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15 Novembre 2024 (516 / anno XXIV)

il cammino /294

Foto di gruppo a Casa Giubileo

Siamo associazione in cammino

Casa Giubileo – Siamo in questo luogo memoria della resistenza, e nell’aria si sentono i valori della libertà, della giustizia, del rispetto di ogni uomo. Qui ci siamo riuniti, guide e staff della nostra associazione, per il momento annuale in cui ci ritroviamo per riflettere, ma anche per la gioia di stare insieme. Quattro giorni all’anno. Mancava Said, gli hanno negato il visto per entrare in Italia dal Marocco, gesto di prepotenza di un paese poco accogliente (il nostro). Abbiamo confrontato i nostri percorsi, cercando di fare un passo in più dall’io al noi, trasformare le nostre attività da individuali a lavoro di gruppo, di squadra. Questo significa essere associazione. Per due giorni abbiamo seguito un corso di comunicazione non violenta, il linguaggio giraffa di Rosenberg, per portare empatia nelle nostre relazioni con gli altri. L’ascolto dell’altro è così importante! Spesso ce ne dimentichiamo. Abbiamo poi seguito Tommaso che ci ha portato sui temi del primo soccorso in ambienti wilderness. Con simulazioni sul campo. Ci siamo ritrovati e ci siamo conosciuti meglio, perché queste situazioni ci hanno messo a nudo, ci siamo raccontati e abbiamo agito come se…
Questi nostri incontri di novembre sono una carica di energia positiva. Ci aiuteranno per mesi e mesi a esserci, a credere nel nostro progetto associativo e dar forza ai nostri valori. Non è facile essere un po’ fuori dal coro, non lasciarsi portare dalla corrente del mainstream. Ma noi ci crediamo, e finché tanti di voi daranno fiducia alla nostra missione di portare nel cammino valori profondi, noi saremo in cammino con voi. Buona compagnia dei cammini a tutti e tutte!
Luca Gianotti

In questo numero:

Primi cammini del 2025

Il prossimo anno inizia col botto, il primo cammino sarà in Marocco, le dune Zahar e l’Oasi Sacra, dal 1 febbraio, ed è già quasi completo, un solo posto disponibile, dopo solo pochi giorni dalla pubblicazione. Anche il cammino in Calabria, il Sentiero dell’Inglese di marzo, è quasi completo. A gennaio non abbiamo proposte, ma a febbraio abbiamo tante belle proposte per i nostri soci, dal Grande anello verde di Roma, all’isola di Gozo, dall’esplorazione a Portofino con Franco Michieli al cammino nelle Murge, tra i trulli della Valle d’Itria.

✔  Richiesta Catalogo cammini 2025

È un libretto di 48 pagine da tenere sul comodino per segnarvi le date dei vostri viaggi futuri, verrà inviato a tutti i soci della Compagnia dei Cammini degli ultimi 4 anni (2024, 2023, 2022, 2021).

Se non sei tra i soci camminatori del 2024, 2023, 2022, 2021, ma sei appassionata/o del camminare, è possibile chiederlo qui comunicandoci il tuo indirizzo completo e riceverlo gratuitamente a casa.
145 viaggi, tra cui molte novità.

(Non è prevista spedizione all’estero, chiederemo pertanto agli amici camminatori non residenti in Italia di scaricare il catalogo in formato digitale appena sarà disponibile sul sito.)

  ➤  Chiedi qui il tuo calendario 2025

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✔  Recensioni

✔  Altritudini

Francesca Camilla D’Amico – "Altritudini", Ediciclo 2024Francesca Camilla D’Amico è da poco entrata nella Compagnia dei Cammini. Attrice narratrice, e guida escursionistica. Abbinerà le due esperienze con noi, con cammini in cui la narrazione sarà il filo di Arianna. Nel 2025 inizia con due proposte: un cammino in Maiella seguendo le orme di Celestino V, e un cammino per ragazzi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con Cesidio Pandolfi come co-guida. Francesca ha appena pubblicato un libro, dal titolo Altritudini, nella collana di Ediciclo curata dal nostro Luigi Nacci. Ecco la recensione di un altro amico, Davide Sapienza, pubblicata sulla rivista Limina. (LG)

Francesca Camilla D’Amico – “Altritudini”, Ediciclo 2024 – 15 euro

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✔  Nuova rubrica: Gioco e cammino

Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione. (attr. incerta)
Inauguriamo oggi una rubrica per parlare di giochi da tavolo e di società da poter fare in cammino, evidenziando le connessioni e le potenzialità delle attività ludiche nei gruppi, fornendo nei prossimi mesi consigli e suggerimenti sui giochi da proporre.
“Giocare è una cosa seria”. Questa affermazione racchiude un profondo significato che trascende la mera attività ludica, un po’ come la nostra filosofia di camminare va ben oltre la semplice attività fisica del mettere un piede avanti all’altro; i giochi infatti, non sono solo forme di intrattenimento, ma veri e propri strumenti di connessione tra le persone, specialmente quando ci si trova in viaggio.
Un tiro di dadi o una carta giocata, diventa un’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo sui nostri compagni di viaggio. Chi è strategico? Chi preferisce un approccio più creativo? Le dinamiche dei giochi rivelano spesso tratti della personalità che non emergerebbero mai durante una conversazione formale, soprattutto su chi tende a essere piú timido con gli sconosciuti.
I giochi fanno da catalizzatore per conversazioni spontanee e risate condivise, tirando fuori curiosità personali, hobby e aneddoti divertenti. Le risate diventano contagiose, sciogliendo le tensioni e creando legami che dureranno ben oltre il viaggio stesso.

Nei prossimi numeri ci soffermeremo sulla grande varietà di tematiche e modalità di gioco; vedremo come i giochi possono essere strumenti straordinari per creare legami, condividere risate e costruire ricordi duraturi.
Io stesso, nei miei viaggi in programma il prossimo anno, selezionerò particolari giochi e strumenti per poter rendere la nostra esperienza di cammino ancora più coinvolgente.
Graziano Occhipinti

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✔  Di buon passo nell’Appennino che resiste /2

Continuiamo il racconto di Salvatore del suo tour in Appennino con la bicicletta (gravel) alla scoperta di chi resiste.
“Utilitarie e biciclette attirano solo i simpatici, i bambini, i matti, i solitari e i vecchi originali dalla memoria di ferro, che sono proprio le persone con cui vale la pena fermarsi sulla strada della vita”
Paolo Rumiz

Polizzi Generosa, 9 maggio 2024
Sono in Sicilia da due giorni e ho pedalato per centotrentaquattro chilometri fino a Polizzi Generosa, un paese nel Parco delle Madonie. Un cielo flaccido e plumbeo, gravido di pioggia che sarebbe puntualmente arrivata sulla salita del lago di Rosamarina, mi ha dato il benvenuto al porto di Palermo.
Nel quartiere Brancaccio, una “Beirut siciliana”, tra cumuli di rifiuti e clacson assordanti, sorpasso un’ape-car agghindata a festa, con nastrini tricolori, fiocchi svolazzanti e tatuaggi sulla vernice scrostata. La pioggia, dopo Caccamo, è diventata un acquazzone, e stoicamente ho accettato l’acqua, e a lei mi sono abbandonato, mentre gli strati protettivi si bagnavano uno dopo l’altro.
L’indomani, da Roccapalumba - dove Simonetta Agnello Hornby ha ambientato il suo primo romanzo la storia di Rosaria Inzerillo “La Mennulara” - per campi coltivati a grano e striati dalle ruote dei trattori, raggiungo Polizzi Generosa. Qui, per 200 anni, hanno abitato gli arabi, prima che i normanni di Ruggero li scacciassero via. La moschea è diventata una chiesa dedicata a Sant’Antonio.
La nebbia sale dalla valle dell’Imera, aria che viene dal mare, e un pastore guarda l’orizzonte con il palmo di una mano appoggiato sul bastone e il gomito dell’altro braccio che ne sovrasta il dorso, mentre indugia nei suoi pensieri. Sul mio quaderno di viaggio ho annotato: nocciole, natali a Dolce e ai nonni di Martin Scorzese e Vincent Schiavelli, frana, fagiolo badda, sfoglio monacale.
A Polizzi le strade sono chiuse per la Targa Florio. Devo raggiungere la comunità di Porto di Terra, il mio primo incontro in terra siciliana. Durante la preparazione del viaggio mi ha colpito l’incipit della loro pagina Facebook: “Tutto si muove, il tempo scorre ed il vento soffia; è presto tempo di issare le vele verso un porto montano tra acque sorgive e boschi indigeni”. Marinai di terra che cercano la salvezza tra le montagne, dove altri prima di loro sono scappati via.
Circa otto anni fa, nove ragazzi siciliani, stufi di vivere in città, si stabilirono in un casale, I Pagliai, in una valle baciata dal sole, punteggiata di pioppi e cipressi, percorsa da ruscelli di acqua purissima e protetta dai venti dal costone roccioso della Giulfaria. Quando arrivarono li chiamavano “Ciao, ciao papà” per sottolineare la loro urbanità.
Sistemarono il casale e diedero inizio a un progetto comunitario di vita e lavoro in montagna, fondato sulla permacultura, sull’ospitalità e sulla valorizzazione dei prodotti del territorio. Oggi il casale è il baricentro di una comunità sparsa che conta trentasette residenti, tra cui anche sette nuovi ospiti, bambine e bambini nati nella valle.
Dario, Teo & Laura & Nilo, Vittoria, Elena & Ada e il cane Duna si definiscono i custodi di questo angolo delle Madonie. Una volta l’anno organizzano un piccolo festival, Trasporto Organico, con musica e laboratori per i più piccoli. Pianificano turni di guardia per prevenire gli incendi e si prendono cura dell’unica strada bianca, a tratti impervia, che li collega con il paese. Se qualcuno ha bisogno di riparare il tetto o di tagliare la legna gli altri lo aiutano. Un modo diverso di ripopolare un territorio appenninico in via di spopolamento: Polizzi nel 2001 contava 4.169 abitanti; ne sono rimasti 2.852, una emorragia inarrestabile. Nei loro occhi sorridenti ho letto la felicità di esistere. Sognano di avviare una fattoria, ma con calma.
Salvatore Capasso

