Filosofia

Prima di iscrivervi a un cammino, vi consigliamo di leggere attentamente questo decalogo.

  1. Per partecipare a un cammino devo liberarmi dalle ansie della quotidianità e lasciarle a casa. Camminare mi aiuta a liberare la mente dagli stress, facendo emergere la soluzione ai problemi, e a scaricare l'energia negativa accumulata in mesi di lavoro. Cercherò di far emergere la gioia e di condividerla con gli altri.
  2. Impariamo a vivere in gruppo.
    Accetterò le dinamiche del gruppo in cui sono inserito; i singoli componenti del gruppo possono anche non piacermi tutti, ma ora faccio parte di quel gruppo, per alcuni giorni imparerò a conviverci. Mettendo a disposizione del gruppo le mie conoscenze e anche le mie cose, nello spirito di condivisione.
  3. Metterò a conoscenza il gruppo delle mie sensazioni e dei miei stati d'animo: tenermeli dentro non aiuta il gruppo a capire come mi sento. Informerò la guida se avrò problemi: se può, farà di tutto per risolverli.
  4. Cercherò di accettare gli imprevisti.
    Niente è irrimediabile e durante un cammino gli imprevisti sono all'ordine del giorno. Perdere un sentiero, arrivare col buio, non trovare viveri là dove si aspettava, sono imprevisti che spesso hanno qualcosa da insegnarci.
  5. Il cammino richiede un buono spirito d'adattamento.
    Lo spirito d'adattamento mi farà apprezzare esperienze che mai avrei pensato (dormire una notte all'aperto, sotto la luna piena – per esempio - è una cosa che pensavo di non fare mai, e invece... ecco la magia!).
  6. Valorizzerò l'incontro.
    L'incontro con le persone che vivono dove sto camminando. Perché è l'incontro il vero valore del cammino, l'incontro con la natura fuori e dentro di noi, l'incontro con chi vive in modo semplice, che ha tanto da insegnarci, l'incontro con i pastori, l'incontro con persone speciali che hanno avuto il coraggio di scelte di vita controcorrente.
  7. Non correre!
    Per scoprire la pace interiore della lentezza consapevole, imparerò a camminare con passo lento, guardandomi intorno, perché c'è sempre un fiore nuovo, un insetto, un colore che aspettano per stupirmi. Il cammino non è competizione, anzi il ritmo del gruppo si deve adattare al ritmo del più lento.
  8. Scopri il silenzio!
    È bello il viaggio in gruppo perché si conosce gente nuova, si comunicano esperienze e si approfondisce la conoscenza degli altri. Ma non devo dimenticare il lavoro su di me. Durante il cammino scoprirò anche la bellezza del silenzio, dell'ascoltare il mio passo, il mio respiro, i suoni della natura. I compagni di cammino sono sicuro me ne saranno grati!
  9. I viaggi a piedi sono utili per imparare a distinguere tra superfluo e necessario.
    Si scoprirà allora che cosa è necessario mangiare e cosa invece è abitudine, si scoprirà cos'è necessario nell'igiene quotidiana, nelle comodità, ecc. Eliminando il superfluo dagli zaini e dalle menti tutto sarà più leggero.
  10. Non caricherò la guida di troppe aspettative.
    La guida è a mia disposizione per risolvere ogni problema, ma non mi scaricherò su di lei se la mia scelta non era sufficientemente motivata e ponderata. Mi chiederò piuttosto perché ho partecipato proprio a questo cammino, quali erano le mie aspettative e dove sono venute meno. E forse scoprirò che comunque qualcosa da insegnarmi tutto questo ce l'ha...
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