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30 Aprile 2024 (508 / anno XXIV)

il cammino /286

Rebecca M. Fullerton, “Lupine time”

Che primavera sia!

Grazie per i tanti messaggi positivi all’appello per far partire il gruppo sul Cammino dei Briganti inclusivo aperto ai non vedenti. In tanti si sono iscritti, e il gruppo è quasi completo. Tanti hanno scritto sostenendoci, esprimendoci il piacere per queste scelte che la Compagnia dei Cammini sta facendo per portare il potere del cammino a tante categorie diverse di persone: svantaggiati fisici, persone con problemi sociali, giovani adolescenti, e speriamo in futuro di allargarci ancora. Nella rubrica “Lettere” trovate due esempi di messaggi tra quelli ricevuti. Buona lettura, buona festa dei lavoratori e buoni cammini di primavera.

In questo numero:

“Da un lato abbiamo le macerie, dall’altro la bellezza: sta a noi scegliere.
Ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di rimanere.”

Sul cammino delle Terre Mutate vedremo esempi di resistenza, incontreremo tante persone che in quelle terre montane tra Marche e Umbra colpite dal terremoto di 7 anni fa, hanno deciso di restare.

Dall’11 al 17 maggio, da Fabriano a Norcia, ancora qualche posto disponibile.
  ➤  Il Cammino nelle Terre Mutate

Cammino nelle Terre Murate

✔  Compagnia

[com-pa-gnì-a]

Lo stare insieme in un clima di condivisione; gruppo, reparto, società, confraternita.

Da [compagno], che è dal latino tardo [companio] propriamente “che mangia il pane insieme”, derivato di [panis] “pane”, con prefisso [con-] “insieme”. Ricalca un termine germanico.

Es. «È davvero una piacevole compagnia.»

È una parola cardinale, di quelle così centrali e semplici che spiegarla nel suo significato appare innaturale e inevitabilmente goffo.
La compagnia, nel suo senso più generale e astratto, è lo stare con le altre persone — ma sappiamo che è uno stare particolare, non è solo una questione di mera prossimità. Lo sappiamo, posso essere solo anche in mezzo alla gente. Perché sia “compagnia” ci deve essere una misura di condivisione, che l’etimo del termine ci rappresenta nella maniera più primitiva e schietta: il latino tardo companio è letteralmente “chi mangia il pane insieme”. “Latino tardo” significa che non è il latino classico, del primo Impero, ma è un termine che abbiamo la fortuna di trovare attestato in un documento comunque antico, di cui abbiamo avuto modo di parlare — la Lex Salica.
In effetti companio è un termine di matrice barbarica, introdotto dai soldati del basso Impero come calco di un termine germanico analogo — che possiamo avvicinare al gotico gahlaiba, che indica il commensale; ma hlaib è giusto il filone di pane. La compagnia è nella sua figura originaria la dinamica della condivisione del cibo in un gruppo di persone — da cui il nostro stare in compagnia, cercare compagnia, con tutte le declinazioni di condivisione che conosciamo e viviamo, a partire dal divertimento.
Ma da dinamica la compagnia si fa anche direttamente gruppo — gruppo in vari modi affiatato. La compagnia teatrale, la compagnia di amici, la compagnia di ventura, la Compagnia di Gesù, la compagnia di assicurazione e di bandiera, e compagnia cantando.

«Compagnia fu anche la prima nuova parola che Infante imparò da me. Egli sapeva già dire pane, che pronunciava paan; e io gli spiegai coi gesti che due persone le quali mangiano lo stesso pane, diventano cum-pane, compagni; e da cum-pane viene cum-pania, compagnia. Il giorno dopo Infante mi diede una prova della sua intelligenza e del suo pieno accordo col mio modo di sentire, indicandomi alcuni sorci che zampettavano tra la paglia alla ricerca di molliche di pane e mormorandomi all’orecchio: Cumpaani.»
Il seme sotto la neve

Per Silone l’amicizia è un bene irrinunciabile, alla pari del pane: ne dipende il compito stesso della vita, dunque il suo senso e valore.
Da un lato, infatti, ciascuno può conoscere e realizzare se stesso solo attraverso le relazioni. Dall’altro avere consapevolezza di sé porta a vedere gli altri come individui a loro volta in cammino verso il proprio destino, e quindi a favorire tale processo (come Pietro con Bianchina in Vino e pane). Per Silone siamo tutti corresponsabili della realizzazione dei nostri destini.
Più in profondità, il destino non passa semplicemente attraverso il rapporto con l’altro. Il destino è l’altro. In questo senso il destino è lo stesso per tutti: amare, trascendere noi stessi per donarci a qualcun altro. È la declinazione specifica di questo compito che ci differenzia.
Non stupisce quindi che la crescita dei personaggi di Silone implichi sempre la ricerca di legami di qualità, ossia di una compagnia, nome che ha una forza paragonabile alla “compagnia dell’anello” di Tolkien…

