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29 Maggio 2023 (493 / anno XXIII)
il cammino /271
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Estate in cammino? Zaino in spalla!
L’estate sta arrivando. Abbiamo superato anche questa alluvione, queste piogge torrenziali, questo clima che cambia. Per questa volta. Questa volta anche Tomas, guida della Compagnia dei Cammini, è stato coinvolto in prima persona, perché vive in Romagna nei luoghi colpiti da questo ennesimo grido di allarme che il pianeta ci lancia. I suoi scarponi sono serviti non per un cammino, ma per lavorare nel fango, eccoli nella foto, testimoniano il suo impegno. Ma si va avanti. E quindi occorre spazzolarli e pulirli, perché ci attende una estate piena di cammini. La Compagnia dei Cammini ha in programma più di quaranta viaggi a piedi per l’estate: 13 a giugno, 14 a luglio e 12 in agosto. Per tutti i gusti, per adulti e per ragazzi, confortevoli in strutture o selvatici in tenda, con difficoltà medie o con difficoltà sfidanti, c’è un viaggio per tutti, è ora di studiare il calendario.
Luca Gianotti
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✔ Resoconto della Staffetta per l’Umanità
È stata una iniziativa folle e visionaria. È stato complicato organizzarla, molto più facile portare 50mila persone in una piazza di Roma che coprire di singoli camminatori le strade d’Italia. Ma è stata entusiasmante. Pochi erano sotto gli occhi dei riflettori, molto hanno camminato in solitaria o con pochi altri, ma c’erano. Con bandiere della pace, con i cartelli disegnati da Vauro. Siamo orgogliosi di aver contribuito.
I media non ne hanno parlato, a parte Il Fatto quotidiano che l’ha sostenuta, a parte La7 e qualche altro. Perché? Perché l’informazione in Italia non è libera. Un evento del genere, piacesse o non piacesse, era una notizia da dare. Ma i giornalisti non potevano, non volevano. Rompeva la loro narrazione della guerra. E quindi alla massa è sembrato sia stato un flop, ma non è vero.
Per noi è stato un successo, noi che c’eravamo su quelle strade e su quei sentieri. Noi che abbiamo incontrato altri, che si cercavano, che magari volevano unirsi e speravano di trovare una organizzazione più efficiente, ma meglio di così non si poteva fare. Le immagini vengono tutte dalle città, eccone una carrellata: un video qui, un altro con monsignor Luigi Bettazzi che a 100 anni di età può permettersi di essere sincero, un altro del TG3. Ma quello che vedete è solo una parte, la parte sotto i riflettori, c’erano altri 4000 chilometri in cui la gente comune camminava e camminava per la pace. E noi c’eravamo, per i nostri figli e nipoti. Per il pianeta. Per l’umanità.
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✔ Il borgo fantasma di Chiapporato
Salutiamo l’ingresso nella Compagnia dei Cammini di una nuova guida, Mara Battilana. Nel 2023 accompagnerà i viaggi per ragazzi, WildFox. Nei suoi sopralluoghi per il cammino Appennino tosco-emiliano per volpi selvatiche è passata dal borgo abbandonato di Chiapporato, che le ha aperto ricordi d’infanzia…
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Immersa nel bosco primaverile, camminando sulle vecchie mulattiere e osservando le basi di castagni giganti mi immagino la vita su per quei sentieri in tempi poi non così lontani.
A testimonianza di quella vita scandita dalle stagioni i resti delle prime “scadore”, essiccatoi per castagne, alle porte del villaggio.
Quasi in punta di piedi, come per non disturbare, per chiedere il permesso di affacciarci in quella bolla di tempo conservata tra i monti dell’Appennino tra Emilia e Toscana, entriamo nel villaggio ormai disabitato di Chiapporato.
È rimasto congelato nel tempo. Sembra di vederlo abitato! Nella legnaia, pronta per affrontare l’inverno, una bella fornitura di legna, la paglia per il bestiame, utensili di uso quotidiano…
Da alcune finestre svolazza una tenda e si scorge un baule, una bottiglia di vino… come se si aspettasse il rientro del proprietario.