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✔  Donazioni dai gruppi

Il gruppo inclusivo alla Rota Vicentina in Portogallo ha donato 300 euro all’associazione NoisyVision, Dario ringrazia per la generosità, e anche tutti noi ringraziamo.

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✔  Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini

Disponibilità posti al 15 novembre (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)

30 novembre-15 dicembre:
In Nepal sulle orme di Milarepa
guida: Matteo Casula
difficoltà: @@@@
5 posti
1-9 febbraio:
Le dune Zahar e l’Oasi Sacra (Marocco)
guide: Said Zarrouk + Marina Pissarello
difficoltà: @@
2 posti
8-15 febbraio:
Il Grande Anello Verde di Roma (Lazio)
guida: Matteo Casula
difficoltà: @@
11 posti
16-22 febbraio:
Gozo: il cammino costiero (Malta)
guida: Igor Grigis
difficoltà: @@
14 posti
19-23 febbraio:
Via Romea del Chianti (Toscana)
guida: Anita Constantini
difficoltà: @@
13 posti
23 febbraio-1 marzo:
Andar per trulli nelle Murge (Puglia)
guida: Graziano Occhipinti
difficoltà: @@
14 posti
27 febbraio-2 marzo:
Esplorazioni a Portofino 2 (Liguria)
guida: Franco Michieli
difficoltà: @@@
Cammini d’autore
14 posti
1-8 marzo:
Il Sentiero dell’Inglese in Aspromonte (Calabria)
guida: Andrea Laurenzano
difficoltà: @@@
5 posti
2-9 marzo:
Lanzarote, la isla diferente (Isole Canarie, Spagna)
guida: Micha Calà
difficoltà: @@
13 posti

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Il Grande Anello Verde di Roma

Trecentosessanta gradi di stupore, sei giorni, 110 km, un anello perfetto condito da incursioni pomeridiane facoltative nel centro storico di Roma.
Scopriremo la capitale a piedi, nel verde dei giardini e parchi, penetrando, anche dalla periferia, lungo stradette silenziose, ciclopedonali, impensabili corridoi di armonia urbana.
Esplorazioni cittadine dai 15 ai 18 km, veri “viaggi” dentro la città per passare giornate diverse, profumate, dense di emozioni, per svelare un tessuto urbano assai variegato, a volte contraddittorio ma ricco di fascino.
Dall’8 al 15 febbraio, 2 orme con zaino leggero e base fissa, scopri il programma qui.