(da: Una parola al giorno)

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✔  Recensioni

✔  Camminare per piccoli cimiteri

Claudio Visentin, "Passeggiate nei piccoli cimiteri", Ediciclo Editore 2024Claudio Visentin ha da poco pubblicato un libretto dal titolo “Passeggiate nei piccoli cimiteri” (Ediciclo), perché ama esplorare i piccoli cimiteri di montagna, e lo fa camminando in modo sistematico per borghi e valli, entrando in questi piccoli luoghi di silenzio, forieri di memorie e di introspezione, e anche per dirsi ogni tanto un “memento mori”. Partendo dall’Appennino settentrionale, dove ogni borgo, ogni paesino aveva il suo cimitero. Alcuni sono ancora vissuti dagli ultimi abitanti del luogo, altri sono abbandonati alla vegetazione. Nei luoghi dove viaggia, Visentin ama scoprire cimiteri, per esempio a Salina ha trovato lapidi che raccontano in modo molto più ricco le storie di chi fu. Nel libro di Visentin non mancano citazioni colte, dagli epitaffi dell’Antologia Palatina (950 d.C.) fino alla sua versione moderna, l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
L’autore non è solo, siamo in tanti ad amare le visite ai cimiteri, soprattutto a quelli di campagna e di montagna, esiste un vero e proprio turismo, tanto che Visentin lo ha battezzato “cimiturismo”:

“Le regole del buon cimiturista sono ferree: non si tocca nulla e non si porta via nessun souvenir (per quanto a volte sia difficile resistere alla tentazione). Ci si limita a scattare fotografie e copiare lapidi. Si applicano insomma i principi dell’Urban Exploration (Urbex) ovvero il codice di condotta di chi esplora luoghi abbandonati: case, fabbriche, cunicoli, ecc.”

Il libro è anche omaggio per tutti coloro che si associano alla Scuola del Viaggio per l’anno 2024: approfittatene! (LG)

Claudio Visentin – “Passeggiate nei piccoli cimiteri”, Ediciclo Editore 2024 – 14 euro

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✔  Salviamo l’Elsa

A Colle Val d’Elsa c’è un parco urbano fluviale di grande valore naturalistico, con un sentiero che molti che hanno percorso la Francigena conoscono. Un progetto di una centrale idroelettrica prevede l’installazione di una condotta forzata di 1,2 metri di diametro per 1,2 km lungo questo sentiero, usando l’antica gora esistente. Condotta già ribattezzata il “tubone”. Il paese di Colle è in subbuglio, si combatte contro questo progetto devastante, che è stato approvato dalla Regione Toscana contro tutti i pareri contrari del Comune e dei cittadini. Il danno è storico a carico della gora, con danni al manufatto, danno ambientale per l’ecosistema fluviale, e il danno è anche sul turismo naturalistico, con danni per l’economia locale, e perché l’impianto toglierà acqua al fiume (fino al 50% dell’acqua sarà prelevata), fiume che già ora vede lunghi periodi di magra. Il coordinamento “Salviamo l’Elsa” invita tutti a firmare la petizione contro questo progetto scellerato, e chiede di diffondere l’appello: firma la petizione!

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✔  La citazione

“Quando vediamo una persona che cammina in consapevolezza e prova gioia a ogni passo siamo motivati a tornare a noi stessi e a fare lo stesso. Un recluso mi ha scritto in Francia, dicendo di aver letto i miei libri e di aver imparato a praticare la meditazione camminata in prigione. Dice che ora sale e scende le scale sempre in consapevolezza e che prova gioia a ogni passo. Da quando ha iniziato questa pratica, la sua vita è diventata piacevole: quando vede gli altri reclusi che corrono su e giù per le scale, senza stabilità o solidità, senza calma o gioia, vorrebbe che potessero imparare a fare la meditazione camminata come lui perché ogni passo che fa lo nutre e lo trasforma.”
(Thich Nhat Hanh, “Libero ovunque tu sia”, Associazione Essere Pace 2003)

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✔  Rassegna stampa

Ci hanno intervistato su Radio24 per farci raccontare il cammino inclusivo che si terrà dal 18 maggio, con non vedenti e ipovedenti, organizzato dalla collaborazione tra Compagnia dei Cammini e NoisyVision.

