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1 Gennaio 2025 (519 / anno XXV)
il cammino /297
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In diretta dal Capodanno in Sardegna con Mara
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Venticinque anni con voi, auguri!
Buon anno, camminatrici e camminatori! Vi auguriamo di calpestare i sentieri del mondo, nel 2025. L’augurio per il 2025 è soprattutto che sia un anno più di pace, di giustizia, di accoglienza. Se si camminasse di più, questi valori crescerebbero. In cammino, i sentimenti di fraternità, uguaglianza, amore verso il prossimo, sono evidenti. Se tutti camminassimo, le guerre perderebbero di senso. Popoli della terra, mettetevi in cammino! Torniamo a essere animali erranti. L’erranza, la viandanza, erano tipiche di popoli che non mettevano la proprietà al primo posto, furono i popoli che misero radici a chiudersi, a fortificarsi, a vedere l’altro come possibile invasore. Quindi riscopriamo l’erranza, perché le guerre ci hanno proprio stufato!
Nel contempo festeggio i 25 anni di questa newsletter, questa letterina quindicinale che da 25 anni spedisco con l’aiuto di tanti amici che mandano i loro contributi. Siamo arrivati a 38mila lettori appassionati del camminare. Ricordo che questo spazio è uno spazio aperto ai vostri contributi, se avete idee da proporre, temi da trattare, articoletti da mandare, sarà un piacere vedervi parte del nostro gruppo.
Infine, 124 di noi sono attualmente in cammino. In 8 luoghi diversi, dal Marocco alla Sicilia, dalla Sardegna alla Calabria, dal Salento alla Sabina, alla Montagnola senese. 9 guide, 115 soci, la nostra bella comunità, un filo rosso ci lega tutti. È così bello vedere tutto questo, non possiamo non iniziare l’anno nuovo con un brindisi: “Viva la Compagnia dei Cammini!”.
Luca Gianotti
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In questo numero:
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Un pensiero
Se camminando
incontrate un cervo,
un muflone o una capra di montagna,
chiedetegli perché
camminare nel bosco
ci aiuta a vivere.
Luca Gianotti
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✔ Rassegna stampa: Radio Capodistria
Lunga intervista di Barbara Urizzi a Luca Gianotti sul 2025 della Compagnia dei Cammini, ma anche sullo stato dei cammini in Italia, sul camminare con i bambini, sui cammini inclusivi, insomma, 15 minuti da ascoltare!
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✔ Recensioni
✔ La Magna Via
Nell’ambito dei cammini siamo spesso abituati a leggere guide tecniche, manuali o saggi relativi a un determinato cammino o all’attività del camminare; Gaetano Savatteri invece sfrutta la forma romanzo per parlarci del cammino della Magna Via Francigena, 190 km da Palermo ad Agrigento, nel cuore della Sicilia.
Il personaggio principale è il giornalista e detective per caso Saverio Lamanna, protagonista di altri romanzi dell’autore e della serie TV Rai Màkari.
L’improvvisato gruppo di camminatori che decide di mettersi in marcia da Palermo ci permette di viaggiare con loro tra regie trazzere e antiche tradizioni e misteri dei paesini dell’entroterra siculo, lontani dal mare, dalle città e dal turismo, che vivono uno spopolamento costante ma con episodi di “restanza”; uno sfondo di perfetta dualità che contrappone il senso di desolazione e abbandono, con la vivacità dei personaggi che rendono ogni incontro imprevedibile.
Ho trovato personalmente vincente la narrazione leggera dell’autore che riesce nell’impresa di mescolare i toni, alternando momenti di comicità a riflessioni più profonde, riuscendo a creare una metafora perfetta delle sensazioni che si vivono in cammino.
Perché tramite il viaggio a piedi Savatteri riesce a esplorare al tempo stesso anche l’animo del protagonista, un percorso interiore alla ricerca di sé e del tempo perduto, e a mettersi al tempo stesso in contatto con l’anima dei suoi compagni di cammino, soprattutto per riscoprire il proprio rapporto con il padre e ritrovando le sue radici siciliane.
