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5 Aprile 2025 (525 / anno XXV)
il cammino /303
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La strada magistra vitae
Domenica scorsa abbiamo camminato con la classe di Strade Maestre, in un tratto tra Colle val d’Elsa e Firenze. È stato molto interessante, vederli fare scuola mentre camminavano, un insegnante si prendeva un ragazzo a camminare vicino, e lo faceva ripetere una lezione mentre camminavano, anche usando strumenti come un tablet. Mentre un altro insegnante portava un altro ragazzo a osservare qualcosa in natura che riguardava il suo programma didattico. Sono ragazzi di tre classi diverse, terza, quarta e quinta superiore. Quindi la loro formazione è personalizzata. Tutti e tre gli insegnanti che stanno camminando con loro dall’inizio, Marco Loperfido, Roberta Cortella e Marcello, danno una impressione di solidità, hanno il passo lento di chi ha camminato tanto. Il prossimo anno vogliono fare 2 classi diverse, che cammineranno ognuna per conto suo (terza e quarta da una parte, quinta dall’altra).
I ragazzi che abbiamo conosciuto sono bellissimi. Il cammino li fa essere attenti, sensibili, curiosi. La classe si è fermata 5 giorni a Colle Val d’Elsa ospiti della scuola steineriana. E si sono trovati molto bene, le pause dal cammino sono per riposarsi e studiare stanziali. Poi sono ripartiti, sotto l’ala di Anita Constantini (guida della Compagnia dei Cammini), che ha preparato per loro un percorso fino a Firenze, curandone i sentieri e le ospitalità.
Quest’anno gli insegnanti non si sono neanche pagati, per far decollare il progetto. Il prossimo anno cercano insegnanti che siano anche guide, abbiamo parlato a lungo con Marco e Roberta, speriamo trovino persone da formare perché loro non potranno esserci di nuovo. Comunque il progetto è fenomenale, e chiunque ami il cammino e riconosca la forza del cammino come momento formativo e di crescita interiore, deve sostenerlo.
Perché la storia è magistra vitae, come diceva Cicerone, ma anche la strada lo è!
Luca Gianotti
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In questo numero:
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Un pensiero
Arrenditi, non hai
più speranze,
sei tornato il camminatore
che era in te.
Luca Gianotti
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✔ E se piantassimo la pace?
Da molti anni regalo semi e piccole piante di ginkgo e calendula (che semino sul mio terrazzino), è un gesto che mi piace e che per me raccoglie valori diversi: gentilezza, Natura, serenità, Pace. Lo scorso anno sono venuto in contatto con il Kaki Tree Project, un’associazione che si sta impegnando, attraverso vari progetti (soprattutto rivolti ai giovani e giovanissimi), di diffondere la cultura e la pratica della Pace anche attraverso un gesto “finale” simbolico ma ricco di contenuti. Piantare un albero di Kaki, il cui seme di seconda o terza generazione proviene da un albero sopravvissuto (hibakujumoku, in giapponese) alla bomba atomica di Nagasaki: andatevi a leggere questa storia su www.kakitree-europe.eu. Trovo sia una cosa bella realizzare un percorso che porti a praticare e comprendere la Pace, i tempi che stiamo vivendo testimoniano questa necessità assoluta; la Pace non solo militare e politica, ma la Pace nel cuore degli esseri umani che è il primo requisito indispensabile per non creare conflitti e vivere in serenità con tutti.
Mauro Agliata
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Di buon passo nell’Appennino che resiste /10
Continuiamo il racconto di Salvatore Capasso.
Di buon’ora lascio Pentedattilo e mi avvio lungo la strada statale 106 Jonica, poi devio verso Amendolea, frazione del comune di Condofuri, al centro dell’area grecanica della provincia di Reggio Calabria. Un nastro argentato mi fa compagnia: è la grande fiumara Amendolea, che nasce nel cuore dell’Aspromonte e, dopo 31 chilometri, sfocia nel mar Ionio. In epoca greco-romana era molto più ricca d’acqua e navigabile per un tratto.