Me la ricordo la signora Zelia, ultima abitante del borgo. Una donna piccola di statura e valorosa forgiata dalla vita in montagna tra i boschi.
Si rifiutò di scendere a valle fino alla fine. Diceva che non voleva rinunciare alle sue comodità!
“Ma come?” Chiedeva chi passava di qui “senza luce, senza gas come può essere comoda?”
Eppure Zelia sapeva come vivere i suoi monti.
In tempi recenti fu portata la corrente e le fu regalato un televisore.
Lei lo fece portare in soffitta. Disse che non sopportava tutto quel rumore.
Come darle torto? Aveva lo schermo più bello che si può immaginare sulla vallata!
Mara Battilana
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✔ Magliette in lana merinos made in Italy
Come sapete le guide della Compagnia dei Cammini consigliano sempre materiali naturali per i nostri viaggi. Per le magliette e le calze in particolare, i veri materiali tecnici sono quelli naturali ora! Perché sono filati molto particolari, sottilissimi, richiedono alta tecnologia.
Da pochi anni è entrato sul mercato delle magliette un nuovo tessuto, che abbina lana merinos al Tencel, una fibra vegetale fatta con il legno, di eucalipto o altri alberi. Lo uso da quando è uscito e posso dire che è fantastico, fresco in estate, confortevole sulla pelle, si asciuga e non raffredda il corpo col sudore, insomma è il top. Fino a ieri consigliavo e usavo magliette Icebreaker e Patagonia, ma ora c’è una piccola azienda italiana che si chiama CAMCO che produce in Italia lo stesso tipo di magliette, con la stessa qualità. Noi guide Compagnia dei Cammini le stiamo testando, ve ne parleremo diffusamente in futuro. Per ora vi dico che ho provato a Creta le magliette Camco e posso dire che sono davvero ottime, al pari dei prestigiosi marchi americani e neozelandesi. Sono 50% lana merinos biologica e mulesing-free e 50% tencel, e hanno una grammatura di 140 g.
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✔ I passi gialli
✔ Di ritorno dal cammino inclusivo sugli Iblei
Ragusa Ibla
Che viaggio.
È durato un giorno e oltre venti chilometri ma in questo spazio e in questo tempo c’è tutto.
Tutto quello che ci deve essere in una tappa di cammino.
Il caffè barocco del mattino, la colazione completa, il bosco, il mulino.
Che rumore faceva quella ruota di pietra?
Ora che da dozzine di anni non gira più, giace silente tra muschio e erba.
Che silenzio, oggi.
Di uccelli invisibili e vento.
Non ricordavo il suono del vento di primavera.
Quello gelido che spazza le nubi e ravviva i colori.
Le vedo le nuvole bianche. E nere di pioggia lontana.
Vedo il blu del cielo, il verde acceso di questa terra.
Vedo il bianco delle pietre.
Dei muri a secco e dell’altopiano ibleo.
Vedo le strisce di sole, il giallo dei fiori e qualche farfalla che si affaccia alla primavera.
C’è tutto in questo giorno.
C’è anche la luce del tramonto, la stanchezza e le campane.
C’è lo spettro della morte in un convento in disuso, timidi fiori che vorrebbero esplodere. C’è un cane festoso e una strada sporca.
C’è tutto in un giorno, se hai la fortuna di viaggiare.
C’è tutto in un giorno, se non smetti di camminare.
A quell’albero, voltati.
Sarà una sorpresa poter guardare così lontano e cercare, a fatica, il bagliore del mare.
Dario Sorgato (Noisy Vision)
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Disponibilità posti al 28 maggio (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)
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È tornato il Gufo Gigi!
