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13 Giugno 2013 (302 / anno XIII)

il cammino /80

Nicholas Roerich - Gesar Kahn

Nicholas Roerich, Gesar Kahn, 1941

Camminando si pestano storie

Cosa ci riportiamo dal Festival della Viandanza? La percezione che il popolo viandante cresce, in numero e in consapevolezza. Che c’è armonia tra tutte le sue componenti. Le divisioni, le differenze, le ideologie, lasciano il posto al sentire comune. È un momento importante, si potrebbero aprire prospettive bellissime.

In particolare ci riportiamo, e vi riportiamo, i risultati di un dibattito sulla nascita del Manifesto per la lentezza e le parole, sempre illuminanti e magiche, di Wu Ming 2 sul camminare: durante i nostri cammini si pestano storie, per cui si deve camminare in consapevolezza e in memoria di queste storie.

LG

In questo numero:

Confermati, ma con ancora tanti posti disponibili, sono il viaggio a piedi in Val Susa (Piemonte), lungo antiche vie francigene, dal 29 giugno al 6 luglio, e il cammino sul Gran Sasso dal 6 al 13 luglio. Anche il cammino per famiglie, itinerante e molto soft, in Salento, dal 7 al 13 luglio, il modo migliore per avvicinare i vostri figli al camminare, ha ancora posti disponibili.

La situazione e la descrizione di tutti i prossimi viaggi li trovate qui.

✔  Verso un manifesto della lentezza

Al Festival della Viandanza di Monteriggioni c’è stato un incontro molto interessante per costruire un Manifesto della Lentezza. Un manifesto da presentare alle istituzioni, comuni, regioni, enti nazionali.
A parlarne gli organizzatori avevano invitato un gruppo di grandi esperti dei settori camminare e bicicletta. Ecco un breve resoconto dell’incontro.

Riccardo Carnovalini, camminatore per professione, ha messo l’accento sull’importanza di valorizzare il pedone in città, piste ciclabili e pedonali, costruire città a misura di lentezza.
Adriano Labbucci, autore di “Camminare, una rivoluzione”, politicamente impegnato, ritiene si debba costruire un manifesto unitario, dove però distinguersi fortemente da chi ha valori opposti. Un manifesto deve anche saper essere gesto di lotta, e non avere paura del conflitto.
Luca Gianotti, direttore di questa newsletter e autore del libro “L’arte del camminare”, ha posto l’accento sulla necessità di evitare dualismi ma di costruire un manifesto “olistico”, che tenga conto dell’andare lento in città, ma anche in natura; del valorizzare il valore salutistico dell’andare lento, ma anche gli aspetti culturali, di difesa del paesaggio, di ricerca interiore; del camminare quotidiano, ma anche del camminare viandante; dell’aspetto politico-sociale ma anche della sfera individuale e spirituale. Gianotti ha poi ricordato che il metodo, costruire un manifesto dal basso, può essere molto interessante e portare bei frutti.
Davide Sapienza, scrittore, ha ricordato il valore della wilderness, e del rispetto del paesaggio. […]

(la lettura continua qui)

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✔  Camminare sulle storie

Un evento di grande interesse durante il Festival della Viandanza è stata la camminata della memoria in compagnia di Giovanni Wu Ming 2 fino a Montemaggio. Si è ricostruita la storia dell’imboscata e della strage di 19 partigiani avvenuta nel marzo 1944.

Vi consigliamo di ascoltare queste due brevi ma intense testimonianze audio che abbiamo raccolto in esclusiva:

  • Wu Ming 2 alla Porcareccia, luogo dell’eccidio, recita una canzone su questa triste storia, canzone che ha trovato nelle sue ricerche, non conosce la musica e allora la recita.

  • Wu Ming 2 a Casa Giubileo, luogo della cattura dei partigiani, riflette sul valore della stratificazione della memoria e sul camminare come possibilità di entrare nelle storie, perché noi ovunque si cammini si cammina sulle storie. Camminando si pestano storie, sono scritte sul territorio. E abbiamo la responsabilità di prendere consapevolezza del territorio, e dei conflitti di cui il territorio è attraversato. Camminare è un gesto politico, di responsabilità e consapevolezza.

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✔  Il cammino come destino

“Se sei triste guarda il cielo”
Così recita la centenaria poetessa giapponese Shibata Toyo.
Come se il cielo fosse davvero il luogo degli Dei.
Come se la specie umana avesse una profonda invidia per chi lo popola agitando le sue ali.
Pare furono dei tipi di dinosauri a “scegliere l’aria” come via di evoluzione… e divennero uccelli.
A noi è toccato colonizzare la terra, limitandoci nell’innalzarci a raggiungere la posizione eretta.
Ma la nostalgia del volo ci è rimasta dentro.
E con la tecnologia siamo diventati padroni degli spazi alti e leggeri.
E probabilmente conquisteremo altri pianeti.