Mi fermo al “Bergamotto”, l’agriturismo di Ugo Sergi, un altro combattente dell’Appennino e faro della Calabria Grecanica. Il luogo è un incanto, a pochi chilometri dal mare, immerso tra gli alberi di bergamotto, dal profumo soave e intenso.
Benché l’albero di bergamotto riesca a crescere altrove, è solo in questo tratto di costa – in una striscia litoranea lunga circa 150 chilometri e larga 2, compresa nella provincia di Reggio – che il frutto, un agrume di colore giallo intenso, o meglio il suo esocarpo, produce la preziosa essenza, unica al mondo per quantità e qualità. Senza l’olio essenziale di bergamotto non esisterebbero né l’acqua di colonia né il tèEarl Grey.
Ugo è impegnato con alcuni ospiti. Appena si libera, ci accomodiamo a un tavolo sulla spianata del casolare, tra fichi d’India, bergamotti e bougainvillea. La fiumara ci fa compagnia con gorgoglii e rimbalzi di note, tra sassi calcinati dal sole.
Parliamo del Sentiero dell’Inglese e del primo gruppo di ragazzi provenienti da tutta Italia che, nel lontano 1991, Ugo accompagnò, con Andrea Laurenzano e Pasquale Valle, per i sentieri di quello che sarebbe diventato, pochi anni più tardi, il Parco Nazionale dell’Aspromonte. Pasquale, intanto, traduceva dall’inglese il diario di viaggio di Edward Lear. Immaginarono di riproporre l’itinerario con gli asini, con una guida locale, cercando ospitalità tra le persone dei paesi che attraversavano, proprio come fece lo scrittore inglese. Era stato gettato il seme.
Nel 1996 nacque una cooperativa che si chiamò Naturaliter, oggi diventata agenzia di viaggi, che funge da hub per tutte le necessità legate al cammino. Poi, nel 2018, arrivò la Compagnia dei Cammini, che rilanciò a livello internazionale il Sentiero dell’Inglese. Sono trascorsi quasi trent’anni e oggi migliaia di persone lo percorrono, contribuendo all’economia di questi luoghi, trasformando l’idea del Parco da museo a parco-laboratorio per lo sviluppo economico delle aree interne, coinvolgendo le comunità locali e i loro rappresentanti.
Ieri sera, tra un bicchiere di vino e l’altro, con Ugo abbiamo discusso della questione meridionale, di Garibaldi, detto “Zi Peppe” da queste parti, del ruolo degli inglesi nella disfatta dell’esercito borbonico, della leva obbligatoria introdotta dai piemontesi dopo l’Unità, che sottrasse al Sud i giovani indispensabili per lavorare la terra, e del polo siderurgico di Mongiana. Un confronto serrato tra vinti.
E dell’acqua che manca alle coltivazioni di bergamotto. Qui non piove da dodici mesi. Il vero problema del futuro prossimo venturo.
Salvatore Capasso
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Gioco e cammino
✔ Scommesse tra marinai, pirati e sirene
Skull King
Siete pronti a salpare nuovamente nella rubrica dei giochi da tavolo da poter fare nei momenti di pausa di un cammino?
Oggi vi parlo di un puro gioco di carte di prese, a tema piratesco, e con simpatici meccanismi di scommessa.
Il gioco è da 2 a 8 giocatori e si svolge esattamente in 10 round di gioco, è composto da un mazzo di carte di 4 colori con numeri da 1 a 15, e alcune carte rappresentanti sirene, pirati e altri personaggi speciali.
Ogni round ogni giocatore pesca un numero di carte corrispondente al numero del round in corso, e poi tutti dichiarano contemporaneamente quante prese prevedono di fare durante il round. A partire dal primo giocatore, e procedendo in senso orario, ogni giocatore giocherà una carta dalla sua mano per turno, cercando di vincere o evitando di prendere a seconda della scommessa iniziale.
