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22 Settembre 2020 (451 / anno XX)
il cammino /229
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Cammino dei briganti, foto di Emiliano Cribari
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Camminare, in 1000 modi diversi
Buona lettura e buoni passi.
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In questo numero:
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Il pastore Americo,
foto di Emiliano Cribari
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✔ Via del Tratturo: si parte!
Avevamo annunciato il lancio della Via del Tratturo, ora il cammino è operativo. Abbiamo stampato salvacondotti e attestati, e i primi camminatori sono già partiti.
Ricordiamo che il cammino inizia a Pescasseroli, e dopo due giorni nel Parco Nazionale d’Abruzzo, entra in Molise. Altri quattro giorni in territori poco turistici, molto affascinanti, fino a Campobasso. In totale sono 110 km, in 6 tappe. Hanno già aderito al progetto il Museo della transumanza di Villetta Barrea e il Comune di Civitella Alfedena. Luca Gianotti è stato intervistato da Rai RadioUno, ascoltate l’intervista qui.
Mettete “mi piace” sulla pagina Facebook Via del tratturo, per rimanere in contatto. E studiate il sito web, sempre aggiornato: www.viadeltratturo.it.
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✔ Novità in edicola
Il nuovo numero di Meridiani Cammini è in edicola, ed è dedicato alla Via di Francesco. Il tratto di cammino francescano che parte da La Verna e arriva ad Assisi in 11 giorni. La rivista come al solito ha in allegato una carta, questa volta in formato 1:50.000, che contiene le mappe di tutte le singole tappe, sia a piedi che con le varianti in mountain bike. La rivista divide il percorso in due tratti, il primo fino a Pietralunga e il secondo fino ad Assisi. Tra gli articoli uno di Fabrizio Ardito che di recente ha pubblicato un libro proprio su questo cammino; uno sull’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano; si parla anche di varietà antiche di frutti, di un capannone trasformato in museo con le opere di Alberto Burri a Città di Castello, del simbolo del Tau, e degli affreschi di Giotto nella basilica di Assisi. La rivista contiene anche tutte le informazioni pratiche per fare il cammino a piedi, in bicicletta e a cavallo.
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✔ Recensioni
Di asini e di boschi
“Di asini e di boschi” (Ediciclo editore) è l’autobiografia di Alfio e di Fiocco. Alfio vive a Pordenone, ha sempre avuto fin da piccolo attrazione per la natura, ha scelto di diventare giardiniere e poi tree climber, quel mestiere di chi scala gli alberi per potarli. Quasi per caso ha incontrato Fiocco, un bell’asino maschio che dopo alcuni problemi di salute è diventato forte e anarchico. E grazie a Fiocco, Alfio Scandurra ha scoperto il proprio lato selvatico, ha cominciato a scoprire la bellezza di vagabondare con lentezza e senza meta per i magredi friulani, le grandi praterie che rendono unica quella regione.
L’amore di Alfio per Fiocco è eccezionale, e chi ha conosciuto a fondo gli asini (come chi scrive) può capirlo. Alfio è premuroso, e determinato a difendere la libertà e lo spirito indipendente di Fiocco. Al contrario di quello che succede di solito, quando gli umani cercano di piegare gli animali al proprio uso e consumo. Alfio non utilizza mai Fiocco per lavoro, perché gli porta troppo rispetto, e anche quando è stato coinvolto in qualche attività di educazione ambientale a scuola che prevedeva l’avvicinamento all’asino, ha percepito che anche questo era sfruttamento. Ha sentito la superficialità di un approccio antropocentrico e senza empatia vera. E ha detto a Fiocco che mai più lo avrebbe sottoposto a queste umiliazioni.
Complimenti a Alfio Scandurra per la sensibilità e la profondità con cui sta vivendo questo rapporto profondo e consapevole con il suo amico asino. Questo libro insegna che c’è un lato nascosto, fatto di piccoli gesti e piccoli luoghi, e che non serve andare lontano per vivere l’avventura, perché è dentro di noi che possiamo trovare l’avventura vera. (LG)
Alfio Scandurra – “Di asini e di boschi”, Ediciclo 2020 – 15 euro
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Disponibilità posti al 22 settembre (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)
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Sii selvatico: perditi in Val Grande
Voglia di avventura, di metterti alla prova (ovviamente in sicurezza, sempre!)?