Un pellegrinaggio dai toni leggeri e profondi, tra elementi di finzione e personaggi reali che davvero si possono incontrare se si percorre a piedi questo cammino, che è riuscito a farmi rivivere personali emozioni vissute percorrendo questi affascinanti sentieri.
Ne consiglio la lettura anche a chi ha intenzione di partecipare al cammino in programma a Pasqua del 2025, perché meglio di un manuale, ha il potere di trasmettere l’essenza e l’anima di questi luoghi. (Graziano Occhipinti)
Gaetano Savatteri – “La Magna Via”, Sellerio Editore 2024 – 15 euro
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✔ Pardesa, centro di meditazione
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Pardesa è un centro di meditazione ed ecologia applicata nella tradizione di Thich Nhat Hanh, situato sull’Appennino bolognese, che unisce la cura della mente a quella della Terra.
Dal 2019 pratichiamo e diffondiamo la presenza mentale (mindfulness), l’agricoltura rigenerativa e l’ecologia applicata, accogliendo centinaia di persone dall’Italia e dall’estero per ritiri di meditazione, corsi di permacultura e giornate di pratica. In questi anni abbiamo piantato più di 700 alberi, creando un luogo di pace e dando vita ad un ecosistema fertile e abbondante.
A Pardesa quasi tutte le attività si svolgono all’aperto e in pieno contatto con gli elementi, una connessione con la natura che ci porta molta gioia. La nostra sala di meditazione al coperto, ricavata da un vecchio fienile, in caso di pioggia, neve e freddo non è però adeguata: il tetto perde e la struttura non è isolata. La ristrutturazione della sala di meditazione ci permetterebbe di continuare al meglio la nostra missione.
Siete invitati a conoscere il nostro centro attraverso il progetto di crowdfunding: “Pardesa tutto l’anno”. Grazie a BancaEtica, se riusciamo a raccogliere il 75% delle spese entro il 4 febbraio 2025, la banca coprirà il restante 25%. Vi ringraziamo per la vostra partecipazione in questa trasformazione, per il bene delle persone e degli ecosistemi.
Bar Zecharya
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✔ Di buon passo nell’Appennino che resiste /4
Continuiamo il racconto di Salvatore del suo tour in Appennino con la bicicletta (gravel) alla scoperta di chi resiste.
✔ Gal Hassin: eredità araba e astronomia
Gli arabi hanno lasciato una eredità tangibile: i nomi. “Hassin” significa torrente freddo, mentre “Gal” è il nome arabo di Isnello. Pino Mogavero è un uomo piccolo di statura, con i piedi ben saldi a terra, la fronte ampia, la barba rada e gli occhi stanchi per le tante battaglie combattute. È sorpreso del mio arrivo in bicicletta. Gli chiedo di raccontarmi la sua storia mentre visitiamo Gal Hassin, il parco astronomico di Isnello. Sindaco per quattro mandati, Pino non si è mai arreso, in quest’angolo di Sicilia difficile, nemmeno quando, nel 2002, il nuovo sindaco rimosse il cippo in memoria di Peppino Impastato. Rieletto cinque anni dopo, lo rimise al suo posto. Militante di Rifondazione Comunista, ha lottato tenacemente per realizzare un polo astronomico di eccellenza.
La storia di Gal Hassin è singolare. Il cielo delle Madonie ha un bassissimo inquinamento luminoso e una posizione ideale per osservare il centro della nostra galassia. Nel 2009, Pino ottenne un finanziamento dal CIPE di 7,4 milioni di euro, e nel 2016 il progetto prende forma. Un osservatorio astronomico non ordinario. Il telescopio di monte Mufara è unico al mondo. Sabrina Masiero, astrofisica della provincia di Belluno che lavora al Centro con due astronomi, tre operai e un impiegato, mi spiega che è un telescopio a “grande campo”, agilissimo, capace di scrutare una parte di cielo pari a 25 volte il diametro della luna piena.