Alla fine del round, dopo che tutti hanno giocato le loro carte, si calcolano bonus e malus, si aggiorna il punteggio, si rimescola il mazzo e si ricomincia col round successivo.
Vince il giocatore col maggior numero di punti alla fine del decimo round.
Skull King è un gioco semplice da capire, veloce da spiegare, altrettanto da giocare, ma con variabili che lo rendono meno statico e più dinamico; in pratica viene ripresa una meccanica classica di presa (come la briscola) aggiungendo un po’ di calcolo, azzardo e previsione. Non trascurabile è la capacità di poter recuperare e perdere posizioni in classifica nel corso della partita grazie all’esponenzialità del numero di punti da poter fare di round in round, meccanismo che permette di poter sempre ambire alla vittoria.
Ecco un video che sintetizza le regole.
2-8 giocatori – 30-40 minuti a partita – difficoltà facile – Peso nello zaino: un mazzo di 50 carte
Graziano Occhipinti
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✔ Gruppi generosi
Il gruppo in Salento inclusivo, guidato da Luca Gianotti, con gesto molto generoso ha devoluto l’avanzo della cassa comune, 170 euro, a NoisyVision. Ci auguriamo che sempre più gruppi facciano gesti di generosità, aiutando i progetti che utilizzano il cammino come strumento di inclusione, formazione e terapia. In particolare in questo momento il progetto Strade Maestre ha particolarmente bisogno di aiuto. È la classe di liceo che sta camminando per un intero anno scolastico, di cui parliamo nell’editoriale. I cui insegnanti hanno investito un anno della loro vita per far decollare questa splendida idea, accettando di non essere retribuiti. Il prossimo anno vogliono attivare due classi, che seguono percorsi diversi. E se le famiglie più abbienti possono permettersi un investimento come questo, servono anche contributi per sostenere quei ragazzi che non hanno le spalle coperte. Ecco che sostenere con donazioni è fondamentale.
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✔ Biodanza, ovvero la danza della vita
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Quattro giorni per celebrarla insieme, per chi ha voglia di mettersi in gioco in un gruppo accogliente e non giudicante. Un cammino con base fissa sulla Montagnola Senese, con la guida Fabiana Mapelli e sessioni di Biodanza in Natura con Ori Jedlowski, docente esperta e musicista. Per chi cerca nuove energie, risvegli primaverili e condivisione in Compagnia.
Da venerdì 16 a lunedì 19 maggio, alla sua terza edizione, un’esperienza pionieristica, una scommessa nata dalla sinergia tra le due conduttrici, i boschi di primavera, la chitarra classica di Ori e la voglia di giocare.
Ma che cos’è la Biodanza? È una pratica di riequilibrio psicofisico, che propone semplici esercizi di movimento, a volte ludici, a volte più meditativi; individuali, a coppie, in gruppo, con ispirazioni musicali della natura, della chitarra o della propria voce. Tutto con molta leggerezza e senza alcuna necessità di saper e voler “danzare”. Potremmo definirla un acceleratore di dinamiche di benessere in gruppo.
Il cammino sarà a stella e prevede camminate prevalentemente su strade bianche con facili dislivelli, nel cuore della Francigena Senese. Alloggeremo in una casa colonica nel bosco che ospiterà solo noi, e ci faremo coccolare con una cucina semplice e genuina. (FM)
➤ Biodanza in cammino sulla Francigena
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✔ Rassegna stampa
Tomas Pirani racconta i cammini che propone con umani e cani, alla trasmissione MaryPop su RaiRadioUno, condotta da Maria Teresa Lamberti.
➤ Cammini con umani e cani su RaiRadioUno
Segnaliamo anche l’articolo pubblicato sul Corriere della Sera dedicato al Grande Cammino dei Briganti, in corso di creazione da un’idea di Luca Gianotti: Grande Cammino dei Briganti, 500 chilometri in 5 regioni per rivivere avventure e leggende
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✔ Viaggi a piedi Compagnia dei Cammini
Disponibilità posti al 5 aprile (i viaggi qui non indicati sono completi o annullati)
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Cammino dei Sanniti: Safinim!