  ➤  Ascolta l'intervista

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 30 aprile (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)

4-11 maggio:
Pantelleria: mare, dammusi e passito (Sicilia)
guida: Nanni Di Falco
difficoltà: @
1 posto
4-12 maggio:
La Valle delle rose e le Gole del M'Goun (Marocco)
guide: Said Zarrouk + Marina Pissarello
difficoltà: @@@
2 posti
11-17 maggio:
Il Cammino nelle Terre Mutate – parte 1 (Marche / Umbria)
guida: Daniele Moschini
difficoltà: @@@
4 posti
14-18 maggio:
Esplorazioni in Mugello con i cani (Toscana)
guida: Tomas Pirani
difficoltà: @@
4Z: Cammini a quattro zampe
4 posti
15-19 maggio:
Capraia, l’isola gioiello (Toscana)
guida: Anita Constantini
difficoltà: @@
1 posto
18-25 maggio:
Il Cammino dei Briganti – edizione inclusiva (Abruzzo / Lazio)
guida: Luca Gianotti
difficoltà: @@
In collaborazione con NoisyVision
4 posti
23-26 maggio:
Il Sentiero del Viandante (Lombardia)
guida: Marina Pissarello
difficoltà: @@
5 posti
26 maggio-1 giugno:
Camminayoga lungo la Costa degli Etruschi (Toscana)
guida: Nico Di Paolo
difficoltà: @@
Cammini di Pace
7 posti
27 maggio-1 giugno:
L’antica Via del sale, fino al mare (Liguria / Lombardia)
guida: Igor Grigis
difficoltà: @@@
1 posto

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2024 con noi sul Cammino dei Briganti

Viaggi di gruppo 2024 sul Cammino dei Briganti con la Compagnia dei Cammini

Scopri il Cammino dei Briganti attraverso tutte le nostre proposte di viaggio!

Gruppi di adulti

Ragazze, ragazzi e adolescenti WildFox

Per ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni senza genitori

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Norvegia fuori catalogo

Dal 13 al 26 giugno, Franco Michieli accompagna un viaggio inedito, Esplorazioni in Norvegia 3.
Un’esplorazione libera dell’isola norvegese Sørøya, tra fiordi e oceano al 70° parallelo, andando a vista per monti e vallate, raggiungendo penisole frastagliate e fiordi selvaggi con spiagge oceaniche, pernottando in tenda e cucinando sui fornelli.
Un’avventura fisica e contemplativa d’altri tempi, muovendosi con la curiosità e la cautela degli animali selvatici nella luce perenne del solstizio, condivisa con l’esploratore e scrittore Franco Michieli. Un cammino riservato a escursionisti con esperienza (difficoltà 4 orme), con forte spirito di adattamento. Ben più grande di queste difficoltà è però la crescita interiore che un viaggio come questo sa regalare.

  ➤  Scopri il viaggio

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✔  Lettere

Di ritorno dal cammino dell’accoglienza tra i borghi di Calabria

« Sensazioni
Gerace La Porta del sole sulla legalità scortata
Gioiosa l’ospitalità appassionata e condivisa
Sant’Ilarione Un cammino di interiorità, di natura e di fede
Monte Stella La religione di una chiesa di potere economico.
Stilo La bellezza dell’architettura semplice delle prime chiese
Infine Riace questo è l’approdo.
Mimmo Lucano il tono pacato delle sue parole che ti entrano nella carne viva e ti lasciano sgomento.
E tutt’intorno la bellezza di un’accoglienza semplice e autentica per gli ultimi del mondo in un percorso di rinascita per tutti.
In questi luoghi con orgoglio e passione siamo stati accompagnati, attraversando spazi immensi su una terra aspra ed estrema piena di anima e di contraddizioni.
E tutt’intorno il fiume continua a scorrere… »
Patrizia Zardi

« Da molto non vedevo spazi così immensi, mi mancheranno le tovaglie sui prati e sul sasso, il fantastico Eremo di Sant’Ilarione con i gatti neri nel corridoio sbilenco, il labirinto e i bambini del Villaggio Globale, i profumi, tutti quei fiori, la fiumara. Mi mancherete tutti. Vi voglio bene. »
Lorena Neri

Un appello per camminatrici speciali
« Carissimo Luca,
ho appena letto il vostro appello e immediatamente l’ho pubblicato sulla Rete Nazionale Donne in Cammino e la community Ragazze in gamba.
Sarebbe prezioso e importante raccogliere i racconti della esperienza e se possibile poter dialogare con le partecipanti. Questo aiuterebbe certamente la causa per future esperienze. Io stessa ho esperienza nel settore degli ipovedenti. Pensa che anni fa ho curato una rivista dedicata a loro e gestita da una donna ipovedente. Una esperienza incredibile. Ho anche camminato a volte con un ragazzo ipovedente. Mai lunghi cammini, ma esperienze di una giornata.
Se fossi libera verrei io stessa.
Un abbraccio »
Ilaria Canali

« Ho visto il suo impegno, il vostro impegno, per fare camminare persone speciali, è un’iniziativa di vero amore, a mio avviso, che fa sì che i cammini sono anche cammini dove si ripropone una vera relazione di aiuto.
Come cura.
Oppure ciò che gli inglesi chiamano non “cure”, ma “care”, prendersi cura con empatia, dare un senso alla cura.
Io sono un’infermiera, semmai avrà bisogno del mio supporto sui cammini, ci sarò.
Grazie, »
Diana

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WildFox. Settimane selvatiche in cammino per ragazzi e adolescenti

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