una interessante conversazione sul tema della crisi climatica con Greta Thunberg (attivista ambientale), William Moomaw (autore principale dei reports of the Intergovernmental Panel on Climate Change/IPCC, e co-recipiente del Premio Nobel per la Pace 2007) e Susan Natali (rinomata scienziata Artica) dalla sua residenza a Dharamsala, India il 10 gennaio 2021. La conversazione era moderata da Diana Chapman Walsh, Presidente emerita del Wellesley College. L’evento mette in evidenza le recenti scoperte scientifiche, l’imperativo etico di agire e le misure urgenti necessarie per ridurre al minimo questo grave pericolo. Eccone la registrazione.
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✔ Agitu
Avevamo invitato Agitu Ideo Gudeta a Compagni di Cammino, la festa lenta dei viandanti di Feltre del 2019. Agitu non era potuta venire, doveva venire con i suoi formaggi di capra per farli assaggiare a tutti noi. Impegni di lavoro. Ci dispiacque molto, perché la sua storia ci era piaciuta tanto. Poi come sapete Agitu è morta. Un caso di femminicidio. Ma di più, con quel gesto si è fermato un esempio virtuoso di recupero della montagna, di imprenditoria creativa. Agitu rimarrà nei nostri cuori.
La ricordiamo con una riflessione molto potente della scrittrice Djarah Kan sulla morte di Agitu Ideo Gudeta e di come è stata rappresentata dai media.
Le parole giuste.
Agitu Ideo Gudeta non era la “pastora e rifugiata Etiope simbolo dell’integrazione” come hanno titolato Repubblica e altre testate giornalistiche.
Agitu era un’imprenditrice. Dirlo, ripetercelo, serve a rendere reale, il fatto che chi lascia il proprio paese in quanto rifugiato, non resta un soggetto debole e passivo tutta la vita. Anche perché cercare rifugio è un atto politico di grande forza e coraggio.
Il razzismo che ha subito in vita, come il sessismo, sono le conseguenze del vivere su questa terra, in quanto donna e nera, ma non sono tutto. Intorno all’odio e ai pregiudizi c’è una vita da vivere, ci sono le ambizioni, c’è la progettualità, il sogno, le aspirazioni, il prepararsi costantemente a quello che verrà.
Quella donna pensava di continuo a come fare meglio le cose, e ci riusciva! Diamine se sapeva fare bene il suo lavoro. Lo so che in questo Paese pensare a una donna nera, o ai rifugiati, o ai migranti, significa dire “vittima di qualcosa” ma Agitu con la sua vita, ci ha voluto dimostrare che le persone esistono anche al di là dei soprusi che subiscono.
E quello che resta dopo la violenza, gli schiaffi, gli sputi, l’esilio, è la parte più coriacea, luminosa e imprevedibile di noi.
Certo, il suo assassino era un suo dipendente, “un africano come lei”, titolano tra le righe sta mattina, parecchi giornalacci. Io invece, ci vedo solo l’ennesimo uomo, che pregno di odio, soprattutto per le donne, è riuscito a somigliare terribilmente, nonostante la pelle, la lingua e le origini diverse, a migliaia di altri uomini, italiani e non, che ogni giorno abusano e spengono le donne.
Soprattutto quelle come Agitu.
Che sia ghanese o italiano, poco cambia. Non mi avrebbe fatto stare meglio o peggio in nessun caso. Perché sono una donna e non mi illudo che il maschilismo abbia una razza.
E se qualcuno si è sentito sollevato dal fatto che il suo assassino fosse un uomo, anche nero, è parte del problema.
Quanto era forte questa donna.
Così forte che mi sembra ancora viva, mentre ci dà lezioni su come si racconta una storia.
Djarah Kan (dalla sua pagina Facebook)
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✔ Lettere
« Sto guardando le “Chiacchiere al caminetto” (grazie anche per questa iniziativa!) e mi è venuto in mente che siamo già al 7 gennaio e ancora non mi sono associata alla Compagnia per il 2021!! Non va bene! Nel sito però vedo ancora il modulo per il 2020, devo aspettare il nuovo? (ora è aggiornato ndr)
A parte questo, spero stiate bene, spero anche che il 2021 sia più gentile e leggero con tutti, anche con la Compagnia, e che permetta tanti nuovi passi insieme.
Un abbraccio! »
Manuela
« Speriamo davvero di poter tornare a camminare insieme alle vostre guide, che sono eccezionali.
Buon 2021 a tutte e a tutti »
Nadia
« Prometto che farò un cammino al mese appena si potrà iniziare!
Coraggio e speranza.
con simpatia »
Irene
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