Ritorna il cammino dei Sanniti: Safinim, creato e proposto da Luca Gianotti. Conoscete il Molise? Conoscete questo territorio del Molise così carico di suggestioni? Parliamo dell’Alto Sannio. Parliamo di una storia di 2000 anni fa, ma che è ancora attuale: la lotta per salvaguardare il proprio popolo, la libertà, la propria cultura. E la sconfitta che cancella tutto. Così è andata ai sanniti, ma noi ne rivivremo le vicissitudini, aiutati anche dalla lettura di un romanzo che sa farci entrare dentro lo spirito del tempo, in modo avvincente. Pietrabbondante, Capracotta, San Pietro in Avellana, Agnone, sono luoghi del cuore per la guida, lo diventeranno anche per voi.
Non è un cammino per tutti, ma per chi è un vero camminatore (difficoltà 3 orme). Incontri, storia, natura, giornate intense!
➤ Dal 31 maggio al 7 giugno, qui trovate la scheda del cammino.
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✔ Appuntamenti nella natura e nel naturale
Assemblea
L’assemblea annuale dell’associazione Compagnia dei Cammini è fissata il 15 aprile 2025 alle ore 18 e sarà online. I soci in regola con la tessera 2025 riceveranno via mail la convocazione e le modalità per partecipare.
Richiesta Catalogo cammini 2025
È un libretto di 48 pagine da tenere sul comodino per segnarvi le date dei vostri viaggi futuri, è stato inviato a tutti i soci della Compagnia dei Cammini degli ultimi 4 anni (2024, 2023, 2022, 2021).
Se non sei tra i soci camminatori del 2024, 2023, 2022, 2021, ma sei appassionata/o del camminare, è possibile chiederlo qui comunicandoci il tuo indirizzo completo e riceverlo gratuitamente a casa.
145 viaggi, tra cui molte novità.
(Non è prevista spedizione all’estero, chiederemo pertanto agli amici camminatori non residenti in Italia di scaricare il catalogo in formato digitale.)
➤ Chiedi qui il tuo calendario 2025
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✔ Lettere
« Buongiorno Luca e tutte le guide della Compagnia: il testo di Luigi Nacci (numero scorso) è bellissimo! strepitoso e toccante. »
Giandomenico, che ha già camminato con Voi
Di ritorno dal cammino di inizio primavera a Monteriggioni
« Credo che l’esperienza a Monteriggioni, con la sua inaspettata intensità, ci abbia avvolti grazie alla magia che si prova quando si può tornare a fidarsi…
Ognuno arriva con il carico della propria vita, forse consapevole di poter ricevere e donare, forse consapevole della gioia che ne può derivare…
La straordinaria assenza di giudizio ha creato uno spazio sospeso, un silenzio nel quale la fiducia reciproca ci sta permettendo dì accogliere le nostre paure e le nostre fragilità, trasformandole alchemicamente in forza contagiosa.
Mauro ci ha svelato alcuni segreti del bosco che abbiamo esplorato per qualche ora.
Noi siamo bosco, siamo connessi ad esso e tra di noi, in un legame che va oltre ciò che possiamo comprendere…
Grazie Mauro grazie a tutti »
Adriana S.
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✔ Il video finale
Una storia terribile: l’avidità umana sta distruggendo un paradiso, si continua con le solite logiche. L’allevamento di salmoni in Islanda sta spingendo il salmone selvatico all’estinzione. Patagonia ha lanciato una campagna, c’è una lettera da firmare e da inviare online al governo islandese. Supportiamo gli islandesi in questa lotta!
E si può vedere questo documentario con immagini bellissime che racconta il problema: A Salmon Nation (con sottotitoli in italiano).
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