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Una Via c’è

Ritiro con Adriana Rocco nel Monastero di Camaldoli dal 22 al 24 novembre. Ritrovo venerdì 22 alle ore 17.30. Chi è Adriana Rocco? Leggiamo la sua presentazione:

“Nei primi anni ’70, ero la giovane sociologa alla ricerca di una utopica società diversa in cui qualcosa doveva sempre cambiare all’esterno. La maternità è stata per me una rivoluzione pacifica: non mi bastava più analizzare e criticare il mondo, avevo bisogno di amarlo. Nel 1978 sono andata a studiare in India insieme a mia figlia. Ho incontrato la scienza dello Yoga codificata da Patanjali nei Sutra, e trasmessa da maestro a discepolo secondo la tradizione orale. Nel 1992 ho incontrato Thich Nhat Hanh (Thay), monaco zen vietnamita, poeta, maestro di riconciliazione e di spiritualità impegnata nella vita quotidiana.
Mi sono sentita subito accolta e incoraggiata a continuare il cammino già intrapreso, ma non solo. Ho sentito il valore inestimabile della sua testimonianza vivente : amore che respira e fa passi di pace sulla Terra. Dedico la mia vita a condividere l’arte di comprendere e comprendersi, per rigenerarsi e guarire alla Luce di millenari Insegnamenti patrimonio dell’Umanità intera.”

Per info e iscrizioni: Adriana - adrianarocco41@gmail.com 055 2312536 - 338 2416345
Organizza l’Associazione Essere Pace.

Un documentario da premiare

Il documentario di NoisyVision che racconta il cammino per ragazzi in cui la Compagnia dei Cammini era partner, è tra i finalisti al Festival Uno sguardo raro - Rare Disease Film Festival.
Il documentario sarà proiettato giovedì 28 novembre dalle 11 alle 13 al Cinema Alfellini, Viale I Maggio, 82, Grottaferrata.
Per prenotare scrivere a info@unosguardoraro.org.

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✔  Lettere

Di ritorno dalla Rota Vicentina inclusiva

« Ora che il rumore incessante delle onde ha fatto posto al silenzio, ora che l’adrenalina si è abbassata e la quotidianità si è riaffacciata, voglio esprimere ancora una volta la mia gratitudine alla Vita per i passi ed i doni condivisi.
Non so davvero se sia risuonato più il fragore e l’impeto dell’Oceano o del nostro rumoroso Gruppo che camminava verso sud sulla Rota Vicentina; so però che entrambi sono stati egualmente preziosi per un viaggio dei piedi, del cuore e dell’anima. Ed io, che mi ero persa, lì davanti all’immensità dell’Oceano e all’umanità dei miei Compagni di viaggio mi sono riscoperta, riconosciuta, ritrovata!
Ringrazio Tommaso che ci ha camminato accanto (e non davanti) ispirandoci a cogliere della natura l’essenza… con calma, alternando risate a silenzi, fatiche a pause, comunione a raccoglimento… sorprendendosi con noi per ogni senso accarezzato dal viaggio e gioendo insieme a noi per ogni ostacolo superato. Lo ringrazio perché ha voluto farci generosamente dono di ciò che di questo angolo selvaggio di mondo lo ha fatto innamorare… ora è un po’ anche nostro!
Ringrazio i miei Compagni di viaggio, così diversi e così perfetti nella loro unicità, perché le loro vite hanno arricchito la mia ed il loro viaggio ha reso il mio perfetto! Che gioia è stata prendersi cura gli uni degli altri, condividendo letti, sorrisi, aglio e piatti da lavare… che splendore svegliarsi di buonumore, con il cuore pronto ad andare all’unisono con i passi!
Ora so bene che la cosa più difficile di questo viaggio non sono le tre orme per i km sulla sabbia, né le vesciche, o la febbre, o la ricerca di un “posto sicuro”. Il difficile comincia ora, nel custodire lo spirito, nel far sbocciare i frutti e goderne pienamente, nel produrre nella mia vita i cambiamenti che l’Oceano mi ha sussurrato attraverso un ignaro gruppo di balene di passaggio! Ma erano balene? Io ho visto balene (cit.)!
Un grazie speciale va agli Amici Gialli di NoisyVision… amici… famiglia… c’è differenza?
Un grazie, infine, va a lui, l’Oceano, perché mi ero persa ed ora continuerò a camminare… con tutti i sensi! »
Marzia

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✔  Il video finale

Film documentario molto interessante, sulla storia degli orsi in Trentino. Si parte dalla morte di Andrea Papi, il ragazzo di 26 anni ucciso dall’orsa JJ4, e si ricostruisce tutta la storia, ascoltando le diverse campane: familiari del ragazzo morto, abitanti delle valli, corpo forestale, scienziati naturalisti, animalisti, politici. Per consentire a tutti di farsi la propria opinione.

Video – Pericolosamente vicini - Vivere con gli orsi

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Direzione, redazione e copyleft: Luca Gianotti
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