L’ESA, l’Ente Spaziale Europeo, a breve installerà su monte Mufara un Flyeye, il primo di quattro telescopi sentinella al mondo per il rilevamento degli asteroidi. Gal Hassin contribuirà anche alla missione ARIEL per la ricerca degli esopianeti. Una eccellenza mondiale nata dalla visione di un piccolo grande uomo. Ogni anno il Centro accoglie 14.000 visitatori da tutto il mondo e contribuisce in maniera significativa alla ricerca scientifica in campo internazionale. Intanto Isnello si spopola.
L’indomani raggiungo Castelbuono, un paese a soli dieci chilometri da Isnello, che conta 8.016 abitanti al 31 dicembre 2023. Nel centro del paese, sulla strada che porta al castello, mi fermo davanti a un chioschetto di bottiglie. Mi viene incontro Franco Corradini che mi invita a un assaggio. Scambiamo due parole e mi siedo al tavolo del bar vicino. Parliamo della fortuna di Castelbuono: la manna, il panettone di Fiasconaro, considerato il migliore d’Italia. Perché Castelbuono resiste e Isnello si spopola? Franco spiega che la vicinanza a Cefalù, la buona viabilità e l’accoglienza fanno la differenza.
Da maggio a settembre il paese è in festa: il festival Ypsigrock richiama appassionati di musica alternativa da tutto il mondo. Ci sono il teschio di Sant’Anna, le scuole, trenta ristoranti, e la manna estratta dai frassini. A Castelbuono la raccolta differenziata, effettuata con gli asini, racconta l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Un mix vincente che attrae visitatori e contrasta l’abbandono. Chiedo a Franco perché Isnello, che vanta una eccellenza in campo internazionale, non riesca a eguagliare Castelbuono. Serafico mi risponde: “La gente vuole divertirsi, la scienza non le interessa”.
Salvatore Capasso
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✔ Gioco e cammino
✔ Bagh Chal
Il Nepal è ancora uno di quei luoghi nei quali gran parte della vita si svolge per le strade, puoi incrociare negli stessi dieci metri quadri donne che preparano verdure da essiccare, bambini che inseguono galline o capre o uomini che dispongono, su una scacchiera improvvisata sulla terra, sassolini chiari e scuri. Incuriosito imparai presto sin dalle prime volte che venni qui in Nepal che quei sassolini altro non erano che il gioco nazionale da “tavolo”, il Bagh Chal. I quattro sassi scuri rappresentano quattro tigri, mentre i 20 sassi piccoli chiari le capre. Scopo del gioco che prevede due giocatori, uno con in mano le tigri e l’altro le capre, è per il primo mangiare più capre possibili, per il secondo riuscire a neutralizzare il felino impedendogli di mangiare le povere caprette.
La versione da strada può essere giocata con sassi o tappi di bottiglia, ma oramai esistono versioni commerciali in legno o bronzo in cui le pedine rappresentano effettivamente tigri e capre. Il gioco inizia con le tigri posizionate sui quattro angoli del campo di gioco quadrato, diviso in 16 caselle a loro volta divise da una diagonale e inizia con il posizionamento della prima capra su uno degli incroci. La tigre può mangiare le capre spostandosi solo lungo le linee tracciate sul campo di gioco, mangiando la capra come nella dama e arrivando con la sua mossa su un incrocio libero. Il gioco finisce quando o le tigri mangiano tutte le capre o le capre riescono a neutralizzare poco per volta ognuna delle tigri.
Matteo Casula (appena tornato dal cammino in Nepal)
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Disponibilità posti al 1° gennaio (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)
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Regalo ai soci 2025
Come ogni anno la Compagnia dei Cammini regala ai soci qualcosa di utile per i cammini. Quest’anno a grande richiesta torna la bandana, la regalammo anni fa ma ci è stata richiesta perché è un piccolo oggetto sempre utile, occupa poco spazio e per un colpo di freddo, anche in estate, si usa sia per il collo che per la testa. In quattro colori pastello, a scelta.
Ma non è finita qui: stiamo progettando un capo molto utile per i cammini insieme ai nostri partner e amici di Trame Naturali, sarà pronto tra qualche mese e sarà un altro regalo che speriamo sarà molto gradito! State connessi.
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✔ Richiesta Catalogo cammini 2025
È un libretto di 48 pagine da tenere sul comodino per segnarvi le date dei vostri viaggi futuri, verrà inviato a tutti i soci della Compagnia dei Cammini degli ultimi 4 anni (2024, 2023, 2022, 2021).
Se non sei tra i soci camminatori del 2024, 2023, 2022, 2021, ma sei appassionata/o del camminare, è possibile chiederlo qui comunicandoci il tuo indirizzo completo e riceverlo gratuitamente a casa.
145 viaggi, tra cui molte novità.
(Non è prevista spedizione all’estero, chiederemo pertanto agli amici camminatori non residenti in Italia di scaricare il catalogo in formato digitale appena sarà disponibile sul sito.)
➤ Chiedi qui il tuo calendario 2025
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✔ Terminillo: montagna naturale o montagna devastata?
Il Terminillo, facente parte dei gruppo dei Monti Reatini, da anni vede ormai la lotta contro il progetto Terminillo Sviluppo Montano.
Il progetto Terminillo Sviluppo Montano - TSM2, dopo la bocciatura nel 2010 del TSM1 per impatto ambientale e problemi di innevamento, prevede nuovamente l’ampliamento degli impianti sciistici, il collegamento tra le stazioni di Pian de Valli e di Campo Stella, con un vero e proprio accerchiamento del Monte Terminillo, modificando profondamente ambienti di grande pregio naturalistico come la Vallonina. Dopo una petizione che ha raccolto 25.000 firme e dopo che il 5 agosto 2024 il Commissario agli Usi Civici per Lazio, Umbria e Toscana riconosceva la demanialità dei terreni interessati dal progetto TSM2 ordinandone la reintegrazione alle comunità di Leonessa, Cantalice e Micigliano, tutto è cambiato qualche mese fa quando il Consiglio di Stato ha approvato il devastante progetto respingendo le osservazioni delle associazioni ambientaliste.
La strada fortunatamente è ancora lunga e tortuosa perché per rendere esecutivo il decreto VIA, che ha autorizzato il TSM2, mancano ancora dei passi fondamentali: uno studio idrogeologico comprensivo di una descrizione di dettaglio di tutte le opere idrauliche di adduzione e di captazione necessarie, con una valutazione degli impatti sulle sorgenti naturali che verranno utilizzate per l’approvvigionamento dei bacini artificiali; un nulla osta di Vincolo Idrogeologico sulla base del progetto esecutivo degli interventi e un progetto di rimboschimento compensativo. Le associazioni non cesseranno di seguire l’evoluzione del progetto riguardo la spesa dei soldi pubblici e del rispetto delle promesse fatte al territorio perché un’altra Economia Sostenibile per l’Appennino è possibile.
Tutte le info sul sito Terminillo Naturale.
(DM)
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✔ Ciao Nanni
Il nuovo anno ci porta un’altra novità: Nanni Di Falco lascia la nostra associazione. Sono 30 anni che io e Nanni lavoriamo assieme, è stato il sodalizio più lungo. E quindi è giusto che ci sia un cambiamento, lo vedo come una naturale evoluzione. Nanni ha dato tanto alla Compagnia dei Cammini perché in questi anni ha portato a camminare in Sicilia, la sua Sicilia, tanti e tanti di voi. E tanti gli vogliono bene. Noi lo ringraziamo, io lo ringrazio. E gli auguro, come sempre, buon cammino.
Luca
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Novità: Cammino Tre laghi
Novità fuori catalogo, dal 29 marzo al 6 aprile la Compagnia dei Cammini organizza il Cammino dei tre laghi, con Igor Grigis come guida. 6 giorni di cammino, difficoltà tre orme. Nelle Prealpi lombarde, una zona collinare ricca di storia e di natura, un territorio spesso sfruttato in modo intensivo dall’uomo, ma queste valli hanno ancora tanto da raccontare e questo cammino ha lo scopo di regalarci angoli ancora non sfruttati dal cemento e ricchi di natura e di storia. Il Cammino dei tre laghi è lungo 100 km, nella zona dell’Alto Sebino, ove si incrociano la val Borlezza, la val Cavallina e la val Camonica.
➤ La scheda novità del Cammino dei tre laghi
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