Dal 21 al 25 ottobre la nostra guida Elisa Leger ti porta cinque giorni nel cuore della selvaggia Val Grande, l’area wilderness più estesa d’Italia. Un parco nazionale poco addomesticato e protetto da una corona di montagne, dove non si fatica a immaginare quanto la vita fosse in salita e a sentire la forza della memoria partigiana. Silenzi incontrastati, armonia, una notte che è buia per davvero (e che cielo!), acqua abbondante che rigenera. In questi luoghi, dove perdersi è facile, diventa possibile ritrovare i propri spazi, così come lentamente sta facendo la natura.
Un viaggio alla ricerca dell’homo selvaticus.
La scheda del viaggio
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✔ Di ritorno dal Lago Santo a piedi liberi
Vorrei ringraziarvi di cuore per questo splendido cammino. Soprattutto la domenica ho provato qualcosa di davvero intenso e inatteso, che ho provato a mettere giù in questi versi che condivido qui sotto.
Un abbraccio e buon cammino a tutti
Dario
La sinfonia del vento fra le foglie
mi trasporta con leggerezza
dolce musica che mi fa vibrare
all’unisono con il bosco.
I miei piedi affondano
finalmente
nel tappeto di soffici foglie
ridonandomi
quel contatto con la Terra
che da troppo tempo
avevo dimenticato.
I raggi di sole filtrano
magicamente
attraverso gli alti rami di faggio
squarci di luce
che mi risvegliano.
Tutti i miei sensi
si riattivano
e si immergono vibrando
in questa pienezza di vita.
Passo dopo passo
sento che il cuore si spoglia
di troppi strati
inutilmente pesanti.
Un pianto inatteso
irrompe
da un punto misterioso
dentro di me:
e le lacrime che scendono
lasciano una scia
di pura gioia.
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✔ Scarpe barefoot rigenerate
Collegato alla filosofia del camminare scalzi, è sempre più diffuso l’utilizzo di scarpe barefoot, scarpe che sono così morbide e hanno suole così sottili da simulare il gesto del camminare scalzi. La ditta di riferimento per gli appassionati è VivoBarefoot, inglese, nata come costola di Clarks. VivoBarefoot lancia ora ReVivo, un sito dove comprare scarpe usate che ritornano a nuova vita perché ricondizionate direttamente negli stabilimenti VivoBarefoot. Una scelta ecologica importante, per evitare l’usa e getta imperante. Sul sito potete vedere le foto delle scarpe e il grado della loro condizione dopo il trattamento: buono, ottimo o eccellente. Se le suole erano consumate vengono sostituite, le cuciture ricucite, le aree strappate rattoppate. Ovviamente i prezzi dei tre livelli di condizione sono molto diversi. Ecco il sito dedicato alle scarpe usate rimesse a nuova vita: Revivo.
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✔ L’opinione di Guido: Qualche idea per un’ecologia vincente
Perché il movimento ambientalista non ha l’ampio consenso, il voto, della maggioranza della popolazione, in sede locale, nazionale e mondiale? È una domanda cruciale, visto che solo la consapevolezza delle forze politiche democraticamente elette può imprimere quell’accelerazione di scelte radicali che con urgenza vengono reclamate da un quasi unanime mondo scientifico, per salvarci da un’antropocene distruttivo. La ragionevolezza delle argomentazioni scientifiche non smuove le nostre coscienze. Non ci terrorizzano, fino a spingerci al punto di un poderoso impegno, i dati catastrofici del cambiamento climatico, dell’inquinamento, della sovrappopolazione, della carenza idrica, delle disuguaglianze economiche crescenti, della fame, delle guerre… ed ora anche delle pandemie. Sordi, alle 7 piaghe d’Egitto contemporanee. Non ci toccano il cuore, non ci sollecitano la forza della disperazione.
Secondo me la causa di questa schizofrenia fra inequivocabili segnali di allarme e la nostra percezione di essi, sta nell’avere disgiunto l’ecologia dell’ambiente dall’ecologia della mente […]
La lettura continua qui.
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Passi di pace a Firenze
Domenica 11 ottobre appuntamento nella tradizione del maestro zen Thich Nhat Hanh al Monastero del Monte Senario (Firenze) con Adriana Rocco, Maria Chiara Noci e Silvio De Magistris, dalle 10 alle 16, una giornata insieme ai nostri bambini per riposare, camminare, nutrire la pace, condividere cibo e gioia, lasciarci sostenere dall’energia della millenaria foresta e dalla pratica della presenza alla Vita ad ogni passo. Gentilmente confermare la partecipazione almeno 3 giorni prima comunicando l’età dei bambini.