Abbracciati dal meraviglioso ambiente montano dell’Alpe Devero, ripartiamo per fare belle esperienze, esplorare piane e boschi, bagnarci nei laghi e stare insieme in allegria. E lo faremo come al solito, camminando con la voglia di stupirci delle meraviglie della Natura, con la passione dello stare insieme e aprirci alle buone relazioni. Dedicato ai più piccoli ma anche ai loro genitori e familiari che si metteranno in gioco per recuperare la capacità di stupirsi, coltivare buone relazioni e fare questa originale esperienza in gruppo.
Dal 16 al 18 giugno in Alpe Devero (per bambini 5-8 anni con familiari). Ecco il link del viaggio: La Compagnia della montagna magica.
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✔ Vi racconto il mio fiume tra Grecia e Albania
Freedom Pentimalli, guida della Compagnia dei Cammini, ci racconta del fiume che ha incontrato alle sorgenti.
Basta appena una visita per riconoscere nelle fonti del Voidomatis un prodigio. L’acqua sgorga sotto mille e oltre metri di roccia, fredda come neve. Metterci i piedi è arduo, non ci son restato a lungo, troppo fredda, li ho tolti dal dolore: era forse il giusto tributo alla bellezza quel bagno tra le acque più limpide d’Europa?
Mi trovavo tra Grecia ed Albania, in Epiro, in cammino tra i villaggi di Zagori, dove il Voidomatis si unisce con l’Aoos. Nomi che sembrano usciti dal mito, ma che invece richiamano due tra le gole più selvagge dei Balcani. L’Aoos ha una singolare rotta, verso nord, che lo porta a superare il confine albanese e a sfociare nell’Adriatico, portandosi dietro un nome nuovo: Vjosa.
Basta una ricerca breve per scoprirne le meraviglie che, proprio di recente, sono state insignite con l’istituzione di parco nazionale da parte del governo albanese (Vjosa Wild River National Park). Avevamo già parlato di questo fiume quando si prospettava l’idea di interromperne il corso con delle dighe: oggi possiamo dirlo, una battaglia vinta!
A conferma che la bellezza a valle non poteva che rispecchiare le ottime premesse a monte, che attraverseremo a fine agosto.
Le sorgenti si incontrano nel viaggio Zagorochoria e i ponti di pietra, dal 18 al 26 agosto.
Freedom Pentimalli
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Anche a Leo piace giallo
Il primo cammino inclusivo per adolescenti
Dal 4 al 9 settembre 2023 un gruppo di 16 ragazzi e ragazze adolescenti ipovedenti, non vedenti e normovedenti tra i 14 e i 18 anni percorrerà a piedi il Sentiero di Leonardo, da Lecco a Milano. Un’avventura di alto valore formativo, sociale e culturale.
A questo link troverete tutti i dettagli del progetto e le modalità di iscrizione.
Questa iniziativa offre a 16 fortunati partecipanti la possibilità di dimostrare a se stessi e al mondo che camminare può ancora una volta dimostrarsi uno strumento per il cambiamento. Al fine di poter interagire al meglio con gli istituti scolastici e le famiglie saremmo intenzionati a formare il gruppo entro la fine dell’anno scolastico in corso. A tal proposito sarebbe importante poter diffondere questa informativa il prima possibile. Gli organizzatori sono a disposizione per valutare con gli insegnanti e le famiglie situazioni che richiedono particolare attenzione, consapevoli che questa iniziativa può giovare a ragazzi/e fragili e con limitate risorse economiche.
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✔ Lettere
Di ritorno dal Sentiero dell’inglese in Aspromonte
« Ciao a tutti,
Rientrati dal sentiero dell’inglese… vorrei condividere con voi le mie impressioni…
Se dovessi definire con due parole questo cammino sceglierei
Bellezza e Accoglienza.