Stiamo rischiando di passare da un eccesso all’altro… dal sentirci schiavi d’un corpo che deve faticosamente strisciare su terre impervie, all’illusione di poter tutto ottenere con la forza della mente ed il nostro senso d’onnipotenza.

Il cammino come destino.

Tra Terra e Cielo.
Guardare il cielo senza scordare la nostra natura terrestre. […]

(la lettura continua qui)

Guido Ulula alla Luna

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✔  Recensioni

Un milioneottocentomila passi

Elisabetta Orlandi, Un milioneottocentomila passi, Edizioni Paoline 2012Ogni diario di cammino verso Santiago ha le sue ragioni d’esistere. Per se stessi, perché scrivere in cammino è un aiuto a guardarsi dentro. Ma anche per gli altri. Che imparano e partecipano al viaggio. Ogni diario di cammino che leggo, mi sento di essere in cammino anche io.

Il diario di Elisabetta Orlandi ha una particolarità: è il primo in cui si racconta un cammino di Santiago con un bambino di otto anni.
Una donna, una mamma. E un bambino.
Ed è commovente vivere passo dopo passo la determinazione e l’amore di questa donna per il figlio e per il Cammino.
La forza di questo diario sta nel fatto che l’autrice vive questo Cammino con grande gratitudine, ogni passo è un ringraziamento per poter camminare con suo figlio. Un atto di coraggio e di fede. E di fiducia in se stessi e nel mondo. Bello, no?
Il piccolo Johann insegna alla madre una cosa importante; a rallentare. Sul cammino non serve avere fretta, rispettare tabelle di marcia, competere con gli altri pellegrini. Anzi, chi va piano sul cammino avrà un dono in più.
Ovviamente mamma Elisabetta ha tanti dubbi, e qualche senso di colpa: ce la farò? sto forzando troppo il mio bambino Johann a fare una cosa più grande di lui?
Ma le risposte arrivano ogni volta positive:

“Mamma!”
“Dimmi, bambino!”
“Niente, è bello camminare con te”. Mi sorride con gli occhi, mi dà la mano. Siamo felici.
All’improvviso ho la risposta alla mia domanda. Come faremo? Semplice, un passo dopo l’altro.

Libro consigliato a tutti i camminanti; se poi avete voglia di andare a Santiago, ma siete indecisi, questo libro fa proprio per voi: difficile resistere al richiamo del Cammino dopo averlo letto!

Piccola nota sul titolo: è una gara al rialzo. In passato sono apparsi diari dal titolo “Contare i passi” e “Un milione quattrocentomila passi sulla Francigena”. Qui siamo al milione e ottocentomila. C’è bisogno da parte dei pellegrini (o degli editori?) di mettere lì un numero, di contare i propri passi. Per dare entità, valore al proprio cammino. Ma il cammino ha valore in sé, anche se fatto di un solo passo. Il numero dei passi è pochissimo importante, quel che conta è lo spirito con cui si compiono quei passi, la consapevolezza del singolo passo. Consapevolezza di cui l’autrice è ricca. Quindi mi auguro che la gara al rialzo non continui. Avrei intitolato questo libro “Io e il mio bambino a piedi verso Santiago”. Perché questo è.
Se poi volete saperne di più sull’autrice, vedere qualche foto del loro cammino e leggere qualche brano del libro, ecco il sito personale di Elisabetta Orlandi.

Elisabetta Orlandi – Un milioneottocentomila passi”, Edizioni Paoline 2012 – 19 euro

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✔  Per chi ama la Corsica

La Corsica è una delle mete preferite dei nostri cammini. Perché è una terra mediterranea, martoriata dai conflitti ma dove la libertà è un valore. Un gruppo è appena tornato dal Désert des Agriates con Mauro Agliata, ed è stato un viaggio splendido. Un gruppo sta per partire con Luca Gianotti per camminare tra mare e monti lungo la costa ovest.

Vi ricordiamo il blog MuvrinItalia dedicato alla Corsica e al gruppo dei Muvrini, di recente Stéphane ha iniziato a tradurre un libricino di Jean Francois Bernardini, Dicocorse, dove la Corsica è stilizzata con voci tipo enciclopedia, tra il poetico e l’ironico. Le prime due voci sono Muntagna e Ribellu.

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✔  Viaggi a piedi

Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini: disponibilità posti al 13 giugno

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Il sentiero di Ninco Nanco, un cammino speciale

È un viaggio diverso dagli altri, quello di Agosto sulle orme di Ninco Nanco. È un viaggio speciale per vari motivi. In primis perché potrebbe anche non essere più ripetuto, occasione unica. Perché si cammina nella regione del Vulture, dove nessuno in precedenza aveva mai organizzato cammini. Perché in cammino, insieme alla guida Luca Gianotti, ci sarà Ori, la cantante amica della Compagnia dei Cammini, che presenterà a tutti un repertorio di canzoni dedicate al brigantaggio. Perché è un viaggio avventuroso, tre orme, dove si può dormire in strutture ma anche in sacco a pelo nel bosco, una esplorazione insieme a cercar tracce. Perché infine, si potrà scoprire una delle storie più terribili e misconosciute della nascita dell’Italia, una storia che ci farà riflettere, sul passato ma anche sul presente. Camminare pestando storie, come dice Wu Ming 2, per essere consapevoli e responsabili.