Per informazioni e iscrizioni: Adriana 055 2312536 - Silvio 347 8266264
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✔ Lettere
« Carissimo Luca,
mi riallaccio all’apertura del cammino 228 perché anche io ho notato un incredibile affollamento sui sentieri di montagna (non possiamo non dirci contenti per vari motivi) ma veramente un’esagerazione in quei luoghi o in quelle valli o cime che vanno per la maggiore. Le più divulgate, le più conosciute, le più social. Parlo della Valle d’Aosta che conosco bene e dove ho casa ma ho avuto notizie anche da amici in Appennino.
Per spostarsi di una valle o due come tu suggerisci bisogna fare però uno sforzo creativo, richiede un minimo impegno per uscire dalle rotte prestabilite e più scontate. Direi che bisogna riavere una mappa in mano e avere la voglia di creare il proprio percorso personale fatto di fantasia, intuito, piccola capacità di interpretare la mappa, curiosità, aspettative, e non scaricare solo waypoints o tracce gpx come dogma di sicurezza.
Bisogna andare “fuori traccia” così come è stato il titolo del nostro concorso letterario del Lupo e come riporta il banner delle nostre proposte di trekking urbano. Non puoi nemmeno immaginare quanto è facile perdersi in una città come Roma con le sue selvagge ville e parchi naturali da dove non vedi più un palazzo e sentire lo spaesamento di chi non riesce a capacitarsi di stare in una metropoli.
Detto questo, un aneddoto: questa estate la mia nipotina di 4 anni – Nadine - (era il 15 agosto!!) ha chiesto per una giornata solo sentieri in discesa – Per favore nonno… Ti prego –
Ho preso la carta e mi sono inventato tutto un tratto in discesa lungo la Val Tournenche da Cervinia o quasi a Val Tournenche comune. Lasciando la macchina a quasi 2000 metri. Bene un’escursione bellissima senza incontrare una persona, dico una, tra alpeggi e silenzi rotti solo dalle cascate e dai ruscelli. Come siamo tornati alla macchina? Prendendo il bus in salita che in 20 minuti ci ha riportato in alto. Anche questo è un impegno creativo!! Incredibile tutto questo il 15 agosto!!
Grazie Nadine di questa richiesta…
Ciao »
Carlo Coronati (editore)
Di ritorno dal cammino a Ponza
« Cari amici, vi trasmetto una mia poesia scritta a caldo, di ritorno da Ponza. »
Semira Baldi
Vento Ponziano
Vento di maestrale
tutto persino il mare
a Ponza fai rotolare.
Svolazzi ombrelloni colorati
fai tremare ginestre ormai sfiorite
fichi d’india, lauro ed agrifogli.
Fai sollevare tovagliette di carta
di ragazze alzi le gonne
con gambe abbronzate e ben tornite
come lucide ioniche colonne.
Anche i cappelli se non ben calzati
lasciano i capi e danzano nell’aria.
Profumi sentieri d’elicriso e rosmarino
complice tu vento
nel sole del mattino.
Una musica soave, un gentile fruscio
insinui tra rami, macchia e anfratti
rocce appuntite, arse dal sole spazzi
in un mulinello che non si ferma mai
mente cervello e sguardo
riposare fai.
T’acquieti poi la sera
con le stelle che iniziano a brillare
mentre un raggio di luna di traverso
accarezza l’onde del profondo mare.
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✔ Il video finale
In questo numero vi proponiamo un film vero e proprio, Stone Locals, prodotto da Patagonia. Parla di arrampicata. Ma parla anche d’altro. Nell’anno in cui le Olimpiadi avrebbero dovuto sancire l’entrata dell’arrampicata sportiva nelle Olimpiadi, Patagonia ha voluto lanciare un messaggio, ricordando che l’arrampicata per molti è soprattutto scelta di vita, non competitiva, e anche terapeutica. Riscoprire l’anima dell’arrampicata. Ecco che il film segue 5 storie in diverse parti del mondo, storie di resilienza grazie al contatto con la roccia e soprattutto grazie all’esistenza di una comunità coesa di arrampicatori che hanno valori simili. Film di 70 minuti, in inglese con sottotitoli in italiano. Da vedere!
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✔ I nostri numeri
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