Bellezza di paesaggio
Di persone
Di sentimenti ed emozioni
Di gusti e di sapori
Di colori
Aspromonte… Edward Lear
Ines Rossella Domenico detto Mimmo l’artista
Tonino Angelo Roberto Andrea
tanti nomi volti sguardi
Amore passione desiderio fortissimo di mantenere vivi i paesi che abbiamo attraversato… sempre in bilico… appesi a un filo appeso a niente (da Franco Arminio)
La festa del 1 Maggio ad Amendolea
Tamburello fisarmonica e crespelle con le acciughe
Tarantella calabra
La festa di San Leo
La cooperativa sociale a Bova
Gallicianò
Roghudi
Le fiumare
La sulla e tutti gli altri fiori coloratissimi.
Le fave.Gli agrumi sugli alberi carichi di frutti
Il bergamotto.Il fascino del mistero della sua crescita, il profumo intenso che fa bene al cuore.
Il cibo, la tavolata
La cantina di Palizzi
Le capre, le tracce dei cinghiali e quelle di lupo
La vetta il mare sempre lì a rendere suggestiva di notte la luna piena sulla terrazza di Staiti, dalle porte dipinte.
La nostra guida in cammino, il forte senso di comunità.
Il nostro gruppo.
“Vulcano Capodistria”
Altro valore aggiunto al nostro viaggio che racconta e vibra attraverso onde radio e non.
Tutti:
Roberta Edoardo Cecilia Barbara Claudia Daniela Marco Maura Paolo Elena Gianluca Enrico Mario Andrea Mauro Giuseppe.
Un cammino pieno di senso di comunità
Meravigliosa voglia di mantenere viva e riscattare questa terra.
Abbattere luoghi comuni e sorridere a quella donna che di ritorno dal proprio pezzo di terra con un secchio carico di arance, ci incrocia sulla strada ci riconosce “forestieri” e ci offre un’arancia o se preferiamo mandarini dalla polpa più succulenta e dolce.
Bellezza e accoglienza.
Gratitudine profonda.
Aspromonte.
Grazie »
Giusy
Di ritorno dal cammino nelle Terre Mutate
« Resta lo stupore percepito di fronte agli squarci lungo i muri delle case rimaste in piedi in paesi distrutti, ancora incredibilmente sopraffatti dalle macerie.
Resta il rammarico e la rabbia per i tesori d’Italia accartociati su loro stessi.
Resta l’ammirazione per le persone rimaste, quelle che hanno scelto di combattere ogni giorno per ricominciare, quelle che non mollano, quelle che hanno rischiato tutto, dopo aver perso tutto.
Resta la sensazione di meraviglia di fronte a questi luoghi immersi in una natura così dolce e docile che pare impossibile possa aver assistito a così tanto mutamento.
Resta il rumore della pioggia, lo stridore del vento, il fastidio del fango attaccato agli scarponi a causa del tempo che non ci è stato amico ma che nonostante tutto non mi ha impedito di percepire la bellezza di queste terre.
Resta il sapore della cucina marchigiana e il calore dell’ospitalità ricevuta, giusto corollario alle nostre fatiche quotidiane.
Resta la sensazione, quella bella, di essere circondata da compagni viaggio gioiosi e unici, con le loro storie diverse e arricchenti.
Resta la simpatia, il sorriso e la sensibilità di Daniele e la sincera convinzione che senza il suo valore e suo calore umano questo viaggio non sarebbe stato cosi intenso e potente.
Quello che voglio che rimanga è il senso di com-passione sentito negli incontri con le persone, l’aver preso atto della necessità di raccontare non solo i loro vissuti ma le loro azioni e soprattutto quello che c’è ancora da fare perché i loro sforzi e il loro impegno non siano vani. Quello che voglio che rimanga è la coscienza della necessità che il loro impegno diventi anche il nostro impegno. »
Francesca P.
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✔ Il video finale
La youtuber Monica racconta i suoi consigli sul Cammino dei briganti. Lo ha percorso in settembre.
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con il contributo di Stéphane Wittenberg, Dario Sorgato, Maurizio Russo, Mara Battilana, Freedom Pentimalli, Francesca, Giusy e tanti altri
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