Ecco i dettagli del viaggio, dal 3 all’11 agosto

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✔  Info dalla segreteria

Maurizio Russo va in ferie, e se le merita, dopo due anni in cui ha retto da solo le sorti della segreteria della Compagnia dei Cammini. Per la prima volta dopo due anni troverete al telefono della Compagnia dei Cammini per due settimane (dal 17 al 28 giugno) Brigitte, una nuova collaboratrice, tedesca, ma vive in Italia, la CdC è sempre più internazionale!

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✔  Erranza

Scomodi
Passanti
Intravediamo
Passaggi
Sconosciuti

Immaginiamo
Reali ed
Irreali
Percorsi
Iniziatici

Erranza

Il Cammino
Rimane
Misterioso
Frammento
Divino

Non posso che essere io
Ad attraversare la molteplicità di dio

Guido   Ulula alla Luna

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✔  Michele around the world

Michele è arrivato in Cile. E sta camminando verso il monte Salkantay (un seimila metri). Si è iscritto a un cammino in compagnia di altri 5 ragazzi e ragazze, francesi, scozzesi, tedeschi, con una guida locale, un cuoco e cavalli per portare il materiale. A 4600 metri, il punto più alto del loro primo giorno di cammino, hanno assistito alla caduta di una enorme valanga dalla montagna.

Il terzo giorno di cammino, ecco il gruppetto di fronte al Machu Picchu.

E il quinto giorno di cammino, ecco Michele in esplorazione all’antica città inca.

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✔  Appuntamenti nella natura e nel naturale

Un clown a piedi nei Balcani per promuovere Dutur Claun

Giuliano Mari, in arte (clownesca) Ziobuio, è partito per Istanbul a piedi. In passato aveva camminato la Francigena fino a Roma (raccontandolo nel libro “1.400.000 passi sulla Via Francigena”, poi aveva camminato la Francigena del Sud fino a Brindisi. adesso si è imbarcato da Brindisi fino a Durazzo, e dall’Albania, e poi Macedonia e Grecia, arriverà in Turchia lungo l’antica via Egnazia.
Si tratta di 1000 – 1200 chilometri che sta percorrendo da solo col naso rosso sulla faccia e le insegne dei Dutur Claun, così da dare visibilità alla Claunterapia, facendo conoscere a chi lo incontrerà le cose meravigliose che i claun fanno nelle case di riposo, nei reparti di pediatria, terapia intensiva, dialisi e oncologia di tante città non solo in Italia.
Il progetto si chiama “Un naso rosso nel sole” perché camminando sempre verso est il sole lo avrà sempre in faccia (avrà la crema solare?).
Potete seguirlo su Facebook!

Sonu a mare in Aspromonte

Dal 14 al 20 luglio la guida della Compagnia dei Cammini Andrea Laurenzano organizza a Bova (Aspromonte grecanico) “Sonu a mare”, una settimana di danza, musica e vacanza. Organizzazione Coop San Leo. Si dorme nell’albergo diffuso di Bova oppure in tenda. Tutti i giorni conferenze, corsi di danza, feste a ballu con suonatori grecanici ed escursioni nei dintorni guidate da Andrea.
Per informazioni e contatti: andrea@cammini.eu

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✔  Lettere

Di ritorno dal viaggio in Marocco Oceano e colline dell’argan
« Questo viaggio onirico, profondo, intenso, talmente pieno che non è possibile frenare le lacrime (anche se mi rendo conto che tornare a casa, accendere la tv, e iniziare a piangere non sia proprio proprio un immagine edificante).
Non posso fare altro che ringraziarvi, rendendomi conto che quello che mi avete donato, quello che vi ho preso, è molto di più di quello che vi ho dato. Sono in debito.
Buona vita. »
Marco

« COMPLIMENTI !!!!!!!!!!!!! a te e a tutti i tuoi collaboratori.
Continua con la tua passione a a far capire alla gente la parola “camminare” grazie per il tuo lavoro.
Saluti »
Cristina Parisotto

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✔  Il video finale

Neil Young invecchia bene. Con lo spirito anarchico del rocker. Questa canzone ci parla di camminare come giganti sulla terra, voglio camminare come i giganti, sulla terra. E la chitarra del vecchio Neil ci fa sentire questi passi, forti, pesanti, ritmati, solidi come roccia (ma delicati).

Video Neil Young & Crazy Horse: Walk like